Editoriale
di luglio 2016
Stiamo
scivolando da trentanni verso il buco nero che inghiotte la democrazia e le
garanzie sociali conquistate con il sangue, non è retorica, dai nostri nonni. Ogni
giorno cade un mattoncino sotto i colpi di falsi democratici e pseudo
governanti da operetta che sono al soldo delle Banche e che non hanno altro da
pensare che tenersi attaccati alle poltrone di potere. Lo abbiamo detto e
ridetto tante volte, inascoltati, in Italia c’è stato un Golpe bianco: un mai
eletto ha preso le redini del Governo, con la complicità di un parlamento
delegittimato e di un Presidente della Repubblica abusivo e fuori da ogni
regola costituzionale. Cosa e dove, i nostri figli, potranno sperare, se non
siamo più capaci di contrastare l’oscurità che ci sta divorando? L’economia
reale non esiste più. I burattinai della finanza ormai sono solo speculatori
che giocano al massacro e i fantocci partitocratici li spalleggiano e ne
vengono, per questa azione di supporto, foraggiati e aiutati nelle loro “carriere
politiche”. La classe governativa autoreferenziale è lontana anni luce dal
Paese reale. Dalle Grandi Opere ( penso alla TAV) alle piccole cose come l’etichettazione
e la protezione dei prodotti tipici hanno svenduto l’Italia e la sua economia ai
burosauri di Bruxelles. Hanno distrutto la scuola pubblica riducendola ad una
cenerentola che non forma, ma che deforma. Svaligiato la Sanità, depredato il Welfare
e incentivato le Banche a rubare case e averi ai suoi stessi correntisti,
ingannandoli (Truffa di Stato e Trattativa Stato Mafia). Hanno usato le Mafie e
la Corruzione e il clientelismo per devastare un apparato pubblico
amministrativo che oggi vive del paradosso e del paradigma del dentro tutti,
senza qualificare e formare una nuova classe di funzionari. Bisogna reagire e
riconquistare il ruolo centrale che ogni POPOLO SOVRANO ha in una Democrazia
compiuta e non subordinata al Potere della Finanza Speculativa.
Ugo
Arioti
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