martedì 2 dicembre 2014

EDITORIALE di DICEMBRE, con gli auguri di un Mondo nuovo di Pace e Giustizia per tutti


Dicembre 2014, già sento dire a molti che questo è stato un anno di transizione. Passaggio? Da chi e da che cosa? Tutti gli anni, tutto il tempo che trascorriamo è un tempo di cambiamento. Lo è, principalmente, perchè noi diventiamo adulti e poi invecchiamo, mentre, il caleidoscopio del Mondo ci catapulta ogni giorno in grandi e piccoli eventi che forgiano le nostre idee. Anche le idee invecchiano. E in questo continuo divenire siamo testimoni del nostro tempo. Un tempo di cultura debole e di comunicazione velocissima. Lo chiamavamo il futuro, da ragazzi pieni di speranze, mentre oggi lo osserviamo con sospetto e, talvolta, sgomento e paura. Si chiama: l’insostenibile leggerezza dell’essere! Si, proprio quella che ci ha raccontato il filosofo Milan Kundera. Sarà perché dicembre è l’ultimo mese dell’anno e si presta alle osservazioni e ai consuntivi, ma non vedo, intorno, la solita gioia che coinvolge tutta la gente nel Natale e nel San Silvestro. Guerre assurde e ingiuste, violenza, corruzione, arroganza, diseguaglianza, perdita di valori, povertà, paura, disorientamento, sfiducia, delinquenza, hanno sostituito la pace e la felicità delle feste di Natale, l’albero, il presepe. Il nostro Paese è entrato in un tunnel di malcostume e declino democratico e sociale pesante.  Le istituzioni non sono più elette, ma autoproclamate e autodeterminate. Abbiamo un Presidente e un Governo che non sono ne legittimi, ne, tantomeno, eletti dal popolo sovrano. Ergo, non parliamo di Democrazia, perché non si capisce più cosa sia. La Politica, la nobile missione sociale di promozione di una società, come lo vedeva Pericle nell’Atene del Mondo Classico, oggi è un mestiere redditizio, un industria di privilegi. L’istituto del referendum popolare che ha abrogato molte leggi inique, mortificato da nuove leggi che cambiano nome ma, nella sostanza, ripropongono aggravandole e appesantendole le Leggi abrogate dal popolo. L’Italia, con tutti i suoi difetti di crescita, era una democrazia oggi è una oligarchia dittatoriale, nella più ottimistica delle visioni. La gente che partecipava e che dava il suo voto, sempre e comunque, oggi non va più al seggio perché non ha fiducia in questa classe politica di “cialtroni” e “millantatori”. Unica luce in questo periodo buio, per noi credenti e anche per chi non lo è, papa Francesco, che Dio lo protegga dai Corvi del Vaticano e dagli sciacalli dello IOR. Mi voglio augurare e voglio augurare a tutti noi che la novena dell’Immacolata ci porti dentro il Presepio vivente un po’ di gioia e di serenità. Nonostante tutto, sono e sarò sempre un inguaribile ottimista e penso che la trasformazione è sempre in atto e speriamo verso un Mondo eco culturale e di Pace: Buon Natale dalla scuola di ecologia culturale euromediterranea!

Ugo Arioti e Daniela La Brocca

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