giovedì 21 luglio 2016

la briscola in cinque di Marco Pomar

Un mese fa, di Lunedì, eravamo a casa di Giorgio.
I soliti amici di sempre, come ogni lunedì da ventun’anni.
Io, Rosario, Giuseppe, Lillo e Giorgio.
Ogni tanto cambia la casa, non il nostro rito della briscola in cinque.
Certo, in ventuno anni è accaduto di saltare qualche lunedì. Quando è morta la madre di Lillo, benché lui insistesse per giocare lo stesso, quando ha rivinto le elezioni Berlusconi, e forse una febbre a quaranta di Rosario.
Giorgio è sposato con Cristina.
Deliziosa, ci sopporta con misteriosa dedizione, ci prepara dolci e ci serve liquori.
E non chiama la polizia quando litighiamo urlando fino alle due di notte.
- Che cazzo chiami il tre di denari con novanta punti se non avevi niente? Come ci dovevamo arrivare? Sei più scemo di Alfano!
- Ma tu che ne capisci di briscola in cinque?

Ogni tanto qualcuno di noi resta litigato con un altro e non gli parla per settimane. Ci si vede lo stesso, fino a quando non ci rimanda di nuovo affanculo e ci si abbraccia.
È un concetto di amicizia che forse non tutti possono afferrare.
Non abbiamo bisogno di tanto, se non di noi.
E il mazzo di carte è lo stesso di ventuno anni fa, nell’illusione che tutto debba restare come allora.
Ma Lunedì è accaduto qualcosa di spiacevole.
Di tanto spiacevole.
Non avevamo ancora iniziato la partita, e Cristina era andata ad addormentare il piccolo.
Lasciando il computer acceso e il suo facebook aperto.
Ahi.
E Lillo non ha resistito. Uno dei suoi scherzi del cazzo.
Ha cercato il profilo di Mauro, un nostro amico architetto, e gli ha scritto un messaggio privato come se fosse Cristina.
- Tesoro, quando ci vediamo? Ho desiderio di te!
Il bello era che Giorgio se la rideva alla grande, convinto, chissà perché, dell’intelligenza dello scherzo.
Solo che, dopo qualche minuto, Mauro rispose, e non era la risposta sorpresa che ci saremmo aspettati.
- Amore, non dirlo a me. Attendere il giovedì stavolta sarà più pesante del solito.
Lillo provò goffamente a chiudere il portatile, ma il danno era già stato fatto.
Giorgio per qualche secondo pensò a un contro scherzo, poi si rese conto che non c’era nulla da ridere.
Le urla che sentirono i vicini, quel lunedì, non riguardavano il tre di denari.
Adesso i lunedì ci vediamo a casa di Rosario, che è single e non si corrono rischi.
Giorgio e Cristina sono in fase di separazione, e Giorgio ha chiamato Lillo come testimone per la separazione per colpa.
Se non litigano per l’asso di coppe, dovrebbe andare tutto bene.

Marco Pomar

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