mercoledì 21 novembre 2012

Non lasciate soli i nostri figli che lottano per la scuola e per la democrazia- palermo 21 nov 2012

Ero ragazzo e gridavo nelle piazze e nelle strade della mia amata Palermo la nostra rabbia contro chi voleva ridurre gli studenti a un branco di bestie da ammaestrare come in un grande Circo. Il Circo del potere masso-cattolico romano. Allora, nel '68, a differenza di oggi c'era una SCUOLA PUBBLICA in grado di formare e noi volevamo che fosse gestita democraticamente dando voce a tutte le componenti che la costituiscono, non ultimi gli studenti e le loro famiglie. C'erano degli interlocutori e degli oppositori. Fu dura la battaglia per i diritti, ma eravamo uniti e convinti di dover essere noi interpreti e guide di quella lotta. Oggi sono ancora i ragazzi con le loro mani nude a incarnare la voglia di GIUSTIZIA SOCIALE e LA VOGLIA DI RIAVERE UNA SCUOLA PUBBLICA FORTE, ADEGUATA e CAPACE di FORMARE la classe dirigente di domani. Ma dove sono gli interlocutori, gli oppositori i contendenti? Dove è lo Stato? Dove sono le ISTITUZIONI DEMOCRATICHE?
Scendo da un autobus che viene fermato all'incrocio tra via Libertà e via Notarbartolo e ci sono loro: i ragazzi! WiWa loro e la loro fantasia. Bloccano l'incrocio tenendosi per mano per far presente, in maniera pacifica e senza urlare, a una cittadinanza che sa solo "sbraitare" contro il Governo a parole, ma che poi come pecoroni va alla rinfusa a cercare di aggiustare le sua situazione particolare senza curarsi di quello che sta succedendo: ciechi e ignoranti. Dovreste fare come me che sono sceso dal bus per dare la mia presenza e testimonianza a questi ragazzi che portano sulle loro fragili spalle il nostro futuro e la nostra libertà. Ma non vi accorgete che vi hanno tolto tutti i diritti in favore delle BANCHE, DELLA CURIA ROMANA e della CASTA POLITICA?? Svegliatevi e date una mano a questi nostri figli che hanno una maturità maggiore di quella di voi che nascondete la facci a e sbuffate perchè vi stanno facendo perdere tempo.
DI TEMPO NON ne e' RIMASTO NIENTE, VIVIAMO LA DITTATURA PEGGIORE CHE SI POSSA IMMAGINARE: LA DITTATURA DELLE BANCHE, DEGLI SPECULATORI E DELLE MAFIE DELINQUENZIALI E POLITICHE.
GRAZIE RAGAZZI, VI SIAMO RICONOSCENTI PER QUELLO CHE STATE FACENDO PER LA SCUOLA E PER TUTTI NOI.
Ugo Arioti

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