lunedì 30 luglio 2012

Il nome del padre

Il nome del padre: E' la storia delle donne e racconta la forza del loro grande cuore. Nel romanzo tre generazioni di donne vivono il ciclo dell'avventura della vita con i suoi chiari e scuri.

giovedì 26 luglio 2012

Petizione popolare per un monumento a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel Pantheon di Palermo - la Chiesa di San Domenico

Petizione popolare per un monumento a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel Pantheon di Palermo - la Chiesa di San Domenico
Vi invitiamo a manifestare il vostro pensiero e di darci idee, come disegni o progetti o temi organizzativi per quello che deve essere un monumento alla memoria sana e viva di questa città, di quest'Isola e di questo Paese.
Daniela La Brocca

martedì 24 luglio 2012

La Notizia: In piazza per difendere quello che le banche ci hanno rubato


In piazza per difendere quello che le banche ci hanno rubato »
In marcia con gli indignati a Madrid - d
«In piazza per difendere quello che le banche ci hanno rubato»
In marcia con gli indignati a Madrid
di Ruben H.Oliva
MADRID - Basilio non ha dubbi, gli “Indignados” sono un movimento spontaneo e sono arrivati per rimanere. Basilio Martin Patino, classe 1930, è uno dei più grandi registi spagnoli viventi. In questi giorni sta finendo la sua ultima opera «Libero, ti voglio» un film documentario che ha seguito il movimento degli Indignados fin dalla sua nascita il 15 maggio del 2011. Da qui l’abbreviazione del movimento di protesta conosciuto in Spagna come il 15M.
 Ha registrato immagini di una violenza inaudita in cui la polizia di Barcellona ha scatenato la sua furia contro un popolo fatto da giovani ma anche da donne, anziani e bambini. «La polizia di Barcellona si pentirà di quello che ha fatto» scandisce Patino. Per lui il peggio o il meglio, secondo il punto di vista dal quale si osservi il fenomeno, deve ancora arrivare. Non a caso, nella sola Madrid le assemblee si susseguono a ritmo serrato in tutti i quartieri. Si raccolgono firme contro il potere delle banche e le misure di austerity previste dal governo di centro destra di Mariano Rajoy dettate dalla Bce.

Gli Indignados non vogliono uscire dall’Europa né dall’euro, ma pretendono una Spagna meno corrotta, più solidale e trasparente. Basilio Patino, il regista, non ha dubbi. Per uno come lui che ha conosciuto il carcere per i suoi film di denuncia sulla dittatura del generalissimo Franco, gli Indignati sono il movimento più sano e sorprendente esistito dopo la morte del Caudillo. Basta scendere in piazza, un sabato qualsiasi, per trovare migliaia di persone che manifestano pacificamente. Si va dai giovani che un lavoro non lo hanno mai trovato, a quelli che il lavoro lo hanno già perso o sono in procinto di perderlo, ai pensionati che temono di perdere la pensione, un sostegno minimo che in larga scala non serve nemmeno per coprire le spese del supermercato. Difficile è trovare una collocazione ideologica agli “indignati” specie se si guarda con uno sguardo italiano.

Ci sono indignati di destra, di sinistra, ex qualunquisti. Insomma un popolo che ha detto basta. I minatori della regione nordica delle Asturias, in sciopero da tempo, che hanno intrapreso una lunga marcia di 450 km a piedi per raggiungere la capitale, sono stati accolti da un bagno di folla di appartenenti a questo movimento. Sono popolari e accettati dai più. I vecchietti si consultano con loro, i negozianti pure: sono un movimento aperto che rappresenta una vera opposizione al mondo politico ed economico. Uno degli ultimi scandali finanziari, quello della banca privata Bankia, la quarta per importanza del paese che il governo ha dovuto nazionalizzare per evitare il crack finanziario ha fatto scattare manifestazioni in tutto il paese. Una delle tante signore di una certa età presenti alla manifestazione contro Bankia ci racconta come i soldi delle pensioni che, teoricamente, erano depositi a tasso fisso, sono stati investiti in azioni privilegiate, roba da esperti insomma. Gli “Indignados” sono per il momento, l’unico ostacolo al mondo degli economisti e della finanza e il loro esempio inizia a prendere piede in diversi paesi europei. Per loro le persone vengono prima dei numeri.

giovedì 19 luglio 2012

PETIZIONE POPOLARE PER UN MONUMENTO AI GIUDICI FALCONE e BORSELLINO in SAN DOMENICO PALERMO

Sentiamo, come cittadini italiani e come popolo siciliano, il dovere di richiamare all'attenzione delle autorità cittadine, del Signor Sindaco e di tutti gli uomini di questa terra in mezzo al Mare Nostrum, intellettuali, Funzionari pubblici, popolo tutto, il fatto che nel luogo dedicato ai martiri e ai grandi siciliani manchi un MONUMENTO ai giudici FALCONE E BERSELLINO. Loro che hanno dato una luce e una forza al carattere di quest'Isola, che non dimentica nessuno, nell'esecuzione del loro compito istituzionale di combattere la MAFIA. 

Oggi, ORLANDO sei sindaco nuovamente, per acclamazione, di questa grande città, la perla del Mediterraneo, e noi tutti ti chiediamo di porre un segno netto e preciso alle generazioni a venire nel luogo storico, che significa per la città e per tutta la Sicilia il Mausoleo e l'altare dei martiri e dei grandi siciliani-La Chiesa Di San Domenico in Piazza San Domenico. Un segno preciso che trasmetta l'affetto e l'amore di tutti i cittadini palermitani, siciliani, italiani a questri due grandissimi uomini che non hanno mai ceduto a nessuna minaccia e hanno dato la vita per tutti noi.

