L'Irish coffee ( romanzo dei sentimenti, Ugo Arioti)
L'Irish coffee, il caffè irlandese, è un caffè caldo, zuccherato,
corretto con whiskey
e con uno strato di panna
sulla superficie. Buono, da far venire l’acquolina in bocca! Viene servito preriscaldando
il bicchiere, mettendoci il caffè
corretto e zuccherato ed aggiungendovi per ultima la panna, leggermente
montata. Io lo preferisco con la noce
moscata o la cannella. Mi ricorda un periodo felice della mia gioventù
trascorso a Dublino. Io nera come la pece, di capelli e di occhi, in mezzo a
tante giovani irlandesi con i capelli rosso fuoco e gli occhi verdi. L’unica
cosa che ci accomunava erano i ricci voluttuosi e “monelli”! Come dire dal
profondo Sud mediterraneo allo sconfinato spazio turchese e bianco del Nord le
donne sono sempre una forza della Natura che incarna la Terra e sconfina nel cielo.
Rouge et Noire! Ricordo che quando arrivai a Dublino,
spaesata e atterrita dal nuovo mondo che mi aspettava, ma anche decisa a
conquistarne la mia parte, mi chiamò Virginia, la mia amica del cuore. Lei,
troppo legata ai riti familiari della nostra terra, era con la mente insieme a
me ma, allo stesso tempo, ancorata materialmente al suo fidanzato e alla sua
famiglia irrigidita, come un vecchio dagherrotipo, nella routine matriarcale. Avevo
appena buttato la mia vita sul letto di quella stanzetta in Rialto Street, a
due passi dal Saint James’s Hospital, dove mi ero procurata la possibilità di
un colloquio di lavoro, quando squillò il mio cellulare. Avevo preso una scheda
alla Stazione di Dublino, irlandese, per risparmiare e c’era una sola persona
che aveva ricevuto da me, oltre a mia madre, un sms col nuovo numero: Virginia.
< Pronto Franci,
come stai? Come è Dublino? Stai in centro o in periferia? Che novità mi
racconti? Dimmi, dimmi …> Mi assalì con tutta la sua voglia di unire il
corpo alla mente e volare insieme a me nel cielo d’Irlanda!
<E’ una piacevole
novità Dublino!> < Tutto qua? Non c’è altro che ti attrae, che ti tiene
legata a quest’isola del mare del Nord? Ai suoi luoghi, ai suoi abitanti, alle
sue tradizioni?> <Si!> le risposi, cercando di prender fiato per
regalarle una manciata di sogni e di sorellanza! < Cosa, racconta,
dimmi!> < San Patrizio, che storia commovente. Ah! C’è anche l’Irish
coffee! Gli unici ragazzi che ho incontrato oggi sono tutti migranti e quasi
tutti spagnoli e siciliani! È una terra senza confini col cielo, anzi direi che
è pascolo e cielo!> < Brava, mi piace. Vedi che hai tanti colori nella
tua tavolozza, ma … il cuore? Raccontami qualcosa sai che sono avida di
sensazioni e sentimenti! Dai farfallina mia, dai!> < Tesoro, non ti pare troppo presto per
queste faccende?> < Ma che presto e presto, devi uscire, vai in centro,
in qualche pub o locale e incontrerai tanti occhi che ti inseguono … Vai,
preparati ed esci. Non vorrai restare a casa dopo tutto questo viaggio? Non fare
la “lagnusa”! Ci sentiamo domattina
alle sette! Ti voglio un bene dell’anima farfallina mia. Ciao, a domani!>
Quella telefonata è rimasta scolpita nel mio cuore per
sempre.
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