Messico, uccisa Felina: usava i social contro i narcos. Che twittano la sua morte
Il suo vero nome era Maria del Rosario Fuentes Rubio. E' stata sequestrata e uccisa il 15 ottobre a Tamaulipas. I criminali hanno pubblicato la foto del cadavere sul suo account
ROMA - Il suo ultimo tweet non lo ha scritto lei. Ma i suoi
assassini. "Chiudete i vostri account su Twitter, non mettete in pericolo
le vostre famiglie come ho fatto io. Chiedo scusa. Il mio vero nome è Maria del
Rosario Fuentes Rubio, sono una dottoressa e oggi la mia vita è arrivata alla
fine" si legge nell'account di Felina, questo il suo nome sul social
network. Dopo la foto del suo cadavere. E' questa - come riporta The Daily Best - la fine dell'attivista messicana sequestrata il 15 ottobre
e poi torturata e uccisa dai narcos a Tamaulipas, nel nord del Paese, città
dove si scontrano il cartello degli Zetas e quello del Golfo.
Felina era stata una degli amministratori di Valor por Tamaulipas (che significa Coraggio per Tamaulipas), il più popolare hub notizie cittadino nello Stato, con più di 100.000 seguaci su Twitter e oltre mezzo milione su Facebook. L’amministratore della pagina, che per motivi di sicurezza lavora sotto anonimato, ha scritto all’agenzia di stampa Ap per ricordare che "la dottoressa è stata una nostra collaboratrice preziosa fino al 2013, poi ha dovuto smettere perché era troppo rischioso per lei".
Maria usava Twitter per denunciare le attività delle organizzazioni criminali legate alla droga: elencava le azioni criminali, giorno per giorno, luogo per luogo, invitava le vittime a denunciare, a uscire dal silenzio. Lo ha fatto fin quando i narcos sono riusciti a svelare la sua vera identità. La cercavano da tempo: un anno e mezzo fa, un cartello aveva distribuito centinaia divolantini in tutta Tamaulipas con cui annunciava una ricompensa di 600.000pesos (circa 48.000$) per tutti coloro che avrebbero divulgato i nomi degliamministratori del sito.
Il fondatore di Valor por Tamaulipas ha pubblicato una dichiarazione sul sitoche esprime dolore per la perdita di "un angelo che ha dato tutto, la sua vita, il suo futuro, la sua sicurezza e la pace, ha dato tutto per la buona gente del nostro Stato. Oggi Miut3 - il nome dell'account di Maria - ha cessato didenunciare. Ma quello che i criminali non sanno è che Miut3 è parte della nostra anima e lei non potrà mai ci permetterci di arrenderci alla criminalità organizzata".
Felina era stata una degli amministratori di Valor por Tamaulipas (che significa Coraggio per Tamaulipas), il più popolare hub notizie cittadino nello Stato, con più di 100.000 seguaci su Twitter e oltre mezzo milione su Facebook. L’amministratore della pagina, che per motivi di sicurezza lavora sotto anonimato, ha scritto all’agenzia di stampa Ap per ricordare che "la dottoressa è stata una nostra collaboratrice preziosa fino al 2013, poi ha dovuto smettere perché era troppo rischioso per lei".
Maria usava Twitter per denunciare le attività delle organizzazioni criminali legate alla droga: elencava le azioni criminali, giorno per giorno, luogo per luogo, invitava le vittime a denunciare, a uscire dal silenzio. Lo ha fatto fin quando i narcos sono riusciti a svelare la sua vera identità. La cercavano da tempo: un anno e mezzo fa, un cartello aveva distribuito centinaia divolantini in tutta Tamaulipas con cui annunciava una ricompensa di 600.000pesos (circa 48.000$) per tutti coloro che avrebbero divulgato i nomi degliamministratori del sito.
Il fondatore di Valor por Tamaulipas ha pubblicato una dichiarazione sul sitoche esprime dolore per la perdita di "un angelo che ha dato tutto, la sua vita, il suo futuro, la sua sicurezza e la pace, ha dato tutto per la buona gente del nostro Stato. Oggi Miut3 - il nome dell'account di Maria - ha cessato didenunciare. Ma quello che i criminali non sanno è che Miut3 è parte della nostra anima e lei non potrà mai ci permetterci di arrenderci alla criminalità organizzata".
Nessun commento:
Posta un commento