Formuliamo pertanto una petizione popolare per l'apposizione di un monumento commemorativo ai martiri della lotta alla mafia Giudici Falcone e Borsellino nella Chiesa di san Domenico a Palermo.

Chiediamo a tutti di inserire la firma nei commenti di questo post per indirizzare una lettera al Sindaco di Palermo Leoluca Orlando per richiedere che operi affinchè in quella Chiesa ci sia la memoria dei giudici Falcone e Borsellino.

In memoria di un grido strozzato in gola e di un moto di repulsione per tutto quello che classi politiche conniventi e criminalità organizzata hanno fatto della Sicilia, del Regno di Sicilia dove il Re era legato apostolico al pari del papa di Roma. In memoria di quell'abbraccio ideale che mosse come una marea la folla attenta e muta che seguiva, dagli altoparlanti, i funerali di Giovanni, nostrao fratello, il nostro figlio migliore, che un commando militare armato dalla MAFIA e coperto dagli Apparati deviati dello Stato e della Massoneria laica e cattolica hanno fatto esplodere insieme ai suoi compagni di ventura, figli di una terra che produce eroi e che ha la memoria di un elefante. In memoria del grido di papa Woithila ad Agrigento CONTRO TUTTE LE MAFIE della sua scomunica! In memoria di uomini che hanno sempre tenuta alta la testa e non si sono mai inchinati ai giochi di POTERE e alla trattativa STATO-MAFIA. In memoria delle loro PAROLE CHE CAMMINANO E CAMMINERANNO SEMPRE SULLE NOSTRE GAMBE. Nel ricordo che illumina la notte e nel frastuono scomposto e assurdo di deflagrazioni laceranti che non hanno mai intaccato il VALORE DELLA LORO AZIONE.
(Ugo Arioti ) 

Daniela La Brocca e Ugo Arioti e tutta la Secem

martedì 17 luglio 2012

DENTRO LA NOTIZIA: Intervista al nuovo Ass.re Reg.le alle Infrastrutture Vecchio

SENZA PAROLE! Un detto siciliano dice: il pesce puzza dalla testa e le INFRASTRUTTURE E MOBILITA' puzzano di clientele da far venire il vomito, a partire da chi Dirige l'orchestra!

Redazione Secem

L'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti commentare le parole del vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello. "Non funziona perché ogni cosa in questa regione si muove in funzione del clientelismo e del voto di scambio"



PALERMO. "La Sicilia sull'orlo del crac? Io penso di sì". E teme che presto non si riescano a pagare gli stipendi dei dipendenti? "Penso di sì". Lo ha detto l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Sicilia, Andrea Vecchio, ex presidente dei costruttori catanesi, intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24 per commentare l'intervista del vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, apparsa ieri sul Corriere della sera.
"Ho accettato l'incarico da assessore in maniera provocatoria, per mettere le mani dentro e capire perché la Sicilia non funziona - ha detto -. Non funziona perché ogni cosa in questa regione si muove in funzione del clientelismo e del voto di scambio".
Ma Vecchio teme davvero che manchino presto i soldi per i dipendenti? "Penso di sì - ha risposto - e non solo per i dipendenti regionali. Ci sono poi 20 mila precari, gli impiegati dei Comuni, i forestali. Si sono trovati 105 milioni stornando fondi Fas per i forestali, altri 95 si troveranno. Ma c'é grandissima difficoltà per trovare 4 milioni per prorogare i trasporti marittimi tra la Sicilia e le isole minori. Come se i cittadini delle isole fossero figli di un Dio minore. La condizione della Sicilia è veramente al collasso, si sono sprecate risorse per foraggiare clientele, non si sono fatti investimenti. Noi camminiamo sulla rete stradale realizzata dai Borboni, ogni tanto si sistema una buca, si allargano una curva e un dosso ma è la rete stradale dei Borboni".
"Rimproverano a Lombardo - ha proseguito - di utilizzare dirigenti esterni, ma mi viene un sospetto: non è che forse la Regione, il pochino che funziona, funziona grazie ai dirigenti esterni perché quelli interni, promossi tutti quanti per clientelismo e senza meriti, non sarebbero in grado di mandare avanti la macchina?".
Sui forestali Vecchio ha detto: "C'é un rumor: che appicchino loro gli incendi. Com'é possibile che in Sicilia ci siano più incendi che nelle altre regioni? E' solo un sospetto, ma credo che il numero degli incendi sia direttamente proporzionale al numero dei forestali, precari o da stabilizzare. Loro vengono impiegati, e dico impiegati perché lavorare è un termine troppo importante per utilizzarlo in questi casi. Parole dure? E' quello che penso, io dico di me che la parola precede il pensiero, non ho veli. E mi assumo le mie responsabilità".

