martedì 23 ottobre 2012

La finta democrazia occidentale (parte prima)



La fine della seconda guerra mondiale ha consegnato agli U.S.A. (Gli Stati Uniti d’America), insieme ai fratelli inglesi ( gli inventori della pirateria di Stato), l’impero capitalistico del Mondo.

Dopo la prima fase organizzativa, in cui si è sviluppata una politica individualista e antisociale, contro tutti gli emarginati e le minoranze povere del Mondo, il sistema “dell’Occidente” ha cominciato a sviluppare attività di repressione della libertà dei popoli emergenti e del terzo Mondo e un attività di controllo, attraverso la CIA, GLADIO, e l’I.S. britannico le Nazioni “perdenti”.

La seconda fase è stata quella della creazione dell’Istituto del Commercio Internazionale e del Fondo Monetario o Banca Mondiale, strumenti che hanno fatto da supporto alla gestione, anche politica, dei popoli che entravano nell’Area Occidentale.

Il sistema capitalistico che si è evoluto dopo la seconda guerra mondiale ha prodotto i Centri di Potere Multinazionali che hanno fagocitato l’economia reale trasformandola in ECONOMIA VIRTUALE e SPECULATIVA.

Tutto questo per gestire i traffici e il controllo dei mezzi di distribuzione delle merci che è diventato il vero centro nervoso  portante delle SUPER IMPRESE MULTINAZIONALI. Di fatto si è prodotto un monopolio commerciale sul Potere dei Popoli. L’Italia, Paese perdente, ha dovuto accettare il controllo e la supremazia americana il cui asse portante non è il Campidoglio di Washington, ma la Massoneria Commerciale e la Mafia. I movimenti politici, ridotti a pura essenza della democrazia popolare, sono solo i terminali del POTERE ECONOMICO delle Multinazionali.  Mentre cresceva il potere delle sette sorelle, si andava spegnendo il capitalismo di Stato nella Russia in disfacimento. La Russia che aveva collaborato con Stalin, dittatore, a costruire  un Mondo dualistico ( EST e OVEST) per conservare la sua indipendenza cade nel tritacarne della storia e vede scemare il suo potente influsso fino a perdere l’egemonia e la sua stessa integrità territoriale, sotto la spinta, anche, delle Multinazionali che con l’Organizzazione e la Massoneria Russa costruivano uno specchio capace di ingannare con la finta apparenza democratica il popolo russo e transitarlo da una DITTATURA di stampo Staliniano ad una dittatura di stampo economico e commerciale.  Mentre cade, quindi, il muro di Berlino, e cadono gli ultimi eroi romantici del comunismo, cresce un altro capitalismo di Stato, ancora più potente, perché autoritario, despotico e monolitico: LA NUOVA CINA.

A latere si sviluppano in funzione ancora statale l’India e il Brasile. Scoppia la guerra per la supremazia e il suo campanello d’allarme è l’attentato che colpisce al cuore gli U.S.A. 11 settembre 2001.

(segue)

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