lunedì 7 luglio 2014

Ogni tanto anche buone notizie: Musei aperti a tutti di domenica



ROMA - Il caldo torrido non ha fermato nessuno. La domenica gratis, la prima per musei, monumenti e siti archeologici dello Stato, è stata un successo. Oltre 12 mila presenze a Pompei, 13 mila in mezza giornata per il Colosseo, oltre 2000 all'Archeologico di Napoli, 2 mila a Castel Sant'Angelo dove c'è stata la fila tutta la mattina, 1.250 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, 1.520 per gli Scavi di Ercolano. Bene anche i musei più piccoli.
Segna un +65,91% in media il Polo museale fiorentino con un vero e proprio trionfo alla Galleria Palatina (+196,23%), alle Cappelle medicee (+189,63%), al giardino di Boboli (+147,82). Bene anche il museo del Bargello (+132,70%) mentre la Galleria degli Uffizi ha segnato +34,62%. La novità, invece, non porta molti visitatori in più alla Galleria dell'Accademia (+1,90%).
Il ministro Dario Franceschini è soddisfatto, "una bellissima giornata di festa", ha detto. Da luglio aveva annunciato 'la rivoluzione del piano tariffario dei musei'. Gratis solo sotto i 18 anni e a pagamento per tutti sopra i 25 anni, ridotti dai 18 ai 25. Ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese e "due notti dei musei a un euro nel corso dell'anno", oltre a "un'apertura serale fino alle 22 dei grandi musei ogni venerdì", compreso il Colosseo. La rivoluzione è cominciata, ha lasciato intendere oggi. E ora attende i dati definitivi dai quali si aspetta un ulteriore incremento, forse addirittura un raddoppio di presenze rispetto alla normalità. "Siamo certi che i numeri aumenteranno con il passare dei mesi, quando questo appuntamento fisso si sarà consolidato nelle abitudini delle famiglie", ha continuato Franceschini.
Istituita con un decreto ministeriale, insieme con i venerdì ad orario prolungato e le notti bianche - che dal 2014 si faranno almeno due volte all'anno - la domenica a porte aperte riguarda tutti i circa 420 musei e luoghi della cultura statale. Con i nuovi orari sono arrivati intanto i nuovi prezzi per i biglietti. Il decreto ministeriale ha permesso aperture prolungate al venerdì nei maggiori musei e siti italiani (al debutto la sera del 4 luglio erano 26 ma diventeranno almeno 70 già dalle prossime settimane) e una domenica gratuita al mese.
Una scelta "più equa e in linea con l'Europa", ha continuato Franceschini, che il 17 luglio porterà a Pompei i commissari europei Androulla Vassiliou e Johannes Hahn anche per verificare l'andamento dei cantieri messi in campo con i 105 milioni della Ue ("stiamo lavorando per rispettare i tempi") mentre il 24 settembre alla Reggia di Venaria ospiterà la riunione dei ministri europei della cultura.
A completare la rivoluzione, ha ricordato il responsabile del Mibact, ci sono poi le novità previste dal dl cultura e turismo, in questi giorni all'esame della Camera, come i proventi della bigliettazione, che per la prima volta rimarranno nelle casse dei musei e la possibilità di introdurre per le grandi realtà la figura del manager. L'obiettivo "è valorizzare il grande patrimonio artistico italiano", ripete il ministro. Che punta a coinvolgere i turisti, facendo in modo che all'estero si parli sempre di più delle meraviglie italiane, ma guarda anche al pubblico 'locale': "Con i turisti - dice - ci aspettiamo tanti italiani attratti dalla novità e convinti a scoprire magari il museo sotto casa". Come sia andata da questo punto di vista lo si vedrà nei prossimi giorni, ma Franceschini assicura che il successo dell'iniziativa ha toccato oggi anche i musei più piccoli "con percentuali di crescita a due cifre".
Intanto, grazie all'accordo firmato con i sindacati, sono al momento risolti i problemi del Colosseo. Il ministro, che tempo fa aveva bacchettato proprio i custodi dell'Anfiteatro Flavio perché non permettevano l'apertura, e che dopo le ultime assemblee di Pompei aveva anticipato di lavorare a una norma per includere i musei nei servizi pubblici essenziali e prevedere quindi la precettazione adesso ringrazia tutti. "Stiamo lavorando con poche risorse", sottolinea, rinviando ancora una volta al dl cultura nel quale, insieme con l'Art Bonus, sono previsti per il settore meccanismi di mobilità e assunzioni. 

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