venerdì 13 luglio 2012

LIBERTA' e DEMOCRAZIA

Con tutti quelli che incontrate e con cui discutete o  vi confrontate sull'oggi e sull'ieri (eterna disputa romantica) il pensiero segue sempre due costanti: oggi siamo tutti più ricchi e si stava meglio quando si stava peggio. Ma questo è l'effetto del tempo che attraversa il nostro corpo fisico e distorce e addolcisce le linee del passato con tutti i suoi bianchi e neri. Infine il contrasto è sempre opalescente e fluido, mentre oggi l'apparire di nuove disponibilità e di comodità mai viste prima ci fa appiattire sul PROGRESSO ECONOMICO che ci ha reso tutti più ricchi! E' vero? In parte si, lo sviluppo della tecnologia ha cambiato le nostre vite con tanti aspetti positivi e altri negativi, ma il punto resta sempre uno: IN QUALE MODELLO DI SOCIETA' OGGI VIVIAMO? In generale la risposta più frequente che potete riscontrare è quella: VIVIAMO IN DEMOCRAZIA, non c'è più il fascismo. Anche questo è vero? Beh! A giudicare dal sondaggio che il Blog della SECEM ha svolto in questi primi mesi di attività la richiesta più pressante dei nostri lettori è proprio quella di DEMOCRAZIA E LIBERTA', poi quella di Regole eque per tutti (ETICA) e poi la sostenibilità e l'ecocompatibilità del "Progresso". Ergo siamo di fronte a un dilemma strategico. In che tipo di società viviamo e siamo più liberi? Oggi la globalizazione capitalistica ha imposto, a partire dal dopoguerra dei ruoli di subalternità alla FINANZA che combatte le sue guerre con le Agenzie di Rating e la Speculazione. questi fattori fanno si che il vecchio postulato della PRODUZIONE PER IL BENESSERE sia stato sostituito dalla PRODUZIONE DI SPEREQUAZIONI PER IL BENESSERE DI POCHI CHE HANNO IN MANO LE SORTI ECONOMICHE E FINANZIARIE DEL MONDO ( Multinazionali, Banche, Speculatori finanziari). E l'autodeterminazione dei popoli? Sciocchezze a cui si crede se si vuole credere solo per Fede (non il Fede del telegiornale spazzatura). Mi si obbietta che un tempo non ci si poteva unire in capanneli di tre persone perchè questo era un reato (tempi bui IL FASCISMO, giustissimo), invece oggi ci si parla, si fanno addirittura tribune anche in televisione e si parla si parla si parla .... soltanto!?
In realtà siamo passati da un FASCISMO ALL'ALTRO, solo che quello era riconoscibile, questo è camuffato da DEMOCRAZIA. Ma quale democrazia c'è quando se hai un debito di appena 8000 euro con lo STATO ti espropriano la CASA dove sei nato e hai speso la tua vita per dare un avvenire ai tuoi figli (IL CANCRO EQUITALIA), ma quale democrazia è quella dove non sei nemmeno libero di scegliere i nomi dei tuoi eletti, ma quale democrazia è quella dove non esiste quasi più la SCUOLA PUBBLICA CHE è IL DIRITTO ALLO STUDIO PER TUTTI, ma quale democrazia è quella che non ti permette neanche di esprimere il tuo disagio in un UFFICIO POSTALE dove il disservizio è la regola e se chiedi giustizia ti arresta la POLIZIA POSTALE che non si capisce se è un esercito privato delle poste o un corpo pubblico. Ci fermiamo qua, ma sono sicuro che ognuno di voi ha almeno un centinaio di questi tasselli. Allora che si fa? Si cambia il MODELLO DI STATO E IL MODELLO DI ECONOMIA. Lo Stato non ci rappresenta più con i suoi eletti che nessuno ha scelto, sono quelli che decidono i partiti (LA CASTA), bene facciamo una grande lista civica nazionale ed eleggiamo noi nuovi rappresentanti. L'economia? Una MONETA PER GLI SCAMBI DI PRESTAZIONI TRA PROFESSIONI (baratto) in modo da tirarci fuori da gabelle e gabelline che ci affossano ogni giorno di più. Aboliamo i depositi bancari, togliamoli e regaliamo il denaro ai bambini che muoiono di fame. ECCO FORSE COMINCIEREMO COSI' A CAPIRE CHE DOBBIAMO CONQUISTARCELA LA DEMOCRAZIA E DOBBIAMO RENDERLA ATTIVA A FAVORE DELLE GENTI E NON DEGLI OLIGARCHI MAFIOSI DEL POTERE ECONOMICO SPECULATICO E DEI BANCHIERI CHE BRUCIANO IMMENSI CAPITALI E POI SI RIVALGONO SU QUELLI CHE A FATICA LI RISPARMIANO.

Zaratustra Siculo

mercoledì 11 luglio 2012

Le riflessioni in farsa di Zaratustra siculo sui governatorii lombardii

- Ciccio, parla più forte che non ti sento. Che dici?-
- Come non l'hai letto l'intervista a ... ? Raffaele Lombardo vuole tornare a casa sua per coltivare l'erba!-
- Tipo la gramigna! Lui è uno specialista!-
- Ma che gramigna e gramignone, Zara, vuole coltivare Cannabis e farsi spinelli! Lo ha detto a una radio l'altro ieri!
- Allora Ciccio, stai calmo che ti spiego come va il Mondo! dunque ... Se governando per i siciliani, popolo ingrato e bastardo, viene la sindrome dello spinello a Don Raffaele, bisogna che Lui, povero cristo, torni al suo "PODERE AMIGONI" e coltivi con le sue manine d'oro Cannabis e Marihuana. Si sarà reso conto che coltivare l'erba rende più di fare il GOVERNATORE! daltra parte, la saggezza popolare ci tramanda il detto che l'erba del tuo vicino è sempre più verde e così, lui avrà fatto due più due che fa cinque e ha avuto questa alzata di ingegno!-
-Mizzica Zara, lo sai che sei forte!- 
-E non è finita qua! Ora vedi, di lombardi in Italia ce n'è due: Il nostro quasi dimissionario coltivatore diretto di cannabis catanese di origine mongola e di paternità bizantina, arabo( quando parla) e il "Signor non mi dimetto nemmeno se mi portano a San Vittore con le fotografie dei miei intrallazzi e tutti i miei amigoni e amighetti"!-
- E che significa Zara?-
- Fammi dire Ciccio! Queste due persone una cosa in comune ce l'hanno!-
- E quale è, Zara?-
- Uno si chiama LOMBARDO e l'altro è il Rais della LOMBARDIA, ti basta?-
- Mi deve bastare? Se lo dici tu ....-
- No, ma ti devi stare zitto e ascoltare! Chiaro?-
- Chiarissimo!-
- Allora, Uno è specializzato in saltafossi, uno sport che i nostri politici hanno brevettato, l'altro in longevità attiva e passiva! Uno si attacca ai ricordi cuffariani per stracciarli grazie alla banda PDssotti e radere al suolo anche quello che stava ancora in piedi e l'altro va in barca e ride con i suoi AMIGONI della Lega che urlava Roma ladrona mentre rubava a man bassa, pardon a man BOSSI! Beh! Non ti accorgi che questa è proprio la REPUBBLICA DELLE BANANE! Mi scusi Eccellenza Formiconi, non intendevo fare alcuna allusione.... E mi viene invece una riflessione. Fare un Governo LOMBARDO -FORMIGONI in Italia e così saremmo tutti liberi!-
- LIBERI DI CHE, ZARA?-
- LIBERI DI EMIGRARE IN ISLANDA E GROENLANDIA LE TERRE DEL FU DURO!-

