venerdì 10 giugno 2022

La “Società del superfluo” di Ugo Arioti

 

La “Società del superfluo”


I Gruppi di Potere delle società in cui viviamo oggi usano il progresso per far regredire la popolazione mondiale, e non pensano, nemmeno minimamente, a far fronte alla fame, alle carestie e alle sacche di arretratezza agroalimentare del Mondo (per queste “facezie” delegano organismi pesanti e astrusi – le chiamano organizzazioni mondiali – che solo per muoversi hanno bisogno di miliardi di dollari), figuriamoci poi pensare alla salvaguardia della Natura e del Pianeta che, bontà sua, ci ospita.

Il tecnicismo e la burocrazia inutile hanno sostituito le amministrazioni del territorio eco sostenibili e culturalmente avanzate!

In Italia, per fare un esempio, hanno scardinato i principi “antiquati” della scuola italiana del Gentile e di Benedetto Croce, che, pur con tutte le possibili e necessarie correzioni, si basava sulla capacità di essere prima uomini, prima che specialisti di un ramo tecnico. Perché, se hai un bagaglio culturale umanistico sei in grado di sviluppare le tue qualità in ogni direzione.

Chi siede nelle poltrone del potere vuole che anche un perfetto animale, ignorante di qualsiasi filosofia umana, possa diventare un astrofisico o un ingegnere nucleare, finalmente e naturalmente assoggettato a una dottrina del fare che non contempla la ricerca dell’utilità umana per quello che si fa.

Eppure, un certo Einstein, scienziato ironico e umano, uno che suonava il violino e immaginava l’Universo con il suo cuore e con la sua mente ci aveva messo sull’avviso. Non abbiamo mai ascoltato, e molti cittadini delle moderne democrazie se interrogati per strada forse nemmeno sanno, a parte quelli che seguono le pubblicità televisive, chi era Einstein e quale fu il suo destino per l’Umanità tutta!

Così, aumentano le speculazioni, l’inflazione, la vendita di armi, le guerre, le distruzioni, tanto poi c’è la fessa di turno, tipo Ursula, che va in giro dicendo che ricostruiremo il mondo col modello delle industrie tedesche e americane, ma senza avere un minimo scrupolo nel cercare di fermare un conflitto che bussa alla porta, anzi.

E in questo tipo di società la mafia, la massoneria deviata e i potentati economici, costruiscono i loro imperi con la corruzione, l’inganno e gli assassini. La cifra di questo “nuovo mondo” è l’apparenza e l’apparire! Se ci sei, anche in un solo diaframma televisivo, allora esisti. Se non hai questa fortuna, ci sono i social, strumenti di controllo e di manipolazione, elargiti per farti sfogare senza danno al sistema. Tutto per togliere lo “SPAZIO CRITICO”, dove il pensiero libero è creativo e può nuocere ai Draghi e ai loro amici!

Così, declassificata la scuola e commercializzata l’Arte, fino ad essere solo un decoro delle città dei potenti e dei poveri, finta democrazia, hanno creato il pensiero debole (in buona sostanza. Stai sempre allineato e coperto e non prendere spifferi e correnti, altrimenti ti inventiamo una bella pandemia e ti teniamo fermo fino a quando ci fa comodo).

Ecco, questa è la “Società del superfluo”.

Vi state chiedendo: come funziona questa Società? Semplice, creando posti inutili in amministrazioni, imprese e nell’intrapresa sociale ed economica. Insomma, saturando il mercato del lavoro con sottosistemi lavorativi che non hanno alcun bisogno di essere strutturati e di avere infrastrutture logistiche: i Col Center e i portavoce del tale amministratore, politico, impresario, commerciante, ufficio postale.

Allora immaginiamo la storia contemporanea e gli avvenimenti della cronaca visti da una ragazza che per 300 euro al mese, spende la sua voce per adescare nuovi clienti, o del pubblicista che non capisce niente di quello che si fa nella fabbrica in cui lui riveste il ruolo di spiker del capo, cioè è costretto a dire quello che non capisce e che in alcuni casi è sgradevole e indicibile, ma siccome lo sta dicendo lui e non il suo capo può essere sempre smentito. Come chiamarli questi lavori: filtri?

Ecco, la nostra società non vede di buon occhio i liberi pensatori, ma è costretta ogni giorno a combattere contro i “FILTRI” che non hanno alcun potere informativo o decisionale e servono solo a far perdere tempo e denaro ai cittadini che vengono vessati da una burocrazia cieca e inutile, che produce solo norme sterili e inefficaci.


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