Parafrasando il Manzoni che dedica una poesia a Napoleone morto a Sant'Elena, potrei dire di Joè, del fratello che tutti quelli della mia generazione, rockettari o no, hanno portato dentro come un demone o un grillo parlante, "tre volte nella polvere tre volte sull'altar". Una vita spericolata senza mettere mai il piede sul freno. Un grande musicista che ha trascritto in musica il pensiero e le angoscie di una generazione. Sciorineranno le biografie per dar peso alle parole, ma noi, fratello Joe, vogliamo ricordarti come uno di noi e continuare a vivere quel tuo Rok rauco, duro, vero. Ciao Joe.
Ugo Arioti
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