La scuola di ecologia Culturale è un luogo di scambio di esperienze e di costruzione di tecniche democratiche e pacifiche per lo sviluppo sostenibile delle società umane e si muove per realizzare iniziative (prevalentemente in partnership) per l’educazione dei giovani (la scuola del territorio e uno dei partner naturali della scuola) e lo sviluppo di un capitale umano di eccellenza che dovrà essere protagonista dello sviluppo culturale ed economico delle società e dei popoli Euro Mediterranei.
lunedì 23 ottobre 2017
Racconti dalla Catalogna - Barbara Redini
Prima della crisi, l'Albert mi disse che Francisco Franco era morto nel suo letto.
In Italia, come in Germania, i simboli fascisti e nazisti sono un tabù. Puoi anche avere in casa una foto di Mussolini, ma te la tieni per te, in un tempio segreto dove l'amore per il duce trasmesso dal nonno sta ancora espiando tutti i peccati di violenza e orrore che avvenivano per imposizione del Duce.
In Spagna no. In Spagna il fascio è sugli stemmi della polizia nazionale, la famosa e violentissima Guardia Civil, che secondo me deve il nome alla sua funzione primaria, ovvero pestare i civili che disobbediscono alle istituzioni. Il loro motto recente riferendosi ai catalani è "a por ellos!". In italiano io direi "a caccia di quelli", laddove ellos siamo noi cittadini stanchi di essere ignorati e offesi, oltre che danneggiati.
Io, da italiana, ricordo da bambina gli scontri tra gli studenti. Destra contro sinistra. Fascisti contro comunisti. Cose seccanti, che lasciavano il segno sui muri delle scuole, segnate con le bombolette da graffiti insultanti. Cose da guerra ideologica, borghesi contro proletari. Perché in Italia il fascismo era borghese, a tutela del buon costume e dello status sociale, mentre la sinistra era per la parità di diritti e la lotta di classe. Ma in Spagna no. In Spagna il fascismo è una religione. Ancor meglio, il Fascismo è una religione di religiosi cattolico cristiani, fanatici della disciplina e dell'ordine delle cose. Ma non è borghese per forza. È fortemente legato alla Chiesa, è fanatico della bandiera e della patria, di sua maestà il Re, della nazione unica,lingua unica, potere centrale forte ed esaltazione della propria appartenenza alla sacra Spagna, la grande, la poderosa, con il suo flamenco e la corrida.
Il fanatismo fascista nazionalista spagnolo io lo vidi rappresentato in un taxi a Madrid. Un signore riccioluto e molto volgare che sembrava uscito da un film di Almodovar. Mai viste tante bandiere e tori di Osborne in vita mia. Ricordo che mi ero infastidita per gli sguardi di rimprovero che mi avevano lanciato in un bar, perché parlavo con il mio socio in catalano. Ma quando entrai in quel taxi, il castellano fu d'obbligo. Non posso generalizzare, ma un taxi nazionalista patriottico potrebbe provare il solito disprezzo per il catalano e intimarmi di smettere di abbaiare. Dovevo andare in aeroporto: non era il caso di rischiare.
Il PP lo votano in molti,in.Spagna, un po' meno in Catalogna, ma nel mio quartiere ce ne sono molti, di franchisti. Questi sono ricchi e perbenisti. Brave persone, ma meglio non discuterci a lungo, perché prima o poi ti molleranno qualche affermazione insostenibile sui giovani, sulle cose che vanno male, gli immigrati e l'indipendenza, come usano spesso fare i fascisti qui, farcendo di pregiudizi infondati argomenti sul catalano, che spesso non parlano, mentre io sì. Negli ultimi anni, il governo di Spagna è in mano al PP. Siamo fritti! Pensai, dopo le elezioni. Ed era vero, si sono fritti il Paese ed il cervello. Con la scusa della crisi, hanno tentato deliberatamente di reprimere la cultura catalana, a partire dallo statut, fino alla lingua, che a loro, come ho detto, sta antipatica.
Il Franchista, secondo me, ha qualche problema con il testosterone. Che sia uomo o donna (altri generi non ne ammettono, se non in segreto), hanno sempre voglia di dominare e imporre. Sono genitori all'antica, di quelli che "se non fai come ti dico io" usano la cinghia, o si fa come dicono o sono nerbate.
Ed è così che, per non avere nel programma politico alcuna possibilità di mediazione (altrimenti che franchista saresti?), per prevenire il voto al referendum illegale, ci vanno con la mano dura del Caudillo.
Il passo a un.ritorno della dittatura e brevissimo, anzi scusate,già è tornata, ve la presento, eccola qui: applicazione dell'articolo 155 in Catalogna, poi toccherà alla Navarra e in tutte le comunità autonome con governi che ai fascisti non piacciono.
Barbara Redini
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