sabato 6 agosto 2016

Racconti brevi:Manuale di sopravvivenza per il Cittadino Agostano Senza Ferie di Marco Pomar


Questo Blog, partecipa ad una azione di prevenzione rischi estivi... motivo per il quale vogliamo avvisarvi con questo: Manuale di sopravvivenza per il Cittadino Agostano Senza Ferie di Marco Pomar che se ne assume tutte le responsbilità e irresponsabilità!


Il Cittadino Agostano Senza Ferie (di seguito CASF) per guadare il mese di agosto e giungere illeso alla fine delle ferie altrui, deve necessariamente osservare delle precauzioni per salvaguardare la propria integrità mentale (qualora non sia già precedentemente compromessa) .
Ecco un breve vademecum per il CASF, da fotocopiare e portare sempre con se:
• È importante che il Casf sappia di non essere solo. Non importa che poi si veda con altri, ma il senso di solitudine ad un certo momento proverà ad impossessarsi di lui. È in quel momento, di solito nei pressi del fatidico ferragosto, che il Casf dovrà essere bravo a sparigliare, ad auto distrarsi. Per esempio andando a trovare gli anziani nel reparto surgelati del Conad, o scaricando la nuovissima app Pokeferieanziniente go. È anche un modo per passare il tempo: la app vi segnalerà altri Casf vicini a voi. Ma davvero però, altro che donne single in zona!
• Nell’era dei social, facebook sostituisce la famigerata agendina di un film di Verdone di molti anni fa. Il Casf più attento non si farà sfuggire un proprio simile, lo riconoscerà nascosto nella sua home tra migliaia di foto del mare di Stromboli o della foresta nera. Di solito posta pensieri, link e riflessioni che nulla hanno a che fare con la stagione estiva. Qualcuno più intraprendente ripesca fotografie invernali con loden e cappuccio in piena nebbia. Individuato il povero Casf, si potrà chattare con lui, sentendosi meno soli e magnificando le virtù dell’aria condizionata, il segreto della vera carbonara, e il valore intrinseco dei surgelati.
• Per mettere insieme un giorno dietro l’altro, è bene rallentare i normali tempi quotidiani, dilatandoli come una fionda. Guidate nella città deserta a venti all’ora, con braccio fuori dal finestrino e al centro della carreggiata. Anche quello è un segnale di riconoscimento tra Casf, che come animali simili nella savana tendono a ritrovarsi, accoppiandosi castamente.
• Nel proprio bunker agostano, rigorosamente dotato di aria condizionata, frittatona di cipolle e rutto libero, il Casf deve avere una scorta di film per trascorrere la giornata. Da evitare qualunque pellicola che preveda uno sforzo intellettivo superiore ai neuroni di Gasparri. Vanno benissimo cinepanettoni, retrospettiva dei Vanzina, e la serie di Professoresse al mare con tutta la classe, con una Fenech d’annata.
• Il vero Casf non va da solo nei locali, sentendosi troppo sfigato per potersi mostrare al pubblico. Quindi generalmente resta a casa, con pizza surgelata e canottiera traforata. Non fa molte docce, non disdegna il proprio olezzo e non prevede grandi momenti di socialità. In queste occasioni, quindi, il Casf è molto sensibile e facilmente influenzabile. Se uno bussa a casa sua, sia esso testimone di Geova o un finto operatore dell’enel, lui dirà di si a tutto. Ci sono Casf che hanno acquistato enciclopedie sulla vita dei ramarri, sono diventati predicatori, o volontari alle poste. Si narra di un Casf di Villabate che, vittima di una truffa da parte di falsi operatori del gas, si è messo in società con loro, diventando un truffatore professionista.
Questo perché non aveva letto il vademecum per evitare rischi. Agosto, si sa, è un mese pericoloso.

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