Viviamo in un Mondo sempre più
corrotto e smembrato da un entità astratta che nasconde il germe dell’impotenza
umana contro il Dio denaro che è Mercato e Re della nostra vita. In un tale
sistema, per sopravvivere, devi essere sempre perfettamente coperto e
allineato. Questo vale per un ingranaggio della macchina, ma per un artista, la
cui mente è sempre anarchica, non è possibile restare complemento oggetto del
verbo del potere organizzato. Ecco perché, senza voler fare ad ogni costo il
critico d’arte, voglio presentarvi un reporter olandese che, proprio per la sua
natura “ribelle” di artista riesce, mischiando in modo unico giornalismo e foto
realizzate in studio e ritratti posati, a sviluppare la sua arte fotografica.
Stiamo parlando di Erwin Olaf, nato nel 1959 ad Hilversum in Olanda, che vive e
lavora ad Amsterdam dagli anni ’80 in uno studio fotografico ricavato da una
vecchia chiesa sconsacrata. Sarà per questo che le sue bizzarre foto hanno un
non so ché di mistico e allo stesso tempo profano. In lui si scontrano le
coscienze nei più torbidi meandri dell’Io profondo, dicono, ma se parlano così
è solo per mascherare che il reporter fotografo immortala con le sue
costruzioni iconografiche, che piacciano o no, la realtà contemporanea.
Ugo Arioti
Nessun commento:
Posta un commento