“Paenitentiagite,
quia appropinquabit regnum caelorum”
-
Ma che vuole, non sono una verginella! Ma
il brodo è buono?,... o non lo gradite? - rilanciò Norina del Bricco, avvenente
e procace figlia del capo villaggio uscito con i suoi dal caseggiato per obbedire
agli ammonimenti del frate e del suo luogotenente, niente più che un bizzarro
essere carnascialesco, sempre affamato di sesso e di pane. Lei, era furba...e,
gradiva le avances del predicatore “fricchettone”!
-
Paenitentiagite,
quia appropinquabit regnum caelorum! - gridacchiò, selvaggiamente lui e si lanciò
nell'amplesso.
-
Maestro...ohoho...- biascicò il confrate del “fricchettone”
- Io pure..mgnam! -
-
Idiota, devi fare penitenza! - gli urlò il suo priore –
Mettiti a guardia della casa! Altrimenti ti punisco come sai! -
-
Noh, noooh...- piaggnuccolò il malcapitato adepto e si
accucciò sull'uscio, con un occhio alle scene erotiche e uno al mondo esterno.
In quella stanza le donne
erano tre: la madre di Norina, lei e la sorella Tica, poco più che una
ragazzina. L'apostolo dell'Apocalisse, ebbe un attimo di tentennamento, ma
pensarono le donne a togliergli il dubbio, spogliandosi e offrendosi al desco
vespertino,...per espiare i peccati. Fu così, che sciolsero i pensieri al duce
e lo convinsero, ancor di più, che era nel giusto e quando si è nel giusto, non
si sbaglia! Per la cura dell'anima bisognava,... e lui, abbisognava!, perchè
era l'Angelo della Giustizia!
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