Ennesima tragedia nel mare della Civiltà perduta
Naufragio a sud della Sicilia, morti tra 700 e 900 migranti. Le 24
salme a Malta, superstiti attesi a Catania
Secondo un sopravvissuto ricoverato in ospedale sul
peschereccio affondato c'erano 950 persone, di cui 50 bambini. Stamattina la
nave Gregoretti ha sbarcato i cadaveri recuperati in mare a La Valletta. I 28
migranti tratti in salvo diretti verso Catania. Colpo al traffico di esseri
umani, 24 arresti: la base era al Cara di Mineo.
Proseguono senza sosta le
ricerche nel Mediterraneo delle vittime e di eventuali sopravvissuti dell'ultimo
terribile naufragio che avrebbe provocato tra 700 e 900 morti nella notte
tra sabato e domenica nelle acque libiche. Ventotto le persone salvate. Intorno
alle 8 l'arrivo di Nave "Gregoretti" della guardia costiera a Malta
per sbarcare le 24 salme, mentre arriveranno a Catania nelle prossime ore i
superstiti del barcone affondato al largo della Libia. "Oggi capiremo di
più su quanti erano, se effettivamente c'erano tanti bambini a bordo", ha
detto la portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami ai microfoni di Sky Tg24. Nell'area
del naufragio stanno operando 17 mezzi di soccorsonel tentativo di trovare
ancora qualche superstite, ma le speranze dei soccorritori sono ormai minime. Nelle
prime ricostruzioni si era parlato di 700 morti, ma un superstite del
Bangladesh, ricoverato ieri in ospedale a Catania, ascoltato dai magistrati, ha
parlato di 950 persone a bordo del barcone affondato. "Sembra una cifra
molto alta", si è limitata a commentare Sami, "considerando che si
tratta di una barca di una ventina metri, già 700 persone sembra una cifra
molto alta. In ogni caso, anche se fossero 700, dall' inizio dell'anno oltre 1650
sono morte nel Mediterraneo". E con l'arrivo del periodo estivo sono
numeri che non caleranno, perché "le guerre nel Mediterraneo
continuano"Subito dopo lo sbarco delle salme e un controllo medico delle
condizioni dei sopravvissuti, la nave Gregoretti dovrebbe ripartire facendo
rotta verso Catania. Il nuovo molo di Isla, davanti al porto grande della
fortezza de La Valletta, è affollato da centinaia di persone tra forze
dell'ordine, militari, medici, giornalisti e troupe televisive. "Ci
hanno raccontato che a bordo del barcone c'erano tra 700 e 900 persone, la
maggior parte stipati nella stiva dove sono rimasti intrappolati dopo il
capovolgimento del barcone", ha detto il comandante della nave Gregoretti,
Gianluigi Bove. Le testimonianze dei 28 superstiti confermerebbero che la
tragedia avrebbe proporzioni più ampie rispetto al numero di vittime che era
stato inizialmente ipotizzato. I sopravvissuti, tutti maschi, sarebbero
complessivamente in buone condizioni di salute, anche se appaiono visibilmente
provati da quanto accaduto. Sono in gran parte provenienti da paesi dell'Africa
sahariana - eritrei, somali, sudanesi - ma anche dal Bangladesh. Il naufragio,
secondo la ricostruzione del comandante Bove, sarebbe avvenuto sabato sera,
subito dopo l'arrivo del mercantile portoghese King Jacob, che era stato
dirottato in zona dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma.
"La nostra nave - ha raccontato l'ufficiale - è arrivata nella zona del
disastro intorno alle 2 di notte. Del barcone non c'era più alcuna traccia,
tranne alcuni detriti e chiazze di nafta. Siamo riusciti a recuperare due
naufraghi, mentre altri 26 erano già a bordo della nave portoghese". Non
appena saranno ultimate le operazioni di sbarco delle 26 salme la nave
Gregoretti ripartirà alla volta del porto di Catania; l'arrivo è previsto in
serata.Oltre al personale dell'ospedale maltese Mater Dei in banchina si
trovano anche gli operatori di Medici senza frontiere che proprio in questi
giorni hanno stretto un accordo con l'ong maltese Moas (Migrant Offshore Aid
Station) per prestare soccorso ai migranti nel Canale di Sicilia con una
nave medica.
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