domenica 30 dicembre 2012

Cara Rita

Si è spenta Rita Levi Montalcini, il suo fisico forte ha bisogno di riposo, del riposo degli Eroi. Noi figli della sua intelligenza e del suo cuore, pur nella tristezza che desola la mente quando si perde un riferimento e un porto sicuro,  la ricordiamo come  Donna, Madre e Attivista della Cultura legata al cuore e alle ragioni della vita. Siamo per questo certi che la sua luce ci guiderà attraverso i secoli  senza cessare di essere vitale e forte!


venerdì 28 dicembre 2012

BUON 2013 - EDITORIALE DI FINE 2012


Cari amici e lettori,
siamo alla fine di questo dodicesimo anno del terzo millennio e al consuntivo di un anno che ha portato molte strane primavere a insanguinare l'Africa, l'Asia e gran parte dell'Occidente, il lato dove il Sole muore
Molte rivoluzioni e risultati importanti. La gente sceglie il suo destino; la grande rivoluzione di questo terzo millennio è la COMUNICAZIONE. Attraversa spazi immensi, collega e mette in rete le energie. Pensare che quando è stata pensata era uno strumento in mano ai militari, oggi li perseguita e li costringe a una scelta di campo decisa. Noi, nel nostro piccolo stivale e nelle isole del Mare della Civilità Classica, abbiamo visto il degrado massimo della morale etica e politica di una Casta formata in vent'anni di dittatura mediatica costruita per distruggere lo Stato Sociale e le Conquiste di libertà dei lavoratori a favore di pochi ricchissimi nabbabi che non hanno ne MORALE ne REGOLE condivisibili. 
Ora ci tocca un liquidatore che con i soldi pubblici sta salvando le BANCHE che lo hanno fatto arricchire. 
Staremo ancora a guardare? 
Non lo so, ma so di certo che, purtroppo, aumentano i femminicidi, la delinquenza, le truffe organizzate dalle Multinazionali ed è cresciuta una forza evasiva che si chiama ECONOMIA VIRTUALE, capace solo di fare speculazione sulla pelle della Gente che lavora REALMENTE e produce ECONOMIA REALE. 
La condizione femminile e delle " parti deboli dell'umanità" non ha fatto grandi passi avanti. Una cultura maschilista e omofobica ancora stringe in radicalismi e razzismi diversi, ma sempre delinquenziali, in una morsa i più deboli e le donne che, sopportano, nella maggior parte del Mondo una condizione subalterna al Potere che resiste in tutte le culture e religioni.
La lotta deve continuare per una vera condizione di parità umana, paritaria e condivisa.
La nostra giovane democrazia sta affrontando la sfida peggiore degli ultimi cinquant'anni e deve rinnovarsi rimettendo al centro LA COSTITUZIONE ITALIANA pensata dai padri della Democrazia Reale  e non VIRTUALE. per quanto ci riguarda, nel nostro ancora più piccolo, abbiamo cercato di mettere insieme tutte le voci di questo Mondo che ha una grande voglia di RINASCITA. Ci siamo con il nostro blog che nei primi undici mesi di attività ha superato i seimila e seicento accessi, grazie a tutti. Cercheremo di essere sempre presenti e di potervi dare uno sguardo più ampio e  multiculturale, nello spirito della Scuola di Ecologia Culturale. 
Buon anno a tutti NOI da Ugo, Daniela e tutti i collaboratori che ci danno gratuitamente il loro prezioso contributo di idee che sono l'oro del Mondo!
Al 2013! AUGURI E UN GRANDE, GRANDISSIMO ABBRACCIO D'AMORE FRATERNO!!!!!!!

giovedì 20 dicembre 2012

IL SISTEMA BANCARIO E' MARCIO - NON SI PREOCCUPA DEGLI INVESTIMENTI MA DI SPECULARE SULLA PELLE DEI CONTRIBUENTI - Sentenza storica


