sabato 15 giugno 2013

L'apostolo sul quale Gesù edificò la sua Chiesa non aveva un conto in banca

L'apostolo sul quale Gesù edificò la sua Chiesa non aveva un conto in banca

"L'apostolo sul quale Gesù edificò la sua Chiesa non aveva un conto in banca". A dirlo è papa Francesco, il prete predicatore del Mondo, l’amico che vorremmo avre sempre accanto per chiedere un consiglio o per pregare insieme. Ma cosa vuol dire e a chi la manda a dire il papa questa frase carica di spiritualità e di coraggio. Il Vaticano è rimasto il vecchio e chiuso Stato Pontificio, questo è. Lo IOR è la Banca attraverso la quale passano gli imbrogli del Mondo e si celano le più feroci mafie speculative capitalistiche. Il tempio al dio denaro innalzato nella Casa di Dio. Un sacrilegio che Gesù Cristo scaccerebbe, come ha fatto con i mercanti, dal Tempio. Ma papa Francesco non è Gesù, è un uomo e noi temiamo per lui. L’apparato burocratico amministrativo del Vaticano, che in minima parte serve a far funzionare una macchina che accoglie ogni giorno centinaia di migliaia di pellegrini, è cresciuto al punto da diventare una potenza mondiale più nel Male che nel Bene. Grazie anche a Mussolini e al Concordato che costringe l’Italia a pagare al Vaticano il pedaggio. Dovrebbe, semmai, essere al contrario. Allora? Allora siamo con papa Francesco e speriamo che Dio lo preservi dagli sciacalli che si annidano dentro le mura di San Pietro, che, non scordiamocelo mai, non aveva un conto in Banca, anzi, era povero.
Ugo Arioti

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