martedì 5 febbraio 2013

Manifestazione No Muos all'Ars

DA: LIVESICILIA.IT
“Basta con le promesse, vogliamo i fatti”, è lo slogan della folla che si è riunita davanti a Palazzo dei Normanni e che si oppone alla realizzazione del radar militare americano. Intorno a mezzogiorno è iniziata la riunione congiunta delle Commissioni Sanità e Ambiente.

PALERMO - È iniziata attorno a mezzogiorno la riunione congiunta delle commissioni Sanità e Ambiente e territorio nella Sala gialla di Palazzo dei Normanni. Fuori, invece, prosegue la protesta dei cittadini di Niscemi, che chiedono lo smantellamento del Muos, il radar militare americano al centro negli ultimi giorni di mozioni, ipotesi di sospensione e persino della reazione a Sala d’Ercole del Movimento cinque stelle, che per questo motivo ha bloccato i lavori sul Dpef.


Oggi, però, in Commissione pesa l’assenza dell’invitato più “autorevole”. Il presidente della Regione Crocetta non c’è. Nonostante sia stato invocato a lungo dalla folla assiepata nel piazzale antistante Palazzo dei Normanni. Il governatore è impegnato in una giunta di governo a Catania. I manifestanti, però, non lo sanno. E continuano a richiederne quantomeno un segno della sua presenza: “Crocetta, esci”, urlano i cittadini di Niscemi. “Il governatore – raccontano – ci ha promesso che avrebbe fatto smantellare il Muos come primo atto del suo governo. E invece, ecco come siamo messi. Le promesse ci hanno stancato, vogliamo i fatti”. E a nulla serve spiegare che l’esecutivo ha già avviato il procedimento di revoca. Che si concretizzerà nel caso in cui le autorità che devono rilasciare i pareri richiesti dal governo, non lo facessero entro trenta giorni dalla notifica della richiesta. “E’ così? – ironizza la signora Santina – e allora spostiamo di trenta giorni anche la data delle elezioni. Il presidente Crocetta da noi ha preso un sacco di voti proprio promettendoci di smantellare il Muos. E adesso? Si aspetta che voteremo ancora per lui?”.


Pochi minuti prima dell’inizio della Commissione, una delegazione del Movimento cinque stelle è scesa tra la folla. Il presidente della Commissione Ambiente Giampiero Trizzino ha detto: “Io sono un avvocato. E finché non vedo le carte non credo a nulla. Ho parlato a lungo col capo dela segreteria tecnica Salvatore Polizzotto, ma ho solo sentito parole e discorsi molto vaghi. Ho visto solo un documento di sospensione dei lavori, in cui non si parla né di tempi, né di motivazioni. Noi – ha aggiunto – la nostra proposta l’abbiamo fatta: revoca immediata delle autorizzazioni”. Applausi dei manifestanti. Anche se qualcuno rimane scettico: “Non ci fidiamo di nessuno, nemmeno dei grillini – spiegano – perché finora tutti quanti hanno solo raccontato balle”.


E le “balle” sarebbero state raccontate anche dall’assessore all’Ambiente Mariello Lo Bello, stando alle parole di Sandro Tizza, capogruppo di Italia dei Valori al Comune di Niscemi: “Abbiamo incontrato l’assessore nella nostra cittadina. Non ci ha convinto. Lì i lavori stanno proseguendo”. E a dar man forte ai manifestanti, ecco il senatore sempre di Italia dei Valori Fabio Giambrone: “Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà ai cittadini di Niscemi. Noi, che siamo fuori dal Parlamento, abbiamo più volte inviato degli atti di sindacato ispettivo per chiedere la revoca delle autorizzazioni. Le autorità politiche siciliane e nazionali sono in gravissimo ritardo. È giunto il momento di far seguire i fatti alle parole”.




E i primi fatti, dovrebbero scaturire proprio dalla Commissione congiunta, disertata dal governo regionale. A illustrare gli aspetti “tecnici”, due docenti del Politecnico di Torino: Massimo Coraddu e Massimo Zucchetti. “Le antenne a Niscemi – ha detto Coraddu – sono 46. Una di queste serve per la comunicazione con i sottomarini. Le rilevazioni compiute finora non sono attendibili e sarebbero state effettuate senza accendere tutti i trasmettitori contemporaneamente. L’accensione di tutte le antenne farebbe sforare i limiti dannosi per la salute”.
Martedì 05 Febbraio 2013 di Accursio Sabella

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