Canile comunale: protesta a oltranza
contro l'assessore
Non si placano le
polemiche intorno alla gestione del canile municipale di via Tiro a Segno, a
Palermo. Da stamattina un presidio a oltranza, dalle 9 alle 20, è stato
organizzato dinanzi i cancelli della struttura da cittadini e associazioni
animaliste
Non si placano le polemiche intorno alla gestione del canile
municipale di via Tiro a Segno, a Palermo. Da stamattina un presidio a
oltranza, dalle 9 alle 20, è stato organizzato dinanzi i cancelli della
struttura da cittadini e associazioni animaliste dopo il dietrofront dell'assessore comunale ai Diritti
degli animali Francesco Maria Raimondo che ha
affidato nuovamente all'associazione Agada di Trabia il trasferimento degli
animali. "Non ci muoveremo di qui neanche di notte e non ce ne andremo
fino a quando non troveremo una soluzione - ha detto all'Adnkronos Fiammetta
Carmona, della Lida sezione Palermo - Pretendiamo di essere coinvolti in tutte
le decisione che riguardano il canile. Conosciamo le problematiche relative
alla gestione e al sovraffollamento ma la soluzione non può essere il
trasferimento dei cani a tutti i costi, senza sapere che fine faranno". Sul
banco degli imputati è ancora l'associazione Agada contro cui da tempo gli
animalisti puntano il dito, evidenziando anomalie nell'affidamento degli
animali. A inizio agosto,
l'assessore aveva firmato una
direttiva che imponeva lo stop ai trasferimenti, salvo poi revocarla la
settimana scorsa. "Vogliamo chiarezza sulle autorizzazioni. Fino a
ieri l'assessore ha detto che non c'erano e oggi si è rimangiato tutto: c'è
qualcosa che puzza - prosegue Carmona - Se i trasferimenti avvengono in maniera
pulita e trasparente, siamodisposti a
discutere e supportare le autorità competenti. Alcuni trasferimenti sono stati
fatti l'anno scorso e non ci siamo opposti, ma ovviamente quando sappiamo che
c'è una situazione poco chiara non possiamo rimanere con le mani in mano".
Un piccolo presidio della Lida si trova anche dinanzi la clinica veterinaria di
viale Strasburgo dove sono ricoverati alcuni dei cani del canile di Palermo e
"da cui - conclude - temiamo possono essere portati via".
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