PS: e lui ride! Ma che .... ci ride? Ah! Perchè la CE ci ha tagliato altri 600 Milioni di Euri che il suo vassallo delle infrastrutture (medaglia al valore dell'inettitudine) è riuscito a sbancare?

Zaratustra Siculo

lunedì 9 luglio 2012

Siamo fuori dal tunnel?!

Siamo fuori dal tunnel?
Questa è la domanda che credo prema di più a tutti: ce la si fa oppure, come dicono alcuni, a settembre salta tutto?
Io fino a ieri temevo il peggio.
Ma questa cosa della REVISIONE DELLA SPESA (che da provincialotti tutti chiamano spending review) ci dà una possibilità.
E dobbiamo ringraziare che Monti ha convinto la Merkel, sennò era fregato. Invece la vittoria a livello europeo gli ha dato potere. Ed è riuscito a fare questa manovra. Che attenzione è solo la prima… Ce ne vorranno almeno 4 per tagliare una quarantina di miliardi di spreco annuale.
Se si recuperano 20 miliardi di evasione fiscale, 2 o 3 dalla mafia, e si fa la riforma della burocrazia e della giustizia siamo salvi.
Non sto inneggiando a Monti, non avrei mai fatto quel che ha fatto lui. Ma credo che oggi sia necessario fare esercizio di realismo: io non sarò mai Presidente del Consiglio e al momento nessun altro sensato progressista potrebbe esserlo.
Monti è l’unico che è lì e può farcela o no.
Ed è importante capire che anche se volesse non potrebbe fare le cose GIUSTE, è costretto a limitarsi a quel che funziona.
Sento proporre da molti compagni una serie di azioni essenziali che si potrebbero fare. Ad esempio una patrimoniale, la Tobin Tax, raddoppiare le tasse a chi tiene le case sfitte, distribuire un salario minimo ai disoccupati. Ma io non credo che Monti possa fare queste cose giustissime.
Non adesso almeno. Adesso deve riuscire a evitare che a settembre ci si ritrovi come a novembre, con la prospettiva di chiudere gli ospedali e mandare a casa i poliziotti perché non ci sono più soldi. Perché quando parliamo di bancarotta, di uscita dall’euro eccetera si sta parlando di questo: il crollo dello Stato e 5 milioni di dipendenti pubblici senza stipendio. Con il corollario delle piazze messe a ferro e fuoco dalla gente coi forconi e decine di migliaia di persone che si trovano a dormire per strada.
Cosa può fare?
La Svezia ha affrontato all’inizio degli anni ’90 la ristrutturazione della struttura funzionale dello Stato, una rivoluzione che ha cambiato il volto del Paese, semplificato la burocrazia, elevato la qualità dei servizi, tagliato gli sprechi. Quello che dovremmo realizzare in Italia.
Ma ci hanno messo 10 anni. Noi abbiamo un’emergenza che si misura in settimane. Non possiamo reggere molto pagando il 6% di interessi sul debito pubblico con una diminuzione del PIL che minaccia di superare il 2% (diminuzione di biglietti del cinema e vacanze del 50%, diminuzione del traffico urbano a Roma del 30%).
La buona notizia è che corruzione, inefficienza, sprechi, burocrazia folle, lentezza dei processi, evasione fiscale e mafia si pappano ogni anno 500 miliardi di euro.
Per rimettere le cose a posto e iniziare a diminuire il debito, servirebbe tagliare in modo stabile 120 miliardi di euro all’anno (calcolo spannometrico, i puristi mi perdoneranno) e mantenere questo ridimensionamento della spesa.
Gli economisti calcolano che sia indispensabile ridurre il debito di poco meno di 50 miliardi di euro all’anno. 70 miliardi ci servono per rimettere a posto l’Italia (e tagliare un minimo le tasse ai ceti popolari).
Ma è chiaro che 120 miliardi di euro di tagli il primo anno sono impensabili. La linea di confine tra il tracollo e la rinascita sta in qualche punto tra la trentina di miliardi già tagliati o provenienti dagli altri provvedimenti di Monti (Imu, eccetera).
Raggiungere un’ottantina di miliardi non sarà facile ma può succedere. E un minimo di semplificazione burocratica e efficienza dello Stato potrebbe liberare immense energie creative oggi soffocate da uno stato borbonico (lo dice ormai anche il presidente di Confindustria, lo dicono gli artigiani, lo dicono le piccole imprese, lo dice la sinistra, lo dice la destra e lo dice Monti).
E si potrebbe fare molto. Ad esempio, cancellare una valanga di miliardi (12) che si stanno spendendo per acquistare i cacciabombardieri (che pare siano pure una schifezza)…
E io credo addirittura che Monti sarebbe disposto a farlo. Il problema per una serie di tagli e riforme è che il potere in Italia è parcellizzato in una serie di micro massonerie, potentati locali, associazioni di categoria, di banda, di zona…
Monti alla fine sta facendo il funambolo della mediazione e del tira e molla (in modo, lasciatemelo dire, genialmente mollaccione, monotono e subdolo, l’unico modo che alla fine funziona per aggirare queste incrostazioni di potere).
Monti fa le cose sospinto dalla pressione.
E diciamolo: in questo momento la capacità di pressione della sinistra è zero. Si salva solo Grillo. Ma da solo non ha abbastanza forza, nonostante il meraviglioso successo.
Ad esempio, il Movimento pacifista sta mostrando una grande incapacità su questa storia dei caccia… Ma cavolo! Questa è un’occasione per inventarsi 1000 modi di far spettacolo in piazza!
Chiaro che Monti non riesce a tagliare i caccia: c’è scarsa pressione in quella direzione!!!
In realtà nessuno a sinistra, neppure Grillo, sta facendo le cose che la sinistra dovrebbe fare: c’è una crisi patocca, vogliamo darci da fare per arginare concretamente la sofferenza di milioni di famiglie?
Dei mezzi ho scritto fino alla nausea: fare come in Argentina, costruire un paracadute fatto di banche del tempo, consociazione degli acquisti, ecovillaggi, autocostruzione, risparmio energetico, condivisione di mezzi e risorse, risparmio etico, mercatini dell’usato, cooperative di riuso e riciclo, monete locali, ridistribuzione dei cibi in scadenza (ogni anno viene gettato cibo sufficiente per 40 milioni di persone).
In Italia esistono centinaia di esperienze notevolissime in questo campo ma su questo terreno si stanno muovendo solo i gruppi di base, le piccole cooperative, alcuni comuni (anche con sindaci PD) alcuni gruppi che si riconoscono in Grillo, parte degli Ecologisti e Civici, alcuni del Sel e anche alcuni di Idv. Ma tutte queste azioni, seppur encomiabili e grandiose, non sono coordinate a livello nazionale, non fanno gioco di squadra, e nessuna forza politica indica l’economia ribelle come un elemento essenziale della resistenza di massa alla crisi e alle logiche che l’hanno prodotta. Né si comprende che solo lo sviluppo della cooperazione e della condivisione può portare fuori veramente dalla crisi. Monti può solo tappare le falle più grosse. E' in ballo un cambiamento totale di modello di sviluppo. E pure pochi intellettuali e giornalisti di sinistra credono che l’economia etica sia il centro della nostra possibilità di cambiare il mondo.
Quindi la partita è molto aperta. Ti consiglio di giocare.
Riusa qualche cosa, scambia qualche cosa, regala qualche cosa.

