mercoledì 3 giugno 2015

Editoriale di giugno 2015

VINCITORI E VINTI


La parola d'ordine, subito dopo la tornata elettorale, è “abbiamo vinto”. Scusate, ma non avete avuto un calo del 50% dei voti? Si calcolano le bandierine! Ah, scusate non sapevo. Quindi se non vanno a votare il 50% degli elettori, voi avete una mezza legittimazione? E no! La legittimazione e la legittima ce la prendiamo per intero, anzi occorre fare la rivalutazione ISTAT. Ah! Scusate e voi che non avete preso nemmeno un Sindaco? Voi ex democristiani mascherati da “Rinnovatori” e “Rottamatori”? <Per favore, non scocciatemi, ho il volo per Kabul!> E il suo vice? < Come, ma che dite, abbiamo vinto 10 a 2! Siamo i migliori, la gente ci ama e  ci segue... finitela con le insinuazioni, altrimenti ...> Chiedo scusa e mi ritiro! La Democrazia è una cosa bellissima! Il Popolo sovrano (ma sovrano di che) può votare e d eleggere i suoi rappresentanti. Tanto poi, le regole mica le fa e le disfà il popolo sovrano, ma il “napolitano” di turno. Capita così che uno che ha perso le “primarie”, le secondarie e le terziarie, complottando con la destra occupi il partito della sinistra e faccia, caro vecchio Duce, IL PARTITO UNICO e voglia anche un SINDACATO UNICO e un PENSIERO UNICO e la DEMOCRAZIA? Che si vada a fottere. Così vince sempre la CASTA e vinto è sempre quel POPOLO SOVRANO scritto, forse per errore, nella COSTITUZIONE ITALIANA.
Meditate gente, meditate! Ma fatelo prima che sia troppo tardi....

Ugo Arioti

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