martedì 11 ottobre 2016

Cui prodest?, la riforma della costituzione?

Sentiamo da vent'anni e più parlare di riformare la carta costituzionale italiana in parti o in titoli che non sono più attuali e che non permettono un governo della Nazione più snello e agile, ergo appesantiscono lo sviluppo economico dell'Italia. Già Berlusconi, col suo ventennio nefasto,  ha portato l'Italia da Paese forte a vassallo dell'Endorsment economico capitalistico occidentale, senza una sua volontà. Ci ha messo mano pure un finto centrosinistra con partiti denucleati dalle ideologie. Ci tenta ora un fantoccio della massoneria deviata che tiene le redini del Potere per le Banche speculative che creano crisi e shock economici per accumulare ricchezza. Qualcuno si è accorto della speculazione che sta partendo sopra la sterlina inglese, sganciata dalla BREXIT e fuori, ormai, dal circuito EURO. Dell'accordo sul petrolio che vedrà rimbalzare il prezzo dell'oro nero. Nessuno vede e comprende che dietro la maschera democratica si nascondono i nuovi piccoli "dittatori" (burattini del brand speculativo che ha bisogno di guerre e di sprechi, corruzione e speculazione per crescere e diventare un cancro mondiale)?
E, in questo quadro di ipnosi totale, di degrado sociale, razismo, nazionalismo sfrenato e ignominia, arriva un pagliaccio, derivato di una massoneria italiana ancora figlia di GLADIO, del Principe Cortese e di Giorgio Napolitano ( che è l'anello ancora vivente della trattativa STATO - MAFIA), cerca di scassare quello che ancora regge, grazie ai padri della costituzione, la nostra limitata democrazia?
PERCHE'?
Perchè se non si distrugge, oltre allo STATO SOCIALE, ormai in cenere, la CARTA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI e la COSTITUZIONE, non si può speculare su un patrimonio immenso di opere d'arte e ricchezze naturali e storiche di cui l'Italia detiene il primato mondiale e non si possono arricchire i grandi gruppi multinazionali criminali, senza risvegliare il senso di libertà e di Stato che ancora vive nell'animo di molti compatrioti che devono mandare i loro figli a lavorare all'estero o che devono subire il ricatto del Potere per sopravvivere in quest'Itali dei NON DIRITTI e DELL'INIQUA BILANCIA SOCIALE.
Una nuova RESISTENZA sta partendo e inizia il 4 dicembre 2016 con un enorme NO alla distruzione finale dei valori sui quali si fonda la nostra DEMOCRAZIA e per far ritornare il potere nelle mani del POPOLO SOVRANO e non della MASSONERIA DEVIATA, DELLA FINANZA SPECULATIVA, DELLE MAFIE e DEI POLITICI ASSERVITI ai loro interessi di CASTA.
Ugo Arioti

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