giovedì 16 febbraio 2017

Una Grappa liscia - racconti dell'iperspazio - Ugo Arioti




Il viso smagrito, passero solitario, sguardo fisso nel vuoto, e ride. Che avrà poi da ridere? C’è freddo e lui se ne sta dritto come uno spaventapasseri sul ciglio della strada. Il vento spaventa gli uomini, ma lui resta lì, fermo sul ciglio della strada.


Sta aspettando qualcuno o qualcosa, forse? Il vento fischia come un ubriaco, e quel suo alito scompaginato, alla sera, porta sbuffi di gocce d’acqua in grappoli freddi come la lastra di marmo dell’obitorio e lui, dritti gli occhi sull’orizzonte sta. Sarà congelato? Non si muove un solo muscolo e il meriggio scompare nella sera con la penombra e con una strana nebbiolina, fredda di tramontana. Rigido e imbalsamato Johnny’, così l’ho sentito chiamare dagli infermieri giù al sanatorio dei pazzi liberi, sta sul ciglio della strada.
Guarda verso l’orizzonte o sogna?, non si vede quasi, tanto è lento, il vapore del suo respiro.
Sta là, col suo pastrano marroncino, macchiato di grasso sugli orli, e la criniera bionda e lunga tutta sfilacciata. È coperto da un pellicciotto di non so che razza di animale, sicuramente sintetico, che gli copre, forzatamente, le spalle.
Che cosa starà pensando nella sua “testolina pazza”?
E’ pericoloso stare a pensare sull’orlo della strada. Le macchine vengono fuori da una curva quasi cieca, e possono vederlo solo quando gli schizzano davanti. Fortuna che oggi non è giorno di corse, con questo tempo tutti vanno più calmi.
Che cosa starà pensando tanto intensamente? Mah, pazzi!!!
-         Pazzo!…-
Passa una vettura veloce e quasi lo sfiora, ma lui non si muove. E’ morto? Boh!
Devo uscire? Devo andare a prenderlo prima che qualche auto o qualche pulmann lo metta sotto o lo travolga, povero ragazzo?!
-         Johnny’ vieni qua, beviamo un goccio di grappa!-
-         La grappa?-
-         Si Johnny’, la grappa!-
E ride! Che scemo. Era un blocco di marmo ed ora è un grosso serpente umano che si comprime, ride e cammina, un incrocio fra un lombrico ed una rana!, e ride!? Che ci sarà poi tanto comico in quello che ho detto. Mah! Va bene così.
 L’importante e che si sia scollato da quello stallo mortale! E’ pazzo, si è pazzo, non c’è dubbio. E’ un povero disgraziato pazzo, dicono che i pazzi non abbiano coscienza!!! Sono come gli ubriachi e i bambini! Farmi prendere questa paura. Non si fa.
-         La grappa…la grappina, la mammina, la mattina, la grappa!- mi risponde, con gli occhi come le luci dell’albero di Natale: intermittennti!
-         Calma, calma, ora la ordiniamo! Non avere fretta!- gli dico, per tenerlo attivo!
-         Fretta…grappa…mammina…grappina!-
-         Giuseppe per favore due grappe al mirtillo!- ordino al barman!
-         Arrivo subito!- mi dice, come se venisse da un'altra città!
-         Grappa si, mirtillo no! No mirtillo a Johnny’!- piagnucola il ragazzo che stave sull’orlo del precipizio!
-         Giuseppe  una liscia!!-
-         OK!-
Guarda questo. Non gli piace l’aroma del mirtillo nella grappa. Forse non è solo pazzo,….e penso.
Penso che non so se è stato giusto distoglierlo dai suoi pensieri e violentarlo con un placebo. Forse l’ho fatto solo per non sentirmi poi in colpa. Chissà? Poi non lo conoscevo, altro che qualche volta di vista perché passo da queste parti e vedo questi poveri relitti umani che escono dal vecchio sanatorio. Oggi non ci sono più i manicomi e i poveracci così sono costretti a vagare senza meta. Le loro famiglie? Nessuno li vuole più, si aspetta solo di certificare che se ne sono regolarmente andati all’altro mondo. Qualche cura di giorno, un po’ distrattamente la ricevono, almeno i superstiti, ma il loro mondo, quello che li proteggeva dal resto dell’umanità ? Non c’è più niente per loro, sono un peso che è scomparso un bel mattino per legge.
I pazzi?
Noi invece….
Distruggiamo, truffiamo, rubiamo, ammazziamo, incendiamo, vendiamo il corpo e l’anima per un pugno d’oro e poi, la domenica, ci facciamo il segno della croce e andiamo a Messa perché è cosi che si comportano le persone savie e intelligenti.
Sapete che vi dico:
-         Giuseppe a me una grappa doppia e poi continua a servire fino a quando non cominciamo a volteggiare da un lampadario all’altro come due scimmie sbronze !!-
-         Vai grappa, no mirtillo!-
Meglio una grappa liscia che una aromatizzata! Voi che ne dite, io sono ormai privo di coscienza e dignità umana, di quelle che si mostrano sui manuali e sui dizionari della Lingua italiana o norvegese o che so io….. buona grappa a tutti! Vamos, Johnny!



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