PS.
Ad esempio usa http://www.reoose.com/, un’idea geniale: il baratto circolare o asincrono. Metti quel che vuoi barattare in un catalogo e ricevi in cambio un punteggio che ti permette di prendere quel che desideri dal catalogo delle offerte. Una specie di banca del tempo insomma… On line.
Usarlo è un atto politico?
Io credo che il mondo si inizia a cambiare tirando fuori dall’armadio un paio di blu jeans che ti stanno stretti e usandoli per far girare l’economia alternativa.
Con un paio di calzoni puoi cambiare il mondo perché il potere non ce l’ha Monti. Ce l’hanno le piccole azioni di 7 miliardi di persone.
Corollario: se smetti di comprare i prodotti delle Multinazionali del Dolore, poi esse falliscono?

Jacopo Fo

domenica 8 luglio 2012

Sicilia bastarda!

Cari amici,
L’ultimo squarcio di luglio 2012, sarà quello che dovrebbe(il condizionale è d’obbligo con certi figuri) vedere le dimissioni del più fallimentare e devastante governo della Regione Siciliana dal giorno in cui Garibaldi mise piede in Sicilia. La frase gattopardesca “tutto cambia per non cambiare niente” è, ancora oggi, lo slogan e il credo politico del Governatore Lombardo in attesa di auto dimissionamento programmato. Con lui l’amministrazione regionale ha toccato proprio il fondo, già raschiato dal suo predecessore, e ha trascinato verso il basso il settore più delicato e importante per lo sviluppo economico “possibile” dell’Isola: le infrastrutture. La sua riforma dell’Amministrazione Regionale, del corpo burocratico amministrativo e tecnico, è nata, come Atena dalla testa di Giove, dalla testa, malata, di un elite di politici da operetta che hanno saputo solo creare mostri la dove le cose andavano discretamente e incapaci nei “NUOVI SETTORI”! L’unica cosa che hanno saputo fare è quella di nominare gente incapace al posto di altra gente incapace e far calare reduci e  “Savoja-rdi”( Roberts e Co! Come direbbe Don Abondio: Albert chi era costui?) nella Capitale del Regno normanno di Sicilia per dare insegnamenti a chi ha alle spalle una Storia e un pedigree da “bastardo” che gli permette di digerire e defecare qualsiasi formula geniale o alchimia tecnica regolamentare di un qualsivoglia esperto dei ….
L’ARS? È stato il primo Parlamento d’Europa, oggi è il primo porcile del Mondo! Un bel progresso, per il popolo siciliano, che, comunque, a dispetto di quattro catanesi ( ex arabi, per capirci di quelli sperti che chiamarono Ruggero, il Gran Conte, in Sicilia per combattere contro i propri fratelli e poi s’appiru a calari i mutanni e ghittarisi a mari pi turnarissinni di unni eranu vinuti! Mentre Ruggero e i suoi discendenti creavano il Regno di Sicilia con capitale a PALERMO!) con la loro innata bastardaggine che ci proviene da tutti i popoli che sono sbarcati in quest’Isola al centro del Mare per colonizzarci e poi sono stai colonizzati loro e i loro eredi per i secoli dei secoli, rimane sempre a galla! È una delle abilità che ci fanno essere sempre i primi al Mondo in ogni cosa che facciamo, nel Bene e nel Male: Sicilia connection!
I Partiti, quelli sono proprio partiti( di testa). Si arrovellano tanto per differenziarsi e per far notare alla “SOCIETA’ CIVILE”( che chiamano così per distinguerla da quel guazzabuglio di incivili e sdilinquenti e mafiosi che affollano gli scranni del Parlamento nel castello della torre pisana!) le loro particolari posizioni, ma guai a toccargli le INDENNITA’, le CLIENTELE, le TESSERE, le ESCORT, i PRIVILEGI, i CONSULENTI, insomma tutto quello che la Gente comune non può capire perché, in massima parte, vive in alloggi di due stanze, cucina e gabinetto, un intera Famiglia con nonno a carico(fortunatamente) due  zii disoccupati di quarant’anni sulle spalle e almeno tre figli da sfamare e fare andare a scuola!