MILANO - Il giudice di Milano Oscar Magi ha condannato a una pena pecuniaria quattro banche - Deutsche Bank, Ubs, Jp Morgan e Depfa Bank - per la presunta truffa da 100 milioni sui derivati stipulati dal Comune di Milano nel 2005. Si conclude così uno dei primi processi a livello internazionale con al centro i derivati. Per il procuratore aggiunto, Alfredo Robledo, la sentenza pronunciata oggi "è storica" e "riconosce il dovere di trasparenza da parte delle banche". Anche perché i derivati sono una delle cause che hanno fatto esplodere la crisi finanziaria globale: da strumento per ridurre al minimo i rischi, sono stati trasformati in strumenti che hanno esposto società, Stati ed enti pubblici a rischi largamente superiori ai loro capitali. "L'Italia - ha aggiunto Robledo - è stata terra di scorribande per le banche. In Inghilterra invece i derivati sono stati proibiti".

Le quattro banche estere coinvolte sono Jp Morgan, Ubs, Deutsche Bank e Depfa Bank. Gli istituti sono stati condannati per la violazione della legge 231 del 2001, quella che dispone la responsabilità amministrativa delle aziende per reati commessi dai propri dipendenti. Il giudice ha condannato anche nove funzionari ed ex funzionari degli istituti di credito. Il giudice monocratico ha condannato a una multa di un milione di euro ciascuna, le 4 banche imputate al processo alle quale sono stati confiscati complessivamente 88 milioni di euro come profitto dei reati: 23.960.433 euro per Depfa Bank; 24.342.232 euro
per Deutsche Bank; 24.785.301 euro per Jp Morgan e 16.584.669 euro per Ubs.

Nove le condanne nei confronti di altrettanti imputati: Marco Santarcangelo e Antonia Creanza sono stati condannati a 8 mesi e 15 giorni di carcere e a 90 euro di multa ciascuno; Tommaso Zibordi a 7 mesi e 15 giorni e a 80 euro di multa; Gaetano Bassolino a 7 mesi e 70 euro di multa (è il figlio dell'ex governatore della Campania); Carlo Arosio, William Francis Marrone, Fulvio Molvetti e Matteo Stassano a 6 mesi e 15 giorni di reclusione e a 60 euro di multa, Alessandro Foti a 6 mesi e 50 euro di multa. Sono invece stati assolti altri 2 funzionari delle banche e Mario Mauri e Giorgio Porta, rispettivamente all'epoca dei fatti consulente del Comune e dirigente di palazzo Marino.

Immediata la replice di Deutsche Bank che "rimane convinta di avere agito correttamente, come pure i suoi dipendenti. La banca intende, quindi, ricorrere in appello confidando in una risoluzione positiva del processo". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Ubs che "esprime disappunto per il verdetto emerso oggi nei propri confronti", sottolineando che insieme ai dipendenti ed ex dipendenti condannati per truffa ai danni del Comune di Milano "perseguiranno con determinazione tutte le possibilità di appello". JpMorgan "è delusa dalla decisione del Giudice, sia con riferimento alle persone fisiche sia con riferimento alla banca. E' intenzione sia nostra sia degli imputati proporre appello contro la sentenza, nella convinzione che il giudice di secondo grado assolverà con la formula più ampia tanto le persone fisiche, quanto la banca".
(19 dicembre 2012)

lunedì 17 dicembre 2012

UN BUON NATALE ECOCULTURALE E UNIVERSALE

L'avvento del Natale è per tutto il Mondo un momento di riflessione e di riconquista dei sentimenti buoni. Vogliamo raccontarvelo attraverso le poesie dedicate a questo Evento Spirituale. Abbiamo voluto prendere spunto da una bellissima poesia di Madre Teresa che racconta a tutti noi che il Natale è un luogo dello Spirito e dell'Anima e non una semplice data nel calendario. ( Daniela La Brocca)
 
E' Natale ! 

