domenica 3 settembre 2017

Settembre, andiamo è tempo di "migranti"....EDITORIALE DI SETTEMBRE 2017

Potremmo prendere in prestito le parole del vate per scattare una fotografia della politica di Palazzo a Roma. L'ascesa di Minniti, un compagno duro, marca Stalin, cresciuto tra forze armate e sottosegretariati strategici, oggi è allo scoperto; e già qualcuno, all'interno del suo partito comincia a far scongiuri, per non dir altro!
E Renzie, lui preferisce far l'autore di libri scritti da altri che lui si intesta, asino, per far capire, come diciamo noi a Palermo, che il pidocchio ha la tosse. Un colpo alla botte e uno al cerchio: il polo del buon senso, come il polo del buon formaggio! un DOP, insomma!?...
In Sicilia, intanto, la sinistra ufficiale quella, per intenderci, della scuderia PD, sbanda vistosamente a destra inseguendo i voticini di Angelino Alfano che, come una prostituta di Palazzo, si fa desiderare...(attento all'elastico!)...mentre, la SINISTRA va in due tronchi verso la sconfitta, mettendo un nome, FAVA, che più che rassicurare sulle doti di politico e di capopopolo del figlio, risplende solo per la luce che ancora emette la stella fulgida del Padre, morto per mano della MAFIA e dello Stato Italiano di Roma con la complicità di ambienti dell'apparato regionale.
Poi, con una faccia di bronzo ragguardevole, c'è Crocetta, l'inutile idiota che ha distrutto quel che di buono era sopravvissuto alle ruberie e ai disastri di Cuffaro and Company, che vuole essere il campione dei siciliani. Il Presiniente Crocchetta, commissariato dallo sbirro Baccei, devastatore di bilanci, insieme hanno svenduto per niente i crediti della Regione a Roma e hanno finito, a colpi di scure, la macchina amministrativa regionale, al vertice della quale sono rimasti ladri, magnacci e ignoranti, ma CLIENTI e PARENTI!
I 5 Stelle, allora, non hanno nemmeno bisogno di far campagna elettorale, mi pare.
La destra? il fascista Musumeci, ex presidente della Provincia di Catania e, Dio ce ne liberi, l'unica faccia pulita, dicono, insieme alla Galla, uno che di danno, come Rettore ne ha fatti all'Università, e un altro amico, di Catanesi illustri compratori di voti, Armao, un nome un marchio una garanzia, si aggirano per i corridoi di Palazzo dei Normanni per cercare di rubare più poltrone possibili. Contento il cavaliere contenti tutti, anche Miccichè, che all'università i suoi compagni avevano il vezzo di chiamare: "Sotto i riccioli niente"!
Ecco, questo è il laboratorio politico per le elezioni legislative nazionali del 2018, dove Gentiloni, pretenderà, da buon cane da guardia, un posticino al sole per lui e la sua famigliola. Che pena!
Meditate gente, meditate!
Ugo Arioti
 

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