Adolfo
Buzzuè, il mio amico etiope, amava sproloquiare all’inizio e durante le nostre
conversazioni assembleari di comitiva! Lo faceva, senza occuparsi mai del
contenuto dei suoi dialoghi. Era un brav’uomo, ma la sua principale
occupazione, il contrabbandiere di bionde, lo portava a riferire sempre e
comunque tutta la sua vita ad una infrastruttura del sub pensiero umano, che si
materializzava solo in forma prismica (pacchetto da 20 unità) o cilindrica
(l’unità): sigarette! Bacco e Tabacco,… !!!
-
Ma quando apro la scatola magica,... e dispongo il mio cartone sul marciapiede
io sento che la mia vita è una continua iniziazione al fumo! E’ in una
sigaretta che si consuma, comincia e finisce, passando dal presente al passato,
c'è tutto, senza che questo sia un tempo vano.... vano...invano! -
Un
vero filosofo del tubetto cilindrico di carta sottilissima riempito di tabacco
trinciato.
-
L'unico rammarico, lo sai?, - esordì un pomeriggio - è che tutto va in fumo. E
anche noi finiamo così ….. -
Lo disse, per sorprendere tutti noi, i suoi
amici e qualche passante, fintamente interessati.
Ditemi:
Chi vuol sentirsi dire che la vita è solo una fumata di sigaretta, une
cigarette fumèe? Chi?
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