lunedì 3 novembre 2014

Editoriale di Novembre: Segnali di fascismo

L'Italia, la nostra amata terra, è ancora una democrazia? Ogni giorno cade un diritto, una libertà, un servizio conquistati con la lotta e con il sudore della fronte dagli operai e dagli artigiani, dai meccanici e dai muratori, dai pescatori e dai fornai. Lo Stato Sociale cade a pezzi sotto i colpi della Casta Politica che non ha più differenze marcate, ma solo etichette formali che non hanno ne ideali ne significati sensibili. Oggi, a Roma, succede che i polizziotti, pagati meno di un ladro di galline prezzolato da qualche clan mafioso per ammazzare senza pensare, assaltano un gruppo di operai che difendono il posto di lavoro, li prendono a bastonate e pretendono ragione, mentre i loro capi, i mandanti, recitano la parte di chi non avrebbe pensato mai che potesse andare a finire in questo modo barbaro. Si indignano, vedi Renzi, poi dicono che faranno un inchiesta, poi ancora non se ne sa più niente tranne che daranno un  premio a quei  bravi servitori dello Stato, i picchiatori. Succede che un ragazzo viene messo in prigione e picchiato selvaggiamente fino alla morte e che nessuno sappia quello che è successo tranne che si sa chi sono i suoi aguzzini e torturatori, tutti assolti da una magistratura connivente. Poi qualcuno si chiede ancora se c'è stata o no la trattativa Stato Mafia? No, non c'è stata, ma c'è. Lo Stato insegue i delinquenti, i falsari, i furbetti, non si può currare del Popolo Sovrano. D'altra parte, i referendum, cosa sono stai se non un illusione di giustizia che la Casta politica unificata (Fascismo di Stato) ha invalidato e deformato secondo i suoi interessi!

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