La festa delle donne, quella odierna consumistica, ha lontane radici. In un mondo che globalizza la speculazione mafiosa dei capitali e ci trasforma in numeri che devono consumare prodotti inadeguati e sorpassati, almeno finchè non lo decidono le multinazionali, si mettono i lustrini e si prepara la danza dell'otto marzo. Ma si dovrebbe festeggiare un otto marzo ogni giorno, per tutte le donne che non hanno i diritti che deve avere ogni essere umano e che vengono sfruttate, violentate, emarginate e "trasformate in uomini". Allora, senza giri retorici e senza contumelie, ricordandoci la storia di uno sciopero al femminile finito in strage e del sacrificio che le donne devono, ancora oggi, anche in Paesi liberi e democratici, come gli USA o la Russia o L'Europa che si sta frantumando, uniamoci e gridiamo W le donne e LOTTO MARZO!
Lottiamo insieme per avere la parità e la libertà, per esprimerci e difendere questo Mondo, che muore sotto le mani di un capitalismo globale e spietatamente speculativo che distrugge quello che le donne sanno creare: LA BELLEZZA.
Ugo Arioti
per Daniela e per tutte le donne del Mondo
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