venerdì 21 giugno 2013

Non gridate :Allah u Akbar, in Israele c’è la PENA DI MORTE IMMEDIATA …


Non gridate :Allah u Akbar, in Israele c’è la PENA DI MORTE IMMEDIATA …

Quando parliamo di razzismo e di integralismo e di intolleranza religiosa parliamo sicuramente dello Stato di Israele attuale.  Solo in un luogo così esemplarmente razziale e fascista possono accadere episodi del genere. Non ci si può meravigliare di chi predica la VENDETTA come RELIGIONE: un agente di sicurezza ha sparato contro un israeliano. L'uomo avrebbe infatti urlato "Allah è grande", scatenando i sospetti che si trattasse di un palestinese. Il capo della polizia Micky Rosenfeld ha spiegato la dinamica: "Il fatto che abbia urlato Allah u Akbar ha spinto l'agente a sparare diversi colpi". Ora cercheranno di spiegare che si trattava di un pazzo, un eccentrico un disturbatore un diverso, insomma. Si, l’uomo forse, il sospetto viene anche a me, non era un ortodosso … Ma perché? Ha importanza? Era una persona e ha manifestato un idea, non aveva armi, altro che la sua voce. Ma la voce dei popoli e la voce del Mondo che condanna gli attuali governanti di uno Stato che non è loro a “sparare a se stessi” e poi ci sarà un'altra DIASPORA’. Chi predica uccidendo muore sotto i suoi stessi strumenti di vendetta. Ma attenzione, non parlo di tanti giovani ebrei che non la pensano come il loro Governo e che desiderano la PACE dei Popoli e non i Gendarmi armati che sparano sul muro del pianto. Le responsabilità sono di chi governa e di chi gli permette di governare. Noi non siamo e non saremo mai INTEGRALISTI e RAZZISTI, siamo per l’INTEGRAZIONE e la Collaborazione paritetica di tutti al Governo dei Territori che sono del Mondo e dei Popoli e non dei Governi e delle Religioni, delle Mafie e delle Banche.

Redazione Secem

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