Il
Cavaliere e Re Salbion
di Ugo Arioti
Al
calare del Sole erano giunti in prossimità della valle delle piramidi nane. In
quella estate, Stella la principessa dei passi perduti, aveva portato con se
anche altri spiccioli di oblio, legati alla sua gioventù, quando ancora le
dicevano che una ragazza, oltre alle sue doti subliminali e di accoglienza,
deve imparare le arti marziali … ma il tempo non le era stato mai amico, siamo
di nuovo proiettati su un’altra storia, ancora… e questa è la sua vita e la sua
guerra. Le piramidi nane e i vampiri, un luogo orrifico, abitato da spettri e
pipistrelli. Salbion, re delle nuvole erranti, uno dei tre grandi guerrieri di
Katmandù, il suo compagno nella vita e nell'amore, la guardò e la implorò di coprirsi i capelli, le sue
lunghe e deliziose chiome d'oro, l’incubo della sua infanzia! Salbion parlò,
rompendo la cortina dei ricordi e delle preci silenziose.
<
Ascolta, donna mia, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo
cuore; accogli volentieri i suoi consigli ispirati e mettili in pratica con
impegno, in modo che tu possa tornare attraverso la solerzia dell’obbedienza
alla vittoria. Prima di tutto chiedi a Dio, con costante e intensa preghiera,
di portare a termine quanto di buono ti proponi di compiere, affinché, dopo
averci misericordiosamente accolto tra i suoi figli, egli non debba un giorno
adirarsi per la nostra indegna condotta. >
Ed
ella a lui in risposta: < Bisogna dunque servirsi delle grazie che ci
concede per obbedirgli a ogni istante con tanta fedeltà da evitare, non solo
che egli giunga a diseredare i suoi figli come un padre sdegnato, ma anche che,
come un sovrano tremendo, irritato dalle nostre colpe, ci condanni alla pena
eterna quali Servi infedeli che non lo hanno voluto seguire nella gloria? >
<Alziamoci,
dunque, una buona volta, dietro l’incitamento della Scrittura che esclama: “E’
ora di scuotersi dal sonno!” >
Si
apprestavano a scendere da cavallo, quando un polverone e il tintinnio di
zoccoli annunciò l'arrivo di una ventina di cavalieri. Si fermarono davanti a
Salbion e Stella. Uno, il primo dei cavalieri, avevo un manto rosso bianco e
dorato e un copricapo piumato, un principe! Scese da cavallo e andò verso
Salbion.
< Nel nome di Allah, il
Clemente, il Misericordioso, al quale imploro soccorso io Ibn Sab’in, che Dio
lo renda utile e che reiteri le sue benedizioni ai Musulmani e ai popoli amici
e a tutti gli uomini di buona volontà, vi chiedo il conforto di unire le nostre
forze e i nostri cuori per scacciare i vampiri dalla valle e far risplendere il
sole in questa landa che sta sul lato nascosto della Luna di vetro ...
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