Petru Fudduni, poeta e filosofo
clochard del XVII Secolo vissuto nel palermitano, mendicava
spesso sotto il Palazzo Arcivescovile della sua docesi; un giorno il
povero Petru che aveva molto appetito chiese a sua Eminenza se poteva
favorirgli qualcosa affinché potesse sfamarsi, l’arcivescovo gli disse: “Povira e minnica è la scienza” e
gli diede un pezzo di pane, il nostro filosofo, che non si faceva mai scappare
una “rima”, gli rispose: “eh cara
Eminenza veru è, ma avi a sapiri ca di russo va vistuta l’ignoranza”.
Ora, vero è che il cardinale è andato a caccia di una risposta, ma la risposta,
io dico, è ancora oggi, a distanza di quattro secoli, vera!
Di
rosso va vestita l’ignoranza, rosso è l’abito cardinalizio, allargando la
visione possiamo dire l’abito del potere …. E quanta ignoranza in questo “Potere”
ha visto la Sicilia in quest’ultimo ventennio. Speriamo si stia cambiando
strada decisamente e con il coraggio di tagliare tutti quei laccioli
burocratici inutili che hanno mortificato l’essenza stessa dell’AUTONOMIA.
Scusate,
ma Petru, che potrebbe anche essere una figura mitologica nata da tante pietre
messe insieme a formare una grande diga come la Via Maqueda, è sempre nel mio
cuore per la sua immediatezza e la sua sagacia! Mio nonno mi raccontava che una
volta la Principessa di Trabia vedendolo spettinato, mossa da incurabile
pietate, gli mandò con un servo delle monete perché potesse andare dal barbiere
e lui per tutta risposta, passando sotto le finestre della sua benefattrice
declamò alcuni versi per omaggiarla: Curriti
tutti mastri pittinara, curriti tutti pi pittinari a mia e s’un truvati corna
di sirrari sirraticcilli o Principi i Trabia( che essendo un grande figlio
di buona donna trascurava la principessa e omaggiava sempre altri “letti”). E ancora
mi sovviene che oggi le cose, nel Palazzo della Regione, dove si decidono i
nostri destini, non è cambiata …. Troppi figli di buona donna vanno a letto con
varie concubine e lasciano la Principessa( il Presidente della Regione) sola
nel suo dorato esilio. Ma voglio essere positivo e credere che per una volta
Petru si è ingannato. Ha castigato solo il malcostume di un uomo! Quindi faccio
tantissimi auguri e spero che non dovremmo mai rispondere come Petru, quando fu
portato al confino a Montepellegrino, a chi gli ha chiesto come si riscaldava d’inverno
senza avere un tetto a spasso per la montagna della santuzza: Ca lanterna du molu! Cioè con il faro
del porto di Palermo!
Zaratustra
Siculo
petru petru fudduni, un eroe palermitano della gente comune, un archetipo, un mito diceva a suo compare, un macellaio che gli aveva regalato un piede di vacca per mangiare : di acqua un lacu di ligna un boscu cuciu tri ghiorna ed è chu duru di li to corna! Mitico!
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