La MAFIA? Che volete dire che siamo tutti mafiosi? No. Ma la MAFIA è la cultura di chi ci governa. È l’alleanza che guida certi depressi psicopatici(guardate la sua fototessera di faccia e ditemi se l’Ombroso era fuori o ci aveva azzeccato!?) fino alla poltrona di Governatore! Così possono arruolare schiere di imbecilli che affollano i gabinetti e gli uffici con arroganza e viscida consegna del dolce far niente! Non mi fa paura la MAFIA, ma la cultura mafiosa che si annida nelle sale del potere.
Vi ho dato alcuni spunti di riflessione? Lo spero. Vorrei vedere ancora questo Popolo alzarsi e ricacciare in mare tutti quei “Politici del tanto peggio tanto meglio” che succhiano il sangue della Gente e pretendono di essere quelli che hanno dato una scossa alla Sicilia. Noi di scosse di terremoto e di eruzioni vulcaniche ne abbiamo avuto tante che non ci passano più manco per la testa! Mandiamo a casa questi politici ignoranti, rinnoviamo veramente tutto, non ha importanza se non hanno il pedigree di quelli che sono incollati alle poltrone di sala d’Ercole. Qualsiasi cosa è meglio dell’esistente e rinnoviamo tutti i vertici della burocrazia regionale che sa solo creare regole su regole, tutte inutili, e passaggi su passaggi tutti da perfetti cretini, solo per dare un contegno al vuoto creativo che hanno nelle loro pance piene!
Rialzati SICILIA!
Zaratustra Siculo
Ultimi scampoli:
Regione senza soldi ma arrivano sette nuove assunzioni
Scatta così il turnover a Palazzo dei Normanni. Intanto, l’assessorato alle Risorse agricole ha nominato altri due consulenti, che si sommano ai 10 già in carica. Una nuova girandola di nomine riguarda i palazzi del potere...

Regione, i partiti chiedono il rinvio delle elezioni

I primi a fare un passo ufficiale sono stati i finiani, a cui si sono aggiunti dei pezzi di Pd. Adesso a quanto pare a loro si sono uniti alcuni big del Pdl. La senatrice Vicari: "Ormai il disastro è fatto, votare ad ottobre o ad aprile non fa differenza"

La Regione è senza soldi: si risparmia anche sull'aria condizionata
05/07/2012 - 15:20 Scene da una Regione in crisi finanziaria, costretta a tagliare le spese per beni e servizi, dove anche pagare una bolletta diventa un ostacolo insormontabile. Il Fondo pensioni non ha ricevuto dall’assessorato all’Economia i...
Mpa, Lombardo ufficializza l'addio
07/07/2012 - 13:02 Il presidente della regione ha preso congedo dalla carica di segretario federale, ruolo che ricopriva dalla fondazione del partito nel 2005. "Nessun sbarramento ci fermerà"
Disavanzo da 200 milioni in bilancio, governo ai ripari
03/07/2012 - 19:01 Approvata in giunta una manovra di assestamento di quattro articoli presentata dall'assessore all'Economia Gaetano Armao. Per coprire il buco che riguarda i fondi regionali è stato azzerato lo stanziamento del "fondo
Regione, arrivano altri tre fedelissimi di Lombardo
03/07/2012 - 15:21 Nominati i nuovi vertici della Beni culturali spa. Gianni Silvia, vice capo di gabinetto a Palazzo d’Orleans, è il nuovo presidente per 40 mila euro lordi l’anno. Vicepresidenza per Salvatore Sammartano e Mariano Pisciotta, per...
Regione, Gallo nuovo assessore alla Formazione
27/06/2012 - 11:19 Lo ha scelto il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Si tratta di un avvocato civilista di 52 anni. Si occuperà anche di formazione
Presidenza della Regione, l’Mpa lancia Russo
24/06/2012 - 16:11 Il pm difende Lombardo: si mette da parte senza un rinvio a giudizio, per questo bisogna apprezzarlo
Ci sono 1822 dirigenti ma la Regione assume ancora
21/06/2012 - 19:12 Via libera ad un bando senza concorso, che scavalca anche il blocco previsto per legge fino al 2015. I contratti, che saranno firmati a luglio, incideranno sul bilancio per circa 500 mila euro all'anno
La lista è infinita e abbiamo scelto il pià governativo dei giornali siciliani!
Zaratustra Siculo

venerdì 6 luglio 2012

LA NOTIZIA : Banche ladre non perseguite dal GOVERNO DEI TECNICI.

