mercoledì 23 aprile 2014

UN MINUTO DI VERGOGNA! - Tragicommedia in diretta del Popolo siciliano che è sgovernato da gente che non ha nemmeno vergogna (Also sprache Zaratustra)

UN MINUTO DI VERGOGNA!

Presidente Ardizzone
Presidente Crocetta
Onorevoli colleghi
quello a cui stiamo assistendo, oggi, è il funerale del futuro della Sicilia e dei Siciliani e lei presidente Crocetta dirige la banda musicale che suona l'accompagnamento funebre.
Cosa ci dirà oggi in questa passerella inutile e squallida sul palcoscenico di questo Parlamento?
Come ingannerà per l'ennesima volta l'opinione pubblica, facendole credere che esista una parvenza di stabilità. Che "Va Tutto Bene".
Avrei cinque minuti, ma forse sono anche troppi, perché già troppe sono le volte in cui ci siamo alzati, in quest'aula, per chiedervi la stessa cosa, la stessa identica cosa. Staccare la spina a un governo che si trascina stancamente da mesi senza concludere nulla, potete fare tutte le plastiche facciali che volete, nominare nuovi assessori, cambiare di posto ai dirigenti, rimescolare, shakerare, rimpastare, ma la sostanza non cambia, proprio non cambia. Dire addio a un Governo che, pur di non tirare le cuoia, preferisce far morire d'inedia una regione intera.
Cosa ci racconterà oggi, Presidente?
Cosa ci dirà su questo mutuo da 1 miliardo che volete contrarre sulle spalle dei cittadini e delle imprese?
Ce lo racconterà che per pagare le rate di questo mutuo avete previsto il congelamento delle addizionali IRPEF e IRAP al massimo consentito per i prossimi 30 anni?
Ce lo racconterà che per i prossimi 30 anni i lavoratori dipendenti saranno vessati da questa misura che colpisce le loro buste paga?
Ce lo racconterà che per i prossimi 30 anni le imprese siciliane pagheranno le tasse sul lavoro dipendente più alte d'Italia? Anche Confindustria e Confcommercio hanno bocciato questa misura, non saremo più credibili, non saremo più appetibili, chi verrà ad investire nella nostra terra per creare lavoro se li accogliamo con questa folle misura?
Cosa ci racconterà oggi sulla sua inesistente maggioranza, con le forze che la sostengono che stanno contemporaneamente in maggioranza e in opposizione?
Cosa ci racconterà sul cammino che riguarda il rilancio della nostra terra, sullo sviluppo economico per il quale chiediamo da mesi interventi seri e mirati ma nulla, cosa ci racconterà? Sarà l'ennesima passerella per snocciolare la sua agenda elettorale?
Il nostro è infatti il paese delle agende dei sogni che non si realizzano mai, mentre le agende vere, quelle rosse, spariscono misteriosamente... lasciando dietro di loro enigmi e incubi senza fine. Presidente perché non chiede il Bomb Jammer per Nino Di Matteo invece di perdere tempo con le sciocchezze di ogni giorno?
Perché non lancia un segnale forte per Nino Di Matteo invece di ripetere la solita cantilena dell'antipolitica.
Fermiamoci un attimo e riflettiamo: chi è che è andato a Roma dai premier di turno a farsi i nomi degli assessori al bilancio della nostra regione?
VOI!
Chi è che afferma di voler ridurre i costi della politica e poi intasca i lauti stipendi e i rimborsi elettorali per le elezioni regionali e nazionali?
VOI!
Chi è che, invece, rispetta il risultato del referendum e non percepisce i 42 milioni di euro di rimborsi nazionali ed il milione e 170 mila euro di rimborsi regionali in Sicilia?
NOI!
Chi è che ha messo da parte oltre 1 milione di euro per fare un fondo per PMI siciliane per aiutarle in un momento di crisi come questo?
NOI!
Chi blocca il fondo e non lo fa partire?
VOI!
Presidente ci siamo stancati e glielo dico oggi, nell'aula di questo parlamento, il fondo parte lo stesso, senza di VOI, senza la regione, e sarà l'ennesimo schiaffo in pieno volto alla sua totale inefficienza di risolvere i reali problemi dei cittadini.
VOI siete la vera antipolitica!
VOI siete l'antidiritto.
VOI siete l'anticostituzione!
Questo pseudo-Governo è nato grazie al sostegno dell'armata Brancaleone reclutata qua e là, in giro per quest'aula, alla meno peggio, messa insieme con le lusinghe, a seconda delle necessità e delle convenienze.
"L'azionista" di maggioranza è sempre il PD, che oggi sta un pò in maggioranza e un pò in opposizione, un partito davvero poliedrico, insieme ai soci dell'UDC anche loro con le idee un pò confuse in fatto di maggioranza e opposizione, ma soprattutto con il grande apporto neanche tanto celato di gruppi di centro destra che si spostano al momento giusto, sono come quelle signorine che aspettano di poter fare un giro di valzer con lo scapolone di turno.
E poi una moltitudine di gruppetti politici, lì alla mercè del presidente, sempre pronti a sostenerlo e nati in laboratorio da alcune menti occulte. Più che un gruppi parlamentari sembrano caselli autostradali, ogni tanto passa una comitiva di 4 deputati in arrivo dai partiti, poi ne riparte un'altra in direzione diversa, e ne arriva infine una terza fresca di giornata figlia delle ultime fuoriuscite, tutto pur di salvare a qualsiasi costo questo importantissimo sodalizio dalla dubbia identità. Che magnifico esempio di coerenza!
Mi creda presidente Crocetta, se non fosse così dolorosa la situazione che stiamo vivendo, proverei quasi pena per lei. Sono passati poco più di 15 mesi dalla sua elezione ma la Sicilia è nello stesso fosso in cui l'aveva trovata, anzi stiamo peggio.
