sabato 3 maggio 2014

editoriale di maggio 2014

Maggio è cominciato e porta con se una serie di domande angosciose e di risposte assai vaghe. Il Paese è come una barca che va alla deriva mentre in cambusa e nella stanza del capitano si fa festa. I marinai, quelli che stanno alle macchine, ai fornelli e attenti alla sicurezza degli altri sono in balia di se stessi e qualcuno parla di riformare di ammodernare di snellire, di risparmiare. Il punto è che questi parlano soltanto, fanno proclami, annunciano, gridano, prendono decisioni populiste, ma l'orizzonte resta a tinte fosche. Perchè? 
In un Paese veramente sviluppato la prima cosa è la SCUOLA, l'insegnamento, la preparazione dei ragazzi all'avvenire che li aspetta, ma anche a sviluppare la tecnica, la scienza, l'architettura e la vita del Paese. Come? Con strette di mano e impegni sulla parola e " se non faremo questo ci dimettiamo" ( traanne poi restare sempre ai loro posti e con sempre maggiori privileggi). Diventa sempre più difficile capire da che parte stiamo andando se tutti sembrano voler far polvere per non far capire gli scenari ( sempre uguali da destra a sinistra). Diventa ancora più difficile capire cosa ci aspetta se non riusciamo a capire cosa c'è di diverso tra un leader e un altro. Dove sono i modelli di società, di organizzazione dello Stato e di DEMOCRAZIA. Siamo passati, non per capacità della nostra classe politica, dal PRCELLUM all'ITALICUM, ma non doveva essere il popolo a scegliere i suoi candidati? NO, ANCORA E SEMPRE NOMINATI DALLA CASTA. E allora ... dite che sono solo grida? No, bisogna guardare a chi ha una COERENZA e una LOGICA ORGANIZZATIVA RIGOROSAMENTE SCRITTA E PERSEGUITA e non sono i PD-L o FI o il Nuovo (vecchio) CD. Devono venire fuori i Movimenti per la Democrazia diretta e bisogna rimettere al centro la Politica con la P maiuscola e mettere al centro della discussione l'Europa dei popoli e non quella dell'EURO. Bisogna tornare all' ECONOMIA REALE e le Banche devono tornare ad essere volani di sviluppo e non CENTRI DI POTERE. Auguri Lavoratori, auguri italiani, auguri europei, auguri cittadini del Mondo che lottate e trasmettete ogni giorno in rete le vostre libere opinioni. W la DEMOCRAZIA e W INTERNET!

Ugo Arioti

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