E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

 Madre Teresa di Calcutta

giovedì 13 dicembre 2012

Casteddu - Cagliari 1966 ( incipit romanzo di Ugo Arioti)



in omaggio all'amico Giulio 

Anno Domini 1996
Casteddu Cagliari



Sotto un cielo azzurro come il manto della Madonna tre amici si danno appuntamento a Casteddu, il cuore di Cagliari.
-Per bacco Giorgio! Sei sempre uguale. Hai fatto un patto col diavolo o possiedi la formula dell’elisir di lunga vita?-
-Al diavolo! Chevall, sei tu, caro il mio avvocato, e sono i tuoi pregiatissimi consigli di vita che mi tengono giovane! Ma  Paolino Cilestra? –
- Sta per arrivare. L’ho sentito cinque minuti fa … -
- Che mi dici del pilota?-
- E’ in Venezuela. Ha già fatto il primo carico. A proposito, volevo dirti che gli ho trovato una casa nello stabile della cantante!-
- Ottimo. Ma non c’erano case in vendita!?-
- Fino a ieri sera!-
- Formidabile così non dovremo usare più il telefono. Sai di questi tempi non fa bene alla salute!-
- Lo so! Sei tu il medico!-
- Lucio?-
- Ti manda tanti saluti e la sua particolare benedizione!-
- Quindi è tutto a posto?-
- Allineati e coperti!-
Paolino Cilestra è un uomo scaltro e non fa mai aspettare gli amici. Li coglie di sorpresa quando si girano per entrare nel Bar dove i tre hanno sempre suggellato con una stretta di mano il loro“mutuo” accordo!
- Aspettare ancora debbo? Ah?-
- Paolino dov’eri? Ti ho chiamato cinque minuti fa?-
- Sempre qua! Ma non volevo togliervi il piacere, dopo due anni che non vi vedete, di scambiarvi i saluti di “mamma”! Tranquilli, state sereni che il tempo è nostro amico e i picciotti che ho preso con me stanno già lavorando sul condotto principale. Tutto sotto controllo!-
Siedono a un tavolino e si fanno portare i soliti martini con l’olivetta e le patatine.
Tre signori d’altri tempi.
Giorgio Madama è un chimico raffinatissimo. Ha lavorato per le più grandi multinazionali. Poi si è messo in proprio. Alto, elegante e sofisticato, con un viso da viveur e due baffetti da sparviero che sovrastano appena labbra carnose e virili, si fa chiamare Dottor Giorgio Madama, specialista di medicina omeopatica.
Il suo studio è sempre pieno di giovani donne che vogliono diventare attrici, soubrette, cantanti o semplicemente … ricche!
Se la passa bene il nostro caro medico! Ha una splendida Cayenne e ogni sera una bellissima donna, è fedele solo all’auto! Ha una villa a Porto Cervo e amici importanti, molto importanti.
- Paolino, lo zio ha mandato il pilota a prendere quello che mi hai ordinato, una cosa semplice, ci penso io, poi, a distribuire ai negozi la merce.-
- Giorgio, quello che mi interessa è che non ci siano errori. Altrimenti non possiamo giocare a tresette. –
- Semplice come bere un bicchier d’acqua!-
- Ehi!? Mi dite perché dobbiamo cambiare schema?- Irrompe l’avvocato Chevall.
- Perché è meglio così. Credimi non ci possono essere controindicazioni e abbiamo sempre il tempo di intervenire in caso di pericolo. Tu dovresti essere più contento!-
- Sicuro Chevall, lo facciamo per te!- gli fa eco il Cilestra.
Alzarono i bicchieri e brindarono al loro accordo.
Massimo Chevall, l’avvocato, era quello che predisponeva i contratti e tutelava la società.
Uomo compunto e serio aveva il suo studio nello stesso palazzo del centro storico dove i suoi amici hanno casa e ufficio. Nero d’occhi e di capelli, che colora per non mostrare l’invecchiamento naturale, è l’unico dei tre che vive a Santa Margherita di Pula, sulla costa occidentale. Ha una moglie ricca, la baronessa Ciucci Giuliani, più grande di lui e con una vita da dama di carità che la conduce spesso in giro per il Mondo. Hanno tre figlie, Lisa la grande ventidue anni e già una laurea in Diritto del Commercio internazionale, bella come la madre a alta come il padre; Costanza, la media, che studia a Messina dai Gesuiti e Martina la piccola, dieci anni, che vive a santa Margherita con la tata. Tutte bellissime le signorine Chevall!
Massimo ne va fiero e le mette in bella mostra nel suo studio con foto ritratti giganti che coprono tutte le stanze del bùrò.
Una bella famiglia!
Paolino Cilestra?
Lui è palermitano, le sue origini si perdono nella nebbia, non sono chiare. Nella sua città ha tre mestieri e tre mogli, così dicono, ma la cosa più interessante è che molti sono convinti che lui sia la reincarnazione del Conte  Cagliostro! Cagliostro Secondo!
Dei tre è l’organizzatore, il motore di tutte le imprese della società.

