Il vecchio, muovendosi a scatti, vuoi per l'età che aggrava la rigidità del corpo, vuoi per le ferite dell'animo, si accomodò sul sedile di pietra della vecchia casa colonica. Da lassù si godeva di uno dei più bei panorami della "Conca d'Oro"! Lui, respirando a fatica, soffio il naso e tirò fuori gli occhi dal suo sguardo. Lei, la piccola cucciola d'uomo, si accompagnò al suo giudizio e sedette accanto al nonno. Insieme, con lo stesso colore d'animo, osservarono il tramonto. Quello che vedeva andar via il caldo e la luce del giorno estivo. Qualche ora dopo, li trovarono sul sedile di pietra antico. Lui, con un sorriso stampato e il bastone ancora tra le mani nodose, le parlava dal vento e lei rispondeva con sorrisi che erano più grandi della più grande preghiera e cantava insieme agli angeli il suo nome: Ciao nonno!
Ugo Arioti
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