Aprile 2014, il tempo delle riforme o dell'assalto al fortino della Costituzione italiana? Il dubbio crea fantasmi e rievoca sconvolgimenti autoritaristici e dittatoriali appena trascorsi. La Storia non ci ha insegnato niente. Viaggiamo sul declino culturale e morale, perseguitati dalla corruzione e dalla crescente ingiustizia e iniquità sociale perpetrata dalla "Casta", da politici che giocano sulle nostre teste dicendo e contraddicendo, giurando e spergiurando, intestandosi battaglie chiare allo start ma che durante la corsa sembrano mestamente deviare verso lidi sporchi e scorretti. Aspettiamo le riforme, il lavoro, la giustizia sociale e vediamo continuamente lo spreco e la corruzione mangiarci la vita, quella nostra e, soprattutto, quella dei nostri figli. Quale avvenire in un Italia come questa in cui cerchiamo di sopravvivere a noi stessi oggi, facendo a pugni con le logiche del reale, dell'economia dell'esistere e non della finanza creativa che ha sperperato patrimoni e dilapidato le nostre riserve. Chi fa più risparmio oggi in Italia? Per chi e per che cosa? Paghiamo costosissimi conti correnti per far gestire i nostri soldi da banche che hanno mangiato ogni possibile guadagno e che ogni giorno attingono a piene mani ai nostri conti per succhiare risorse reali e gettarle nelle scommesse del mercato dei sogni dei banchieri. A quando la RIFORMA DELLE BANCHE che devono diventare , in un sistema come il nostro, IMPRESE come tutte le altre che rischiano in prima persona e pagano i loro CREDITORI, anziché tartassarli, a meno che non siano membri della "Casta" o mafiosi. Aspettiamo. Aspettiamo che aprile ci porti una primavera di giustizia e di equità sociale per i nostri figli e per il loro avvenire.
Ugo Arioti
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