Avventura
alla periferia di una galassia dell’universo conosciuto
( Ugo
Arioti@2013)
“Le
probabilità di vedere un ufo dipendono da tanti fattori, non si può fare una
scheda di istruzioni per l’uso. È molto difficile. Il concetto di oggetto non
identificato, poi, è relativo. Per te che lo osservi dal cielo è sconosciuto,
per la torre di controllo potrebbe essere un velivolo normalmente nei nostri
cieli. Bisogna imparare a capire cosa si guarda in cielo, quali punti luminosi
puoi vedere e identificare: pianeti, aerei di linea, lanterne cinesi, la ISS,
un pallone sonda ecc. Poi eliminare le ipotesi più probabili fino a che rimane
solo l'ufo. Ma quest’astronave di donne verdi è un fatto assai strano e
terribile. Forse stanno pensando di invadere la terra trasformandoci attraverso
rapporti promiscui in tanti omini verdi? Mah!” Questo
passava per la mente di Lucio mentre faceva il suo dovere di cittadino
avvisando le autorità dell’accaduto. Ma le autorità, che lo conoscevano, non lo
prendevano troppo sul serio. Lucio era amico della Mariuccia, la barista di
Piazza Gelsomino. La trascorreva interi pomeriggi a narrare agli amici e a chi
voleva ascoltarlo di quando gli alieni lo avevano rapito il 3 marzo di molti
anni prima, quando già in età di ragione amava il buon vino e le donne! Ora, nel raccontare i fatti al carabiniere di
servizio, Lucio Geraci, si era scordato di riferire un particolare importantissimo,
a suo giudizio, per mettere sull’avviso la collettività del pericolo
incombente, ma temeva che non lo avrebbero creduto. Così si tenne sul vago e
parlò di omini verdi! Invece, sull’astronave aliena atterrata davanti casa sua quel
25 di dicembre, mandando in pezzi l’albero di Natale con tutte le lucette verdi
bianche e rosse, che aveva sistemato nello spiazzo antistante, non c’erano
omini, ma femminucce! Pensava e
ripensava all’accaduto e, nello stesso tempo, seguiva una subroutine del
cervello che gli suggeriva di non narrare allo “sbirro” che lo sbarco non era di alieni maschi, al contrario erano aliene
femmine che si somigliavano tutte e che portavano una mantellina leggera verde
acqua che lasciava trasparire tutte le loro splendide forme. Che fisico! Tutte belle
e alte. Donnone di un metro e novanta con tutti gli attributi al posto giusto(
fossero state terrestri non avrebbero avuto la pelle verde, per il resto erano
come le donne belle di questo magnifico Mondo) Il carabiniere, sicuramente, non
avrebbe scritto la relazione e si sarebbe messo a ridere di lui, delle sue
visioni. “Meglio così! Alieni maschi sono
più credibili! La ben’amata è troppo tradizionalista. Sicuramente mi avrebbero
preso per visionario e avrebbero irriso me e la mia esperienza! Meglio così!
Si, vai a dirgli al brigadiere Costa che erano fimmini! Seh, mi avrebbe, come
minimo, fatto un test per vedere se avevo bevuto!”
Intanto, nella caserma di Borgo Violino al
Piano, il brigadiere Costa riferisce al maresciallo capo della stazione, dell’ennesima
testimonianza del Geraci sugli UFO.
< E tu che hai fatto ? > chiese il
maresciallo alla fine di quell’irridente narrazione.< Che dovevo fare maresciallo? Ho archiviato il caso con gli altri dodici avvistamenti, nel cestino della carta!>
Ma cosa era successo quel 25 di Natale di
quell’anno davanti casa di Lucio? Questa è una storia veramente incredibile. Un
viaggio ai confini dell’iperspazio periferico della galassia ZX3454323WZ5 o lì
vicino. Cominciate a leggere e studiare le effemeridi dei pianeti e delle
stelle che la popolano …
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