IL CASO: Nella Concessione dei mutui alle giovani coppie le banche non rispettano la Legge

Mutui a giovani coppie? Missione impossibile. Soprattutto se le banche decidano di non informare adeguatamente i giovani a caccia di un mutuo "agevole" per comprare casa. Un'inchiesta di Altroconsumo  rileva come il fondo di garanzia governativo per i mutui ai giovani precari - istituito il 1 settembre del 2011 a seguito dell'accordo tra l'allora ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, e l'Abi, l'associazione bancaria italiana - sia di fatto boicottato dalle banche, che preferiscono proporre mutui a tassi d'interesse superiori a quelli messi nero su bianco ormai un anno fa. Solo nove agenzie su 71 - dice Altroconsumo - hanno adempiuto a questo obbligo di trasparenza segnalando ai giovani futuri mutuatari la possibilità di usare le condizioni di questo fondo che ha una dotazione (a regime) di 50 milioni di euro.
IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO - Si tratta di un fondo gestito da Consap, che svolge la funzione di garante per le giovani coppie (in possesso di determinati requisiti) rilasciando - a prima richiesta - una copertura fino ad un ammontare non superiore ai 75 mila euro. Gli immobili acquistati non devono essere di lusso e non devono superare i 90 metri quadri. E le giovani coppie in cerca di casa devono avere un'età inferiore ai 35 anni, un reddito Isee non superiore ai 35mila euro, non più del 50% reddito complessivo imponibile ai fini Irpef derivante da un contratto a tempo indeterminato e il mancato possesso di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui il mutuatario abbia acquistato la proprietà per successione.
I TASSI D'INTERESSE - I tassi applicati - con la garanzia di questo fondo - sono particolarmente favorevoli. Soprattutto nel caso di mutui a tasso variabile non possono essere superiori a Euribor più 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni, oppure 120 punti base per durate inferiori. Invece nel caso di mutuo a tasso fisso non possono avere uno spread superiore a 150 punti base. Eppure nonostante queste condizioni - rilanciate più volte sui media dall'allora ministro Meloni - la misura non è stata sufficientemente monitorata per prevenirne gli abusi. Di più - rileva Altroconsumo - le banche "scandagliate" disattenderebbero anche il regolamento Isvap che vieta loro di vendere polizze danni o vita legate al mutuo di cui sono beneficiarie.
Fabio Savelli
5 luglio 2012 | 17:30

giovedì 5 luglio 2012

La notizia: Agrigento, l'arcivescovo vieta i funerali religiosi al mafioso


Salma benedetta sì, ma senza esequie tradizionali. Il parroco ha pronunciato solo una preghiera

 L'arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, ha vietato la celebrazione dei funerali religiosi per Giuseppe Lo Mascolo, 73 anni, arrestato la settimana scorsa dalla polizia perché ritenuto uomo della cosca di Siculiana (Agrigento). La salma è stata benedetta nella chiesa del Santissimo Crocifisso, ma non si sono svolti i funerali tradizionali. Il parroco, don Leopoldo Argento, come pubblicato su La Sicilia, attenendosi alle direttive dell'arcivescovo, ha dunque pronunciato solo una preghiera. E' il primo caso, nell'Agrigentino, in cui la Chiesa vieta la celebrazione dei funerali per un boss di mafia.
Secondo gli inquirenti, Lo Mascolo era il vicecapo della cosca, secondo soltanto al capomafia Antonino Gagliano. "Voglio rappresentare la mia grande ammirazione nei confronti del gesto dell'arcivescovo Montenegro - ha detto il presidente del Consorzio agrigentino per la legalità e lo Sviluppo Mariagrazia Brandara - . Si è trattato certamente di una scelta complessa per le diverse implicazioni umani e morali e proprio per questo esprimiamo la nostra vicinanza all'arcivescovo". Appena domenica scorsa, in occasione dei festeggiamenti di San Calogero, compatrono di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, aveva ripreso l'anatema contro la mafia pronunciato da Giovanni Paolo II, nel maggio del 1993, nella Valle dei Templi.

( da Repubblica 5 luglio 2012)

Ci saremmo aspettati che la preghiera, che non si nega a nessuno, fosse stata fatta fuori da uno spazio consacrato, ma prendiamo per “buono” anche questo gesto che finalmente riscatta un Clero troppo accondiscendente e succube se non addirittura connivente con la MAFIA in Sicilia. Escludiamo naturalmente tutti quei preti martiri come Don Pino Puglisi, che ancora a Roma stanno meditando se beatificare e come e quando. Noi non facciamo di ogni erba un fascio, sappiamo bene che la Chiesa è un POTERE DEGLI UOMINI e non la VOLUNTAS DEI, e gli uomini possono sbagliare, ma è giunto il momento di fare chiarezza e dire da che parte sta la CHIESA DI ROMA, con i CRISTIANI o con i MAFIOSI e i POLITICI CORROTTI.

