venerdì 25 maggio 2012

Palermo antica oggi (1)

Con questa rubrica iniziamo un percorso ricognitivo sui Beni Storici e Artistici della città di Palermo. Città del primo Parlamento europeo e capitale del Regno di Sicilia che, sotto Guglielmo II, divenne il primo vero Stato Moderno. Un centro storico che era anche una tra le più grandi città del tempo antico con 250.000 abitanti intramenia.  
La cominciamo da oggi che Palermo ha come sindaco il paladino della primavera palermitana che diede impulso con l'Ufficio del Centro Storico e i bandi sulla ricostruzione alla rinascita della città antica. speriamo che ancora oggi sia artefice di questa azione che oltre a valere una grande riabilitazione del tessuto degradato è un importante contributo alla sviluppo socio economico di Palermo e di tutta la Sicilia.
Il primo edificio di "Palermo antica oggi" che prendiamo in considerazione, proprio perchè in questi giorni sono stati riportati allo splendore antico i grandi affreschi sui soffitti e gli stucchi, è la Chiesa di San Giuseppe dei teatini crocivia geometrico della città storica (quattro canti di città in asse tra mare e monte il Cassaro e Monte Pellegrino e Bagheria la grande ortogonale di Via Maqueda).
Le opere di restauro costate 400mila euro sono state progettate, sotto l'egida e la supervisione della Soprintendenza BBCCAA di Palermo, dall'ing. Giovanni di Fisco collaborato in fase progettuale dall'ing. Comparetto e per i restauri da Mauro Sebastianelli, e sono state dirette dall'arch. Lina Bellanca.
La Chiesa fu costruita nel luogo dove sorgeva l'antica Chiesa di "Sant'Elia alla Porta Giudaica", accanto ad una colonia di Ebrei, chiesa donata dalla "nobile Maestranza dei Falegnami" ai Chierici Regolari "Teatini", questi ultimi fecero costruire una nuova  Chiesa, dedicata a S. Giuseppe, in stile barocco, imponente e ricca secondo una tradizione propria dell'Ordine Teatino: "Sia povera la cella, sobrio il vitto, ma ricca la chiesa". La costruzione ha avuto inizio il 6 gennaio del 1612 con la posa della prima pietra benedetta dal Cardinale giammettino Doria, ed è stata ultimata nel 1645. La Chiesa è stata consacrata il 23 maggio del 1667 da Mons. Giuseppe Cicala, "Teatino" Vescovo di Mazzara. L’imponente e superba costruzione della chiesa si  affaccia  su  uno  dei  quattro  cantoni  della Piazza Vigliena. formata dalla Via Maqueda e dalla Via Vittorio Emanuele (anticamente il Cassaro). L’architetto GIACOMO BESIO laico teatino riprodusse a Palermo i tesori d’arte che dopo la metà del cinquecento erano fioriti nella sua città natale(Genova) e seppe unire in forme nuove ed eleganti la fastosità del barocco genovese agli elementi tipici del barocco romano. Per molti secoli questa chiesa è stata crocivia del Potere e dei movimenti storico-religiosi a Palermo. 
Ugo Arioti



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