domenica 6 gennaio 2013

Da che Mondo e Mondo

Da che Mondo e Mondo l’uomo ha sempre cercato di organizzare e quantificare il tempo in funzione degli astri, i cicli lunari, o delle stagioni, arrivando ad inventare, in fine, un vero e proprio “scadenzario” con i giorni di lavoro, le feste e le ricorrenze in funzione del moto del Sole. Il più importante, per noi occidentali, è il Calendario Giuliano. Le sue origini si possono attribuire alla riforma del calendario romano fatta da Cesare. Finisce la regola delle “stagioni” e dei fenomeni naturali, che rendeva tutto fluido, e comincia la regola del Sole. Gli anni sono divisi in 365,25 giorni e per togliere l’imbarazzo della virgola ogni quattro anni si stabilisce un anno di 366 giorni, tutti gli altri 365. I papi di Roma riorganizzano il calendario sulla riforma cesarina e istituiscono il Calendario Giuliano che pone al 6 gennaio la fine della Novena dell’Immacolata e quindi la fine delle festività natalizie con la commemorazione dell’apparizione della cometa che spinse i tre Re Magi in Palestina per incontrare il Figlio di Dio incarnato nel seno della Vergine Maria e portare in dono i tre elementi che rappresentano, in ultima essenza, il sapere degli uomini. I bambini che non hanno ancora studiato il Calendario Giuliano, invece, si aspettano regali o carbone da una strana vecchietta che ha l’ardire, in queste gelidi notti, di volare sopra una scopa e dispensare premi o punizioni. Noi della scuola di ecologia culturale abbiamo posto sul camino della Sicilia, per motivi di opportunità e vicinanza, una grande calzetta nell’attesa che la Befana ci porti cose buone o cattive nuove. Speriamo che non la riempia tutta di carbone! Comunque sia c’è un aria diversa in questa prima parte del 2013. È solo un segno o sarà un movimento di Gente che si è stancata di subire sempre le malefatte della Casta politichese e vuole riprendere in mano il suo destino? Non lo sappiamo, le sfere magiche, durante le festività, sono andate a ruba, soprattutto quelle digitali, ma apriamo gli occhi su questa fase di passaggio che, pur nascondendo il rischio di un ritorno al futuro, ci da l’opportunità di essere protagonisti e non comparse nel nostro Paese. Buon 2013 a tutti e scriveteci, fate sentire le vostre opinioni, noi siamo qui per un confronto eco culturale. Se le Religioni secolarizzate ci dividono, come uomini, come abitanti della Terra, abbiamo un Destino comune che ci unisce.
Ugo Arioti

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