mercoledì 6 maggio 2015


NOTIZIE DALLA RESISTENZA : GRECIA

Atene sfida la Troika: "Ok alla riassunzione di 3.900 dipendenti statali"
 

Il Parlamento dà via libera alla legge per riprendere nel servizio pubblico le persone licenziate "illegalmente" secondo l'esecutivo Syriza. Il Governo a caccia delle coperture per coprire gli extra costi

di ETTORE LIVINI



 
Atene sfida la Troika e riassume 3.900 dipendenti pubblici licenziati "illegalmente" secondo il governo di Alexis Tsipras. Il Parlamento greco ha dato via libera alla legge che consente di riportare nei ranghi del servizio statale parte degli impiegati statali messi fuori dagli organici dall'austerità imposta da Bce, ue e Fmi. Il provvedimento riguarda anche le responsabili delle pulizie al ministero dell'economia della capitale, protagoniste di una grande battaglia che dura da mesi per difendere il loro posto di lavoro. La norma ha anche cancellato le nuove regole che imponevano una valutazione qualitativa dei dipendenti pubblici per decidere premie e promozioni. Per non alzare troppo il livello di tensione con i creditori, l'esecutivo ha annunciato in contemporanea le misure per coprire le nuove spese, stimate in 33 milioni di euro circa l'anno. Verranno tagliate alcune auto blu dei ministeri e si provvederà ad affidare la difesa di diversi edifici pubblici alla polizia invece che a guardie giurate private. Non si tratta del primo schiaffo della Grecia ai creditori su questo fronte. Nelle scorse settimane è arrivato il via libera per la riapertura dell'ìex televisione pubblica Ert, chiusa da Antonis Samaras su richiesta della Troika per essere sostituita da una versione light, la "Nerit", con oltre mille dipendenti in meno. Anche in questo caso i giornaisti e i tecnici messi alla porta nel 2014 verranno reintegrati a pieno titolo in organico.

L'Eurogruppo di lunedì prossimo, intanto, come ampiamente previsto, non porterà ad alcun accordo tra la Grecia e i creditori. "E' impossibile", ha ribadito oggi il presidente Jeoren Dijsselbloem. Probabilmente verrà redatto un comunicato che prende atto dei piccoli progressi fatti tra le parti in queste settimane. Quanto basta, sperano ad Atene, per convincere la Bce a dare più margine di manovra alle banche consentendo di pagare i 760 milioni che vanno restituiti al Fondo Monetario già marted' prossimo. "Dobbiamo continuare ad aiutare il paese, ma gli accordi devono avere un senso", ha detto scettico il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Il governo ellenico è riuscito comunque oggi a pagare 200 milioni di interessi al fondo anche grazie alla liquidità confiscata agli enti locali. Commissione Ue, Bce e Fmi hanno provato a stemperare le tensioni con un comunicato che sottolinea l'obiettivo condiviso di "aiutare la Grecia ad arrivare alla stabilità finanziaria e alla crescita". Anche Tsipras e il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, hanno provato a guardare al futuro con un minimo di ottimismo: "Abbiamo preso atto dei progressi nei negoziati e convenuto che si devono fare passi avanti per creare un sistema pensionistico equo e un un mercato del lavoro competitivo in linea con le migliori pratiche Ue". Se queste parole nascondono un dietrofront di Tsipras sulle sue linee rosse di Syriza (difficile), lo si capirà nei prossimi giorni.
 
 
(da Repubblica.it)

1 commento:

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