lunedì 1 maggio 2017

Editoriale del primo maggio

Lo scoppio di una bomba durante una manifestazione operaia indetta il 4 maggio 1886, a Chigago (Haymarket Square), per chiedere che la giornata lavorativa venisse ridotta a otto ore, causò la morte di sette poliziotti e almeno quattro civili. Dell'azione dinamitarda furono incolpati gli anarchici. Tre dei quali furono condannati a morte. Edgar Lee Masters ne discute in una poesia di Spoon River, che va alla radice storica del primo maggio. Questa poesia, nella traduzione di Fernanda Pivano (qui utilizzo quella di Luigi Ballerini), è incisa sulla lapide di Giuseppe Pinelli, anarchico.
l'anarchico che volava....
Buon primo maggio a tutti.

La tipografia del "Clarion", a Spoon River, è stata
devastata: io esposto al pubblico ludibrio
per aver pubblicato quanto segue il giorno che a Chicago hanno impiccato gli anarchici:

"Ho visto una donna bellissima con gli occhi bendati
sui gradini di un tempio di marmo,
una folla enorme le passava davanti
e ognuno, sollevando il volto, le rivolgeva uno sguardo
implorante. Nella sinistra stringeva una spada.
E con quella menava fendenti, che colpivano ora un bimbo,
ora un operaio, ora una donna in fuga,
ora un matto. Nella destra
reggeva una bilancia; chi riusciva
a evitare i colpi della spada
gettava monete d'oro sulla bilancia.
Un tale con una toga nera ha letto da un foglio
scritto a mano: "Non gliene importa nulla di nessuno".
Poi un giovanotto con un berretto rosso in testa
è balzato al suo fianco e le ha strappato la benda.
Allora si è visto che il viscidume delle palpebre
le aveva corroso le ciglia; e le pupille
gliele aveva ustionate un muco lattiginoso;
su quel volto era scritta
la follia di un'anima che muore –
e fu chiaro a tutti perché avesse gli occhi bendati".


"Carl Hamblin", "Antologia di Spoon River", Edgar Lee Master

E, ancora, perché non sia solo una commemorazione, ma anche un monito, voglio concludere con le parole di Fabrizio De Andrè: canzone del maggio

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

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