Ugo Arioti

martedì 3 luglio 2012

La "particella di Dio": forti indizi della sua esistenza Secondo ricercatori Usa; mercoledì atteso annuncio del Cern

Apriamo un altra finestra sul nostro Pianeta. E' quella della Scienza e della Ricerca scientifica che supera ogni nostra possibile immaginazione. Lo facciamo nell'anno in cui il calendario Maya ha stabilito la fine di un ciclo e l'inizio di un altro. E' come una nuova nascita o una rinascita della Terra, come non lo sappiamo, ma molti di noi hanno forti dubbi sul fatto che la vita sia nata sulla Terra e non sia stata qui portata, chissà forse proprio dal Verbo, quello che chiamiamo Dio.
La notizia è, come avrete capito, ghiotta! si tratta della "Particella di Dio o il Bosone di Higgs" che il CERN sta per annunciare come ESSERE IN VITA!
La Notizia:
New York, 3 lug. (TMNews) - Mercoledì è atteso l'annuncio a Ginevra da parte dei fisici del Cern: il bosone di Higgs, ciò che spiega come mai tutte le cose nell'universo abbiano una massa, esiste.
Al momento, ci sono dei "forti indizi" che esista: la conferma arriva dai fisici del Fermi National Accelerator Lab, nello Stato americano dell'Illinois, che hanno annunciato di aver osservato "il più forte indizio" sul bosone nei frammenti delle collisioni in un acceleratore di particelle chiamato Tevatron, cui gli scienziati lavorano da dieci anni. Scienziati che ora attendono l'annuncio del Cern - l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle - dove si susseguono le ultime verifiche e resta un minimo margine di incertezza, inferiore allo 0,2 per cento.
Ribattezzata "particella di Dio", il bosone (o meglio il "campo di Higgs" di cui è prodotto) è all'origine della manifestazione della massa e la conferma della sua esistenza potrebbe far compiere passi avanti nelle teorie di Unificazione, verificate per le forze nucleari ed elettromagnetiche ma dalle quali la gravità rimane ancora esclusa. Sarebbe una delle scoperte scientifiche più importanti degli ultimi cento anni.
(con fonte Afp) A24
SECEM SCIENZA

lunedì 2 luglio 2012

“Quorum Zero: più democrazia”

“Quorum Zero: più democrazia”. Firma anche tu presso Palazzo delle Aquile!

La proposta di legge di iniziativa popolare Quorum Zero ha l’obiettivo di modificare alcuni articoli della costituzione italiana e introdurne nuovi, per migliorare gli strumenti di Democrazia Diretta, già utilizzati in altre nazioni
- Abolizione del quorum dai referendum (‘chi si reca alle urne decide; chi sta a casa, delega coscientemente la decisione ai suoi concittadini’)
- Regolamentazione Petizione (3mesi dalla presentazione entro il quale il ricevente debba fornire risposta ed estendere la partecipazione ai cittadini con età maggiore di 16 anni)
- Mandato e Revoca (permette agli elettori di allontanare e sostituire un amministratore eletto, sia a livello locale che statale)
- Indennità dei membri del parlamento (sono gli elettori, in fase di consultazione ad indicare quanto percepiranno i parlamentari che li rappresentano, agganciando l’indennità ricevuta al reddito medio della popolazione italiana e escludendo qualsiasi altra forma di retribuzione)
- Funzione legislativa e Iniziativa delle leggi (dare l’opportunità ai cittadini in quanto popolo sovrano di proporre leggi)
- Iniziativa di legge popolare a voto parlamentare e a voto popolare (non sarà più possibile vanificare le leggi di iniziativa popolare a voto parlamentare, in quanto se esse non dovessero essere prese in considerazione, dopo un certo tempo passerebbero al voto popolare)
- Referendum confermativo e obbligatorio (chiediamo che ogni legge elaborata dal parlamento se i cittadini lo desiderano, con regole precise e un adeguato numero di firme, possa essere posta a votazione di tutta la cittadinanza. Solo se i cittadini confermano, con il loro voto allora la legge entra in vigore. Particolare rilievo viene posto sui seguenti punti: modifiche alla costituzione, leggi elettorali, rimborsi elettorali, trattati internazionali che trasferiscono diritti di sovranità ad altre organizzazioni, decreti legge entro un anno dalla loro approvazione)
- Promulgazioni leggi e risultati referendum (si propone di impedire che una legge abrogata con referendum confermativo possa essere ripresentata prima di 5 anni)
- Referendum propositivo (tramite la raccolta di circa un milione di firme si permette di votare solo tramite referendum una proposta del comitato promotore. In caso di vittoria il legislatore non può cambiare la norma per i primi 10 anni, mentre un referendum a voto popolare può cambiarla in qualsiasi momento)
- Firme elettroniche e cittadini autenticatori (oltre alle figure previste oggi per legge)
- Materie di competenza (ai cittadini viene data la competenza su tutte le materie sulle quali sono competenti anche i loro rappresentanti)
- Libretto informativo (da far pubblicare e inviare a ogni elettore per assicurare una corretta informazione)
- Enti locali e democrazia diretta (estensione dei referendum confermativi, abrogativi, propositivi senza quorum su tutti i temi di competenza degli amministratori e del diritto di revoca degli eletti)
- Spazi pubblici gratuiti per la discussione delle iniziative e referendum
- Possibilità di modifica dello strumento di democrazia diretta anche dopo il deposito
delle firme (il comitato promotore può scegliere uno strumento che richieda un numero inferiore di firme, indicandolo preventivamente)
- Revisione costituzione (partecipazione per mezzo del voto popolare alla modifica della costituzione italiana)
La realizzazione di questa proposta di legge di iniziativa popolare è stata il frutto dell'incontro di cittadini italiani appassionati ed esperti di democrazia diretta, impegnati da tempo su questo tema.

A Palermo è possibile firmare la proposta di legge fino al 18 Luglio dal Lunedì al Venerdì, dalle h 8:30 alle 13:30, presso l'ufficio protocollo a Palazzo delle Aquile.

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