mercoledì 4 maggio 2016

la mostra "Coltivare l'Arte" alla Vittorietti dal 29 aprile

Alla vernice della mostra "Coltivare l'Arte", presentata da Ugo Arioti e Daniela La Brocca (Scuola di Ecologia Culturale Euro Mediterranea), abbiamo avuto evidente la necessità e il desiderio di parlare e vedere l'Arte che c'è intorno a noi. L'Arte non è decorazione, ma sentimento, vita, forza, pensiero, ragione. Attraverso l'Arte si esprimono le esigenze primarie e inconsce dell'essere umano. Gli artisti, presentati e dialoganti, con il direttore della biblioteca, Ugo Arioti, sono stati due: Francesco Silvestri ed Emilio Angelini. Un pittore, poeta, pensatore e innovatore e uno scultore, grafico, d'avanguardia. Silvestri pugliese, nato tra le gravine di Massafra (TA) e l'altro, Angelini, palermitano sui generis, secco esplicito mordente come i suoi fossili meccanici. Due Sud a confronto, lambito, il Genius loci, comprende la magna Grecia e la cultura classica, tagliata fino a trovare il bosone di Dio da Silvestri, e quella della multiculturale Palermo arabo - normanna che sembra volare dalle bocche e dalle ricchissime ceramiche e bronzi di Angelini. Certamente una visione artistica a 360 gradi che sviluppa i temi della contemporaneità e si ritrova nella domanda sempiterna: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Nella piccola sala della Vittorietti,  ambito culturale dedicato alla tradizioni popolari e a Pitrè e Salomone Marino (di cui in questo 2016 cade il centenario dalla morte), nella stessa serata di inaugurazione della mostra, Ugo Arioti ha presentato il libro ricerca di Francesco Laterza: Verbo di Dio. Una attenta platea ha ascoltato per tutta la durata delle presentazioni, che hanno visto gli interventi eruditi e scientifici del Prof. Aurelio Rigoli e della Professoressa Annamaria Amitrano, ha visto dipanarsi il fil rouge che unisce i protagonisti di quest'evento, mostrando che le tradizioni popolari non sono "vecchie cartoline da collezionare", ma la materia, la forza e il pensiero che ci consente di creare contestualizzando il nostro lavoro, innovandolo senza tradire noi stessi. In questa operazione abbiamo avuto la fortuna di una presentazione critica importante delle tele e delle sculture fatta da Giuseppe Carli, attento lettore e narratore dell'Arte del Sud. Carli ci ha condotto, attraverso i quadri di Silvestri verso la sua radice più profonda: la musicalità. Ha scorto la scomposizione del pittore pugliese anche nelle forme coloratissime delle "monelle" di Emilio Angelini; ha tracciato un percorso artistico che ci ha narrato di un Sud creativo e dinamico che cresce, anche perché, aggiunge Ugo Arioti, il direttore della Vittorietti, ha profonde radici e si nutre di una immensa tradizione culturale tramandata oralmente, "ecco perché, aprire questi luoghi alla cultura narrata e vivente, piuttosto che lasciarli come sarcofagi di una cultura definita, serve a dare forza e linfa all'Arte, madre di vita" ha detto l'Arioti, presentando il libro di Francesco Laterza "Verbo di Dio" nell'ambito di questa mostra. Un altro filo rosso di storie raccolte e raccontate abilmente da Laterza che ci propone questo percorso attraverso i canti religiosi e le preghiere.
Sento, a questo punto, di dover fare un ringraziamento a tutti quelli che sono intervenuti e all'Editore Qanat di Palermo che ha creato insieme a noi le Cartoline della Scuola di Ecologia Culturale Euro Mediterranea per i due artisti presentati, è una forma di omaggio e di memoria che ci lega, anche questa, alle tradizioni popolari.
Daniela La Brocca

1 commento:

  1. Bene, io c'ero e credo che sia il percorso giusto. Bravi Ugo e Daniela. Continuate

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