Mentre chiacchierano del più e del meno consumando il Martini, passa davanti a loro la Signora Lucilla Dessi, proprietaria di una casa dello stesso stabile, cantante lirica in pensione. La sua abitazione è nel pianerottolo dove il Medico ha lo studio, vive  contornata dai suoi cimeli e dai ricordi, ama trascorrere il suo secondo tempo nel cuore antico dell’urbe.
Forte di petto e di spalle, nonostante l’età, ha ancora una pelle liscia e senza macchie. Una folta chioma bianca e ordinatissima tradisce un pò il suo incedere giovane, come se gli anni la rendessero più tenera e mettessero in risalto il suo luminoso volto scavato appena sotto gli occhi e sopra il naso da piccole rughe ammorbidite dal fondo tinta.
- Salve dottore!-
- Signora Lucilla!-
- Posso venirla a trovare nel pomeriggio, vorrei chiederle un consiglio! Dobbiamo curare l’alimentazione a una certa età!- sorride.
- Signora mia, lei è sempre giovane! Ma anche ai giovani serve una buona dieta alimentare. Mi fa onore esserle d’aiuto. Venga quando vuole, sono in studio fino a tardi!-
- Gentilissimo e sempre galante! A più tardi!-
I tre amici salutano la donna che prosegue la sua passeggiata pomeridiana.
- Giorgio! E allora?-
- Allora lascia fare a me!-
- Certo che è una bella donna ancora!-  closa Paolino.
- Te ne vuoi occupare tu?-
- Niente affatto! Ho già il mio da fare con le donne!-
Continuarono a discorrere, mentre il tempo scivolava lieve sulle pietre delle antiche dimore e della cattedrale, sotto la scala e tra le crepe dove la storia spegne i suoi fumi.

sabato 1 dicembre 2012

Petru Fudduni


Petru Fudduni, poeta e filosofo clochard del XVII Secolo vissuto nel palermitano, mendicava spesso sotto il Palazzo Arcivescovile della sua docesi; un giorno il povero Petru che aveva molto appetito chiese a sua Eminenza se poteva favorirgli qualcosa affinché potesse sfamarsi, l’arcivescovo gli disse: “Povira e minnica è la scienza” e gli diede un pezzo di pane, il nostro filosofo, che non si faceva mai scappare una “rima”, gli rispose: “eh cara Eminenza veru è, ma avi a sapiri ca di russo va vistuta l’ignoranza”. Ora, vero è che il cardinale è andato a caccia di una risposta, ma la risposta, io dico, è ancora oggi, a distanza di quattro secoli, vera!
Di rosso va vestita l’ignoranza, rosso è l’abito cardinalizio, allargando la visione possiamo dire l’abito del potere …. E quanta ignoranza in questo “Potere” ha visto la Sicilia in quest’ultimo ventennio. Speriamo si stia cambiando strada decisamente e con il coraggio di tagliare tutti quei laccioli burocratici inutili che hanno mortificato l’essenza stessa dell’AUTONOMIA.
Scusate, ma Petru, che potrebbe anche essere una figura mitologica nata da tante pietre messe insieme a formare una grande diga come la Via Maqueda, è sempre nel mio cuore per la sua immediatezza e la sua sagacia! Mio nonno mi raccontava che una volta la Principessa di Trabia vedendolo spettinato, mossa da incurabile pietate, gli mandò con un servo delle monete perché potesse andare dal barbiere e lui per tutta risposta, passando sotto le finestre della sua benefattrice declamò alcuni versi per omaggiarla: Curriti tutti mastri pittinara, curriti tutti pi pittinari a mia e s’un truvati corna di sirrari sirraticcilli o Principi i Trabia( che essendo un grande figlio di buona donna trascurava la principessa e omaggiava sempre altri “letti”). E ancora mi sovviene che oggi le cose, nel Palazzo della Regione, dove si decidono i nostri destini, non è cambiata …. Troppi figli di buona donna vanno a letto con varie concubine e lasciano la Principessa( il Presidente della Regione) sola nel suo dorato esilio. Ma voglio essere positivo e credere che per una volta Petru si è ingannato. Ha castigato solo il malcostume di un uomo! Quindi faccio tantissimi auguri e spero che non dovremmo mai rispondere come Petru, quando fu portato al confino a Montepellegrino, a chi gli ha chiesto come si riscaldava d’inverno senza avere un tetto a spasso per la montagna della santuzza: Ca lanterna du molu! Cioè con il faro del porto di Palermo!
Zaratustra Siculo

