domenica 21 settembre 2014

UNIVERSO PROIBITO



Esiste, oltre al dominio dei sensi, una realtà con la quale dobbiamo fare i conti? Apparentemente banale, questa domanda è la domanda degli uomini, tutti gli uomini di ogni razza. Così hanno inventato le religioni. Non vogliamo indagare ora sulla parte storica o sulla reale funzione delle religioni, ma una cosa è certa: è una risposta alla domanda, che tutti ci poniamo, se esista oltre quello che percepiamo un impercepibile, un invisibile velo che ci separa da una realtà altra che trascende il Mondo fisico che pensiamo, perché ci viviamo, ci siamo immersi, quello "vero"?
C'è un "universo proibito"? 
Vogliamo aprire il dibattito sugli altri Mondi, sugli altri Universi, qualcuno li chiama paralleli, ma siamo sicuri che ci sia un filo che lega l'esistenza umana a questi mondi occulti? 
Qui, dovrebbe venirci in aiuto l'occultismo o le Scienze che studiano il Paranormale, ma chi di noi nella sua vita non ha avuto incontri, magari onirici, con questa altra realtà che ci circonda?
Non vogliamo fare una corte dei miracoli, ne un simposio scientifico, ma semplicemente viaggiare sulla letteratura e sui documenti che possono darci un idea, un sintomo, un indizio. Lo facciamo sperando di dare, in maniera etica e solidale, un contributo nostro che non ha alcuna pretesa di certezza, ma che rappresenta un cammino che tutti noi facciamo, anche inconsciamente.
Oggi, lo diciamo con le parole di uno scrittore, Dino Buzzati, per il libro "UNIVERSO PROIBITO" di un ricercatore abruzzese Leo Talamonti, che vi invitiamo a leggere:  "Non so se esistono altre opere che contengano un così sterminato numero di fatti strani, inquietanti, meravigliosi."
E' una prima finestra che apriamo, anzi che apriremo insieme a voi. Talamonti fa una rigorosa inchiesta sulla dimensione occulta della vita: magia, chiaroveggenza,fantasmi, sdoppiamenti, medianità. 
Vale la pena di trovare questo libro e leggerlo. Se non lo rintracciate, saremo noi a cominciare a leggerlo per piccole parti e a commentarlo, ci aspettiamo i vostri commenti.
grazie,
Ugo Arioti

Breve biografia dell'autore:
Ufficiale dell’aeronautica, Leo Talamonti abbandona la carriera militare negli anni cinquanta del XX secolo, per dedicarsi alla divulgazione scientifica[1]. Si occupa particolarmente di inchieste giornalistiche di una certa problematica psicologica e – soprattutto - deifenomeni paranormali.
Scrive saggi e articoli che appaiono in riviste e periodici italiani (L’elefanteSettimana Incom illustrataScienza e VitaOrizzonti) e stranieri (Planète, Fr.; Horizonte, Sp.)[2]. In particolare, conduce, sulla Settimana Incom illustrata, diretta da Lamberto Sechi, le rubriche:“Inchiesta ad occhi aperti sui fenomeni paranormali” (1961-62), “Viaggio alle frontiere della mente” (1962), “ Viaggio nella dimensione ignorata dell’universo” (1963-64)[1]. In tali rubriche, i lettori sono invitati a collaborare, mediante segnalazioni di eventi paranormali oggetto delle inchieste pubblicate e nei quali si sono trovati coinvolti. Ad ogni lettera segue un breve commento dell’autore. Il successo della rubrica è sorprendente[2].
Nel 1966, per il Gruppo Sugar, Talamonti pubblica il suo primo libro sull’argomento: Universo proibito. Una rigorosa inchiesta sulla dimensione insolita della vita: magia, chiaroveggenza, fantasmi, sdoppiamenti, medianità. Il libro diviene un cult per gli appassionati dell’occultismo e della parapsicologia. Nel 1969 è ripubblicato dalla Mondadori, che ne stampa varie edizioni; viene tradotto e pubblicato anche in Francia (1970), Spagna (1970), Germania (1970), Gran Bretagna (1974), Finlandia (1977) e Stati Uniti d’America (1977).
Avvicinatosi alla caratterologia già nel 1956, essendogli stato commissionato dalla Rai un lavoro intitolato “Presentazione alla caratterologia”[1], nel 1968 Talamonti pubblica “Guida al carattere”, che sarà tradotto e pubblicato anche in portoghese. L’anno dopo fa una fugace apparizione cinematografica nel film Colpo di stato, di Luciano Salce, recitando la parte del Presidente del Consiglio.
Nel settembre del 1972, Talamonti fonda e dirige per alcuni mesi la rivista “Scienza e ignoto”[2]. Nel 1974 pubblica “La mente senza frontiere, tradotto anche in Francia (1978) e Spagna (1976); nel 1975 esce: “Gente di frontiera”, pubblicato anche in Spagna (1978) e, nello stesso anno, “Parapsicologia della vita quotidiana”, nel quale raccoglie la corrispondenza più significativa intrattenuta con i lettori della Settimana Incom.
Tre anni dopo (1979) raccoglie in un libro i suoi studi sul mondo animale e vegetale, pubblicando “Parapsicologia e misteri del mondo animale: il libro delle piante intelligenti e degli animali-medium”. Pubblica il suo ultimo libro nel 1990“I protagonisti invisibili”.
Muore a Roma, dove si era trasferito da alcuni anni, nel 1998.

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