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Due anni di acqua pubblica a Parigi: risparmiati 70
milioni e bollette più basse
Da quando la
capitale francese è passata a una gestione totalmente pubblica della rete
idrica la bolletta dell'acqua si è abbassata dell'8% e sono stati risparmiati
35 milioni di euro l'anno ….
Passare a una gestione totalmente pubblica dell'acqua conviene
Eau de Paris è un ente di diritto pubblico presieduto da Anne Le Strat, braccio destro del sindaco socialista Bertrand Delanoë che ha
fatto della ripubblicizzazione dell'acqua uno dei suoi cavalli di battaglia
nella campagna elettorale del 2008.
Per Le Strat la ricetta è semplice:
risparmiare assumendo la gestione diretta di tutti i servizi, dalla captazione fino alla fatturazione (mentre prima la stessa
acqua poteva cambiare anche dieci volte gestore prima di arrivare al rubinetto);
eliminare l'obbligo di remunerare gli azionisti, fattore tipico delle società
di diritto privato, in più godendo di vantaggi fiscali legati agli enti
pubblici.
Il successo di Eau de Paris fa
riflettere sulla validità delle politiche di libero mercato legate all'acqua. Un mercato che, secondo Le Strat, è libero
solo di nome, ma di fatto Parigi è stata per decenni «un esempio emblematico di finto
liberismo economico applicato all'acqua».
Il paradosso è che, mentre il comune
di Parigi mette da parte i due colossi mondiali dell’acqua per tornare alla
gestione pubblica, in Italia le stesse Suez e Veolià si dividono
da Nord a Sud fette cospicue del mercato idrico dell'Italia gestita dal super liquidatore dei Beni Pubblici Monti.
Da un articolo sul corriere.it di : Piero Riccardi,
Ernesto Pagano
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