martedì 1 ottobre 2013

Caro Virgilio, ti scriviamo per farti sapere che ....

Il povero Virgilio, poeta della Roma imperiale accompagnatore, eticamente corretto, di Dante nella Divina Commedia, in gioventù subì lo sfratto dalla casa paterna e dai terreni nel mantovano  che ad essa erano legati, così mise insieme alcune poesia a carattere ECOLOGISTA e ne fece una composizione: LE BUCOLICHE. Non bastarono ad evitargli lo sfratto. Ma, come succede a volte, si chiude una porta e si apre un portone. Virgilio arrivò a Roma e entrò nelle grazie di MECENATE, un nome un marchio una garanzia. Scrisse per Mecenate le Georgiche e da li in poi il suo cammino fu ricco di allori. Lo chiamiamo in causa perchè amava la Sicilia e per un periodo visse nell'Isola.
 
Caro Virgilio,
ti scriviamo per farti sapere che da qualche tempo siamo sottoposti, un po come è accaduto anche a te, agli umori di un certo Rosarius Crocetta ( diminutivo di CROCE intesa come strumento di tortura e di morte e non come filosofo e letterato italiano). Questo soggetto si comporta come quel tale Alfeno Varo ( o VARA che in siciliano è sempre qualcosa che si lega con morte) che ti volle, dopo averti adescato con una campagna elettorale "rivolusionaria",  privare di ogni tuo avere e cacciare dalla tua amata casa paterna. Come puoi ben capire la cosa si mette male quaggiù per noi siciliani e vorremmo che tu ci raccomandassi a Dante o a qualche amico tuo, tipo Mecenate, che ci possa liberare dal danno oltre che dalla beffa.
Ringraziandoti anticipatamente ti porgiamo tutto il nostro affetto e la nostra ammirazione, sicuri del tuo interessamento dall'aldilà dove sei abbastanza conosciuto e stimato! 
I tuoi per sempre lettori siciliani che si firmano, per delega sentimentale,
Also Sprache Zaratustra! 

Nessun commento:

Posta un commento

  La solitudine di Israele e la sua maledizione (Ugo Arioti @2024 ) Gli ebrei furono scelti da Dio per essere "la proprietà...