Una tradizione palermitana, legata alla santuzza che protegge Palermo Santa Rosalia Sinibaldi (Palermo, 1128 – Palermo, 4 settembre 1165) venerata come santa vergine dalla Chiesa cattolica, è quella, nobilissima e splendida, di costruire in ogni rione o zona o vicinato del centro storico, a cure e spese della gente che la costruisce, un altare alla Santa. Qui la gente che passa fa visita all'altare e prega per la salute di tutti. Penso che queste altari dovrebbero essere più numerose oggi. La preghiera per la comunità è quella di ritrovare il senso della vita e delle cose smarrite. Tra le cose che abbiamo perduto c'è la BUONA AMMINISTRAZIONE DELLA COSA PUBBLICA. Che può fare Santa Rosalia, direte voi, contro questi politici siciliani improvvisati e mangia pane a tradimento? Io penso che dall'alto di quella sua grotta sul monte Pellegrino può parlare al cuore della gente e come durante la peste del 1600 ritornare a far arrivare l'idea che essere onesti e lavorare per il bene di tutti e non solo per il proprio tornaconto non è una malattia, anzi, è una beatitudine.
PREGHIERA A SANTA ROSALIA
O Santa Rosalia, fulgidissima gemma di verginale santità ;
della nostra Città di Palermo,
a Tè con fiducia
rivolgiamo la nostra preghiera.
Tu, che ti ritirasti
nella solitudine di Monte Pellegrino,
non per evadere dalla città,
ma per vegliare su di essa
con la preghiera e con la penitenza,
e liberarla, così, dalla peste di ogni male,
aiutaci a liberarci da questi politici da operetta,
radice di tutti i mali sociali,
e a orientare la nostra vita a Dio,
fonte di ogni serenità.
O Santa Rosalia, fulgidissima gemma di verginale santità ;
della nostra Città di Palermo,
a Tè con fiducia
rivolgiamo la nostra preghiera.
Tu, che ti ritirasti
nella solitudine di Monte Pellegrino,
non per evadere dalla città,
ma per vegliare su di essa
con la preghiera e con la penitenza,
e liberarla, così, dalla peste di ogni male,
aiutaci a liberarci da questi politici da operetta,
radice di tutti i mali sociali,
e a orientare la nostra vita a Dio,
fonte di ogni serenità.
Speriamo, che la Satuzza, che se nell'immaginario collettivo è sempre serena e distesa su un fianco sul suo letto di gemme e con il suo manto d'oro, in vita era una che aveva carattere e che lottava per le sue idee, insomma non solo meditazione, ma anche azione, possa ancora una volta liberarci da questa peste e ridarci la speranza in un domani migliore per i nostri figli.
Grazie Santa Rosalia
Noi tutti
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