Uno studio dello Svimez dà
la pagella al Sud in base a nove indicatori. Voti simili a Est Europa,
Grecia e Penisola iberica: bocciate infrastrutture, istruzione,
preparazione tecnologica, mercato del lavoro, istituzioni. Svetta solo
per benessere fisico
di RAFFAELE RICCIARDILa corposa pubblicazione "Divari di competitività tra regioni durante la sovereign debt crisis: il Mezzogiorno tra resistenza e resa" di Massimo Aria, Giuseppe Lucio Gaeta e Ugo Marani analizza nove "dimensioni di competitività" che compongono il Regional Competitiveness Index della Commissione europea. Si guarda a 255 aree territoriali appartenenti a 27 Paesi europei e al loro andamento nel periodo 2010-2013. In Europa, le zone analizzate del Mezzogiorno sono allineate per risultati alle regioni della Bulgaria, dei Paesi dell'Est Europa come Ungheria, Polonia Romania, Slovenia, Slovacchia (ad eccezione delle aree delle rispettive capitali), della Grecia (ad eccezione di Atene) e a un nutrito gruppo di regioni di paesi quali Repubblica Ceca, Portogallo, Spagna.
AREE | ||||
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Qualità Istituzioni | Infrastrutture | |||
2010 | 2013 | 2010 | 2013 | |
Mezzogiorno | 40,3 | 36,66 | 45,8 | 41,64 |
Centro | 40,3 | 40,82 | 49,23 | 47,47 |
Nord | 40,3 | 43,37 | 48,63 | 50 |
Europa | 51,2 | 51,48 | 48,14 | 48,03 |
Benessere fisico | Istruzione superiore | |||
2010 | 2013 | 2010 | 2013 | |
Mezzogiorno | 55,88 | 54,33 | 40,96 | 40,32 |
Centro | 56,28 | 55,47 | 46,5 | 44,85 |
Nord | 53,18 | 55,07 | 41,49 | 41,88 |
Europa | 49,56 | 49,47 | 48,96 | 49,62 |
Eff. Mercato lavoro | Dimensione mercato interno | |||
2010 | 2013 | 2010 | 2013 | |
Mezzogiorno | 36,46 | 37,74 | 44,24 | 43,37 |
Centro | 47,95 | 48,41 | 50,5 | 49,37 |
Nord | 53,2 | 52,91 | 50,56 | 51,73 |
Europa | 50,34 | 50,44 | 46,03 | 47,99 |
Preparazione tecnologica | Business sophistication | |||
2010 | 2013 | 2010 | 2013 | |
Mezzogiorno | 42,35 | 37,33 | 39,99 | 48,52 |
Centro | 44,4 | 40,13 | 48,7 | 52,89 |
Nord | 44,6 | 40,24 | 49,82 | 51,75 |
Europa | 50,31 | 50,57 | 47,31 | 47,31 |
Innovazione | ||||
2010 | 2013 | |||
Mezzogiorno | 43,19 | 40,68 | ||
Centro | 48,05 | 46,1 | ||
Nord | 49,16 | 47,2 | ||
Europa | 48,61 | 48,91 |
Guardando la pagella riportata in tabella, che fa riferimento a una scala da 1 a 100, "il Sud rispetto alla media Ue registra un forte gap nella maggior parte degli indicatori". Le situazioni più critiche si rintracciano alla voce delle infrastrutture, per le quali il Sud si è fermato nel 2013 a 41,6 (in calo di 4 punti percentuali rispetto al 2010) a fronte del 48 della media Ue e del 50 del Nord Italia. Male anche la voce dell'innovazione, che segue un simile andamento, e quella dell'istruzione superiore. Ma peggio ancora accade nella preparazione tecnologica (37,3 nel 2013, in calo di 5 punti rispetto ai 42,3 del 2010, ben lontani dai 50,5 della media Ue), nell'efficienza del mercato del lavoro (37,7 al Sud contro una media Ue di 50,4 e di 52,9 al Nord Italia nel 2013) e nella qualità delle istituzioni: qui il Sud si ferma nel 2013 a 36,6, in calo rispetto al 2010 (40,3) e distante dalla media Ue di 51,4.
Gli unici spunti positivi riguardano la business sophistication, intesa come specializzazione settori quali intermediazione finanziaria e attività relative ai beni immobili, affitti, intermediazioni e consulenze, caratterizzati secondo gli studiosi da elevata produttività e capacità di risposta a pressioni competitive. Ma, come accennato, "l'unico potenziale fattore di competitività in cui il Mezzogiorno svetta rispetto alla media Ue è il benessere fisico della popolazione; nel 2013 è leggermente calato, passando dai 55,8 del 2010 ai 54,3 del 2013, ben cinque punti in più della media Ue ferma a 49,4".
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