Afrodite iperuranica
ovvero dell'Amore e della Fede
Dall'Armonia alla Passione
< Come è bella e nobile l'Ars poetica! Ah, Orazio! Per costruire, meo amico, una buona poesia non ci debban essere irregolaritate, ita harmoniam!> Giorgione De Tresoli Sigismondi, vecchio bacucco universitario, canuto, irso nel suo manto nero sobrio e corvino, barbaccia bianco sporco accovacciata al suo pancione, professore emerito dell'accademia della buona poesia, così discorreva con l'amico, tale Bernart de Ventadorn nipote del più celebre Bernart de Ventadorn, uno dei più noti trovatori in lingua occitana del periodo classico della poesia trobadorica. E quello a lui:<No! Mio Signore, no! Cuore e Canto! Cuore e Canto!>
< Costruzione est armoniosa, vi dico!> insisteva il vecchio sclerotizzato nella sua ars poetica.
< No, cuore e canto ....Cuore! Canto!>
A un bivio della strada sotto i portici si unì alla coppia disputante il nobile Conte e cavaliere di San Ermete. Poeta assai ironico, ove, per Egli il canto è ragion della passione!
< Come ci può essere un male più grande del mio?> esordì, lasciando come due barbagianni assonnati i due bacucchi in gentil disputa verbale.
il Giorgione bisbigliò all'amico:< San Ermete, chi è costui?>
Ma quelli provvidamente interruppe il mormorio con il suo verbo interrogativo e misterico!
< Il lauto e fido Sempronio è intemperante!>
Bernart, allora, esplose come un mortaretto innescato: < Come si può temperare l'intemperante? Sento che l'armonia che voi cercate è discordante con il mio canto, il cuore non obbedisce alle regole e sta chino dentro il petto trattenendo dentro di se la Pace, la Guerra, l'Amore, l'Odio gli insulti e tutto io sonando metto insieme per una sola causa>
E allora chiosò ardimentoso e presto il cavalier di San Ermete.< l'Amore!>
E quello ad eco:< L'Amore!>
Ugo Arioti
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