Mi chiedo se l'assuefazione da programmi tv, che sembra aver narcotizzato una larga fetta del popolo italiano, non sia da lei riproposta in questo Parlamento, pur di distrarci tutti trascinandoci in un grande reality show, in cui nulla di ciò che appare corrisponde alla realtà.
Aveva chiesto la Fiducia, che non esiste nel nostro parlamento, ma ammettiamola come cosa esistente, che cos'è, ormai, la fiducia? La parola fiducia, in italiano, vuol dire "sentimento di attesa ottimistica verso qualcosa o qualcuno", fondato su "segni o argomenti certi o molto probabili"... Sul "sentimento di attesa", nulla da eccepire. La nostra regione è eternamente in attesa delle riforme strutturali promesse da questo governo.
Quanto all'ottimismo, lasciamo parlare i fatti concreti e non le chiacchiere. Sotto il profilo economico, i dati oggettivi del lavoro prodotto da questo governo non sono solo negativi: sono sconcertanti.
La contrazione nella spesa delle famiglie, disegnato nello scenario che emerge dalle rilevazioni dell’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) relativamente ai consumi indicano che dopo la caduta del -4,7% nel 2012 e quella del -3,4% nel 2013, nel 2014 si prospetta un’ulteriore frenata del -1,1%. Nell'ultimo triennio, così, la contrazione dei consumi delle famiglie toccherà quota -9,2%.
Secondo l'analisi diffusa sull'economia siciliana del novembre 2013 da Bankitalia, la flessione dei livelli occupazionali ha coinvolto tutti i settori produttivi; è proseguita la contrazione per gli addetti nell'edilizia e nell'industria (rispettivamente -8,7 e -5,8 per cento) e si è accentuata quella per gli occupati nel terziario (-2,8 per cento).
Come nello scorso anno, l’occupazione si è ridotta in modo marcato tra i giovani dai 15 ai 34 anni (-46 mila unità rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente) e tra le persone in possesso al più della licenza media inferiore.
In conseguenza di tali dinamiche il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni è sceso di 1,7 punti percentuali, al 39,8 per cento, e si è ampliato il differenziale negativo con la media italiana (-15,8 punti percentuali).
Nel primo semestre il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato di oltre 20 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2012 (6,0 per cento); tale andamento è riconducibile esclusivamente alle persone con precedente esperienza lavorativa (in aumento dell'11,3 per cento), che rappresentano i due terzi delle persone alla ricerca di un impiego.
Il tasso di disoccupazione è così salito al 21,1 per cento, 1,7 punti percentuali rispetto al primo semestre del 2012, abbondantemente al di sopra sia della media nazionale (12,4%) che della media del Mezzogiorno (19,9%). In regione il tasso di disoccupazione è aumentato soprattutto per le donne (al 23,1 per cento) e per gli appartenenti alla classe di età tra i 15 e i 34 anni (al 38,0 per cento). Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è ridotto di un punto percentuale, al 50,7 per cento.
Le imprese siciliane sono ricorse alla Cassa integrazione guadagni (CIG) in misura minore rispetto allo stesso periodo del 2012 (-11,6 per cento); il numero di ore autorizzate è, comunque, su livelli elevati rispetto all’inizio della crisi. Alla contrazione ha contribuito prevalentemente la componente straordinaria (-24,5 per cento), per la forte diminuzione delle ore destinate ai settori della meccanica e della chimica e petrolchimica. Tra i settori con la maggiore quota di ore concesse, gli interventi sono aumentati nei trasporti e comunicazioni e nel commercio.
Relativamente ai dati concernenti il prodotto interno lordo (PIL) secondo il rapporto Svimez (Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno), a livello regionale la Sicilia è ultima, l'area che nel 2012 ha segnato la flessione più contenuta del Paese è stata il Centro (-1,9%), seguita da Nord-Ovest (-2,1%) e dal Nord-Est (-2,4%). Più in particolare, si legge nel rapporto 2013, "pur essendo le regioni italiane tutte negative, la forbice oscilla tra il risultato della Sicilia (-4,3%) e quello del Lazio e Lombardia (-1,7%)".
Lei parla ancora di Fiducia??
Noi vi chiediamo solamente un minuto... ma che sia un minuto di VERGOGNA.
Si vergogni, Presidente Crocetta, lei ha annunciato in quest'Aula una sterminata serie di intenzioni e di obiettivi... e sono tutti, finora, inesorabilmente, drammaticamente FALLITI!
Si! Un minuto di vergogna.
Affacciatevi alla finestra, e vedrete una regione distrutta che ancora vi illudete di governare, nel quale tutte le categorie sociali si stanno radunando sotto la bandiera italiana e siciliana per chiedere un cambiamento totale di una classe dirigente che ha fallito.
Quanta disperazione deve ancora salire dalla voce degli agricoltori, degli operai, dei trasportatori, degli artigiani, dei piccoli imprenditori, delle comunità martoriate? Quanta prima che vi rendiate conto che non basta un personaggio mediatico a coprire il puzzo di corruzione, di immobilismo e di parassitismo degli ultimi decenni? O forse volete proprio che la sofferenza del popolo si trasformi in rabbia... per travestire le vittime da carnefici, e i veri carnefici da vittime.
NON ABBIAMO PIU' TEMPO... perché NON C'E' PIU' TEMPO!!!
Presidente, il tempo che concediamo a lei e al suo Governo è solo un minuto...un minuto di vergogna!
[discorso liberamente ispirato dall'intervento in Senato di Paola Taverna]


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