Nell’antichità classica si riconosceva l’esistenza di un ragionamento di tipo apodittico, dove le conclusioni venivano tratte per sillogismo da premesse indiscutibili, fondate sui principi primi: questo discorso non doveva dare adito a discussione e doveva imporsi per l’autorità stessa dei suoi argomenti.
Aristotele, la cui Téchne rhetorikè e la più antica testimonianza giuntaci di un trattato di retorica, amplia, regola e descrive il campo del ragionamento.
Aristotele scrisse la Retorica nel secondo periodo di soggiorno ad Atene (quello della scuola peripatetica e delle opere principali) e dopo la Poetica. Era, come tutte le opere di Aristotele che ci sono giunte, un gesto esoterico (o acroamatico), perché era destinato al ristretto gruppo dei frequentatori del Liceo.
La Retorica aristotelica è divisa in tre libri. Il primo è quasi interamente dedicato alla natura delle argomentazioni che devono essere utilizzate, il secondo a come suscitare determinate reazioni ed emozioni nell’uditorio, il terzo (che molto probabilmente costituiva un’opera a parte e fu aggiunto successivamente, forse dallo stesso Aristotele) trattava essenzialmente dello stile e dell’ordine da seguire.
Secondo Aristotele dialettica e retorica sono, in qualche modo, complementari. La Retorica, infatti, inizia proprio con questo accostamento: «La retorica è analoga alla dialettica: entrambe riguardano oggetti la cui conoscenza è in un certo qual modo patrimonio comune di tutti gli uomini e che non appartengono a una scienza specifica». Dopo qualche pagina Aristotele ritorna più diffusamente sull’argomento: «Che la retorica, pertanto, non tratti di un unico genere specifico di soggetti, ma sia come la dialettica, e che sia utile, è evidente». È fondamentale capire che alla base di un ragionamento Aristotele pone l’etica che, attraverso una dialettica che contempla una discussione e allarga la base dell’interlocuzione, arrivi a un “utilità evidente”. Potremmo dire che l’utilità evidente equivale al “ bene sociale” e quindi deve servire a costruire una società umana migliore e più equilibrata.
UA
Nessun commento:
Posta un commento