sabato 2 febbraio 2013

"Non siamo collusi né mafiosi

Questa lettera aperta al Presidente della Regione Siciliana è un documento importante e critico, scritto da una classe di lavoratori che, troppo spesso e sempre con grande polverone mediatico, serve ai politici per demagogiche e populistiche campagne elettorali. Chi la scrive crede nel lavoro che ogni giorno, faticosamente per gli intoppi creati da una BUROCRAZIA CIECA E POLITICIZZATA LEGATA AL POTERE  CHE E' PROLIFICA NEL CREARE REGOLE E IMPEDIMENTI ( i vertici), svolge senza guardare orologio o impegni personali. Sappiamo benissimo che occorre isolare le mele marcie che stanno in ogni ambito della MACCHINA AMMINISTRATIVA, ma questo non può essere una giustificazione per colpire con clamore e demonizzare tutta una classe di lavoratori. Questo crea sconforto e depressione in chi deve confrontarsi ogni giorno con gli Uffici regionali e sviluppa una sfiducia che non produce nulla di buono. La Rotazione è cosa buona e giusta. Occorre semplicemente dare regole certe e chiare e se qualcuno ha dubbi o sospetti investa gli organi giudiziari nella RICERCA DELLE MALVESSAZIONI. Ognuno deve svolgere il suo   COMPITO ISTITUZIONALE. Il giacobbinismo finisce per distruggere quello che di positivo una RIVOLUZIONE porta con se. Riteniamo, quindi, utile, giusto ed eticamente corretto dare voce a questi lavoratori, a cui io mi onoro di far parte, che non sono, per quanto mi riguarda, solo DIRIGENTI, ma è tutto l'apparato COMPARTO che tiene in piedi l'amministrazione regionale. Quindi non è una lettera di lamentele, ma propositiva e che indica la continuità di una classe di lavoratori regionali, INDISTINTAMENTE, che fa il lavoro che le viene attribuito e non pone mai scusanti per non assumersi le proprie responsabilità, verso il miglioramento e la modernizzazione dell'apparato per renderlo più efficiente e utile al fine assegnato!
Ugo Arioti Dirigente dell'Ufficio di Staff 2 ( UMC) del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali della regione Siciliana

"Non siamo collusi né mafiosi
Crocetta sa qualcosa? Denunci"

“Lettera aperta attraverso la quale 54 dirigenti della Regione inviano un invito al governatore: "Siamo persone oneste e competenti. Se conosce qualche corrotto, lo denunci in Procura, ma non offenda un'intera categoria".
"Siamo dirigenti regionali ed in questa qualità vorremmo rivolgere al Presidente On.le Crocetta ed alla Giunta regionale alcune nostre riflessioni e considerazioni. Molti di noi lavorano nello stesso Ufficio da diversi anni e, pertanto, potrebbero essere interessati da prossimi trasferimenti e rotazioni. Ci preme, però, evidenziare che la permanenza per tanto tempo nello stesso ramo di Amministrazione, decisa dai vertici nostri amministrativi, è unicamente motivata dalla nostra competenza, maturata anche sul campo, dalla nostra dedizione all'attività che svolgiamo, dalla nostra passione civile che ci induce quotidianamente a cercare, nel quadro delle norme e dei regolamenti vigenti, soluzioni efficaci alle questioni che ci vengono sottoposte e ciò con l'unica finalità di rendere il dovuto servizio al territorio e cioè alle Istituzioni, ai cittadini, alle imprese.
Tutti noi sottoscrittori di questa lettera abbiamo con l'Amministrazione regionale un vincolo contrattuale che onoriamo quotidianamente, anche nelle più impervie difficoltà, e nell'ambito del quale perseguiamo, con tenacia e rigore, la finalità di rendere più efficace e trasparente l'azione amministrativa, Nessuna pregiudiziale c'è, dunque, da parte nostra nei confronti dell'istituto della rotazione dei dirigenti; riteniamo però che sia indispensabile dotarsi di criteri chiari, espliciti e trasparenti, e che, comunque, le scelte che si adottano debbano essere preventivamente finalizzate a soddisfare esigenze specifiche dei diversi trami di amministrazione, evitando così il rischio di produrre, con decisioni poco ponderate, ulteriori ritardi ed inefficienze nella macchina amministrativa .
Proprio in forza di queste nostre convinzioni e della nostra storia professionale, che condividiamo con molti dei colleghi dei dipartimenti della formazione professionale e dell'ambiente del cui prossimo trasferimento abbiamo ultimamente letto sui giornali, non possiamo non esprimere forti preoccupazioni per il metodo con il quale sono stati programmati questi primi trasferimenti/rotazioni.
Le accuse, riportate dalla stampa, sembrano, infatti, coinvolgere in fatti gravissimi anche alcuni nostri colleghi della cui specchiata professionalità, deontologia, dedizione al lavoro, riconosciute a livello locale, nazionale e financo europeo, anche noi siamo certi. Tale sistema di certo non ci garantisce riguardo al riconoscimento di ciò cui tutti noi teniamo più di ogni altra cosa sul lavoro e cioè l'etica professionale e l'impegno civile nell'esercizio del nostro ruolo in Amministrazione.
In forza di questo chiediamo al Presidente Crocetta che si faccia parte attiva presso la Procura della Repubblica e la Procura della Corte dei Conti affinchè tali istituzioni possano svolgere ogni indagine utile ad accertare le precise e puntuali responsabilità e ripristinare di converso l'onorabilità non solo dei colleghi ingiustamente sospettati di essere coinvolti in percorsi amministrativi opachi, se non addirittura illegittimi, ma di un'intera categoria di lavoratori che non è di certo costituita soltanto nè principalmente da collusi, mafiosi, corrotti".
I FIRMATARI DELLA LETTERA
Patrizia Picciotto, Gioacchino Perricone, Milena Ribaudo, Giuseppe Scorciapino, Francesca Marino, Emanuele Villa, -Nicola Tarantino, Antonio Arrigo, Benedetta Cacicia, Francesco Giordano, Giuseppina Cannonito, Dora Piazza, Serenella Crociata, Alessandra Conti, Piera Spanò, Maria Basile, Rossella Reyes, Dacia Di Cristina, Maria Teresa Gino, Giovanni Geraci, Paolo Luparello, Emanuela Guccione, Antonio Meli, Francesca Terranova, Giovanni Meli, Carmelo Ricciardo, Maria Teresa Garofalo, Dario Tornabene, Salvatore Lanzetta, Elena Balsamo, Grazia Terranova, Pietro Fina, Licia Guastella, Emanuela Giuliano, Cristina Pecoraro, Eugenio Scaglione, Elisabetta Piazza, Rosi Baiamonte, Corrado Mirabelli, Belinda Vacirca, Carmela Mangione, Guido Rubino, Giacomo Rotondo, Giovanni Vaglianisi, Lucio Caracausi, Patrizia Palermo, Orietta Sorgi, Anna Maria La Vecchia, Guido Meli, Agata Villa, Pietro Di Miceli, Ugo Arioti, Leonardo Giacalone.

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