lunedì 26 novembre 2012

Lettera a Rosario Crocetta: W La Rivoluzione siciliana

La rivoluzione siciliana del 1848 ebbe luogo nel gennaio( una strada a Palermo ne porta la data Via XII Gennaio)  di un anno colmo di rivoluzioni e rivolte popolari; il moto siciliano fu il primo a scoppiare, avviando quell'ondata di moti rivoluzionari che sconvolse l'Europa e che viene definita primavera dei popoli. La rivoluzione siciliana portò alla proclamazione di un "nuovo" Regno di Sicilia (anche detto Stato di Sicilia) indipendente, che sopravvisse fino al maggio del 1849. Il popolo siciliano, meglio dire chi vive in quest'isola da almeno dieci generazioni, è per principio figlio di una Terra che si trova al crocevia tra Ovest ed Est, Nord e Sud. I Fenici ne sfruttarono la posizione strategica per i loro commerci, i cartaginesi vi fondarono, come i greci, le loro colonie, provincia dell'impero romano, emirati arabi e fatimiti, poi, nel medio evo i normanni, pagani in partenza, con duecento lance, duecento cavalli, duecento spade e duecento corone di rosario, si convertono al cristianesimo e conquistarono per il papa di Roma la Sicilia dominata, allora, da tanti emirati arabi in conflitto tra  loro, fondando il Regno di Sicilia, che Guglielmo II fece il PRIMO STATO MODERNO D'EUROPA con il primo PARLAMENTO vero. Ma tutti questi popoli che sono arrivati in Sicilia e hanno costruito i loro sogni sono stati cooptati e imbastarditi dalla Madre Terra Sicilia che porta con se la voglia di riscatto e la dignità di un popolo che ha nel sangue il Mare Mediterraneo con le sue origini oceaniche e con il suo cuore ortodosso e cattolico, ebreo e musulmano, e nel Bene e nel Male è sempre grande e indica la strada. Speriamo che oggi si stia trovando quella che porta le ragioni degli onesti e del vero e sincero popolo fiero delle sue origini e del suo lignagio a realizzare una RIVOLUZIONE POSITIVA E BUONA. Il pericolo di una controrivoluzione si annida dentro le strutture baronali e corporative clientelari della Burosaurocrazia dell'apparato amministrativo che per mantenere i suoi privilegi è disposta pure a cambiare colore di pelle, come i camaleonti, per cacciare e uccidere il germe del NUOVO. Attento Rosario, attento ai veterani ai vecchi lupi navigati che ti sorridono davanti e ti calunniano dietro e creano solo regole su regole sterili e vili per mortificare ogni progresso e marciare con le loro legioni e i loro affari clientelari sopra le macerie di una Regione che potrebbe essere la più ricca d'Europa.

Con affetto Zaratustra Siculo

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