mercoledì 19 novembre 2014

Vi presento il Commissario Tantillo! (@UgoArioti)




Una gran folla di giovani e meno giovani si accalcava davanti all’ingresso sulla antica piazza d’armi (Villa Bonanno) della Questura il 30 di luglio. Un giorno come tanti altri per i questurini. 

Un giorno di euforia e di esultanza per l’associazione antirakett giovanile della città! Accoglieva festosamente l’arresto di una intera banda mafiosa dedita alle estorsioni e del loro capo che era il mandante dei  killer di un noto imprenditore palermitano che non si era piegato mai ai “Signori del pizzo”.

Una fetta di cupola che veniva sfrattata dalla sua abituale residenza e trasferita all’Ucciardone (alla villeggiatura!).

Il commissario Tantillo guardava tutto dalla sua finestra e non aveva alcun sommovimento o guizzo d’orgoglio per quella pesca miracolosa. Tutto era andato secondo i piani e gli sdilinquenti erano stati presi nel sonno. Ora bisognava mostrarsi esuberanti e voraci e trasmettere a tutti la voglia di assestare il definitivo knock out alla SpA  del Pizzo: la Mafia.

Solo che Tantillo non riusciva a gioire come gli altri perché era così di natura sua, scucivolo[1]!

Non era affatto convinto che quell’arresto, per quanto clamoroso, avesse segnato un punto da cui non si torna indietro a favore dei cittadini onesti su quelli disonesti. Era scettico e disilluso dalla troppe aspettative tradite. Ma c’era anche un altro perché: aveva in testa il suo caso che più passavano i giorni e più diventava imbarazzante e stracciato.

Vedi che cose. Io mi devo occupare di un cavallo ammazzato e di un cane impiccato, chi sarà il prossimo un gatto o un topo dell’Albergheria?

E si, perché dopo la barbara ammazzatina del cavallo di Don Aspano avevano ammazzato, impiccandolo al balcone della sua amante, Rosetta Polla in arte a Tri Mutura, che possedeva un quartino( casa e putia) a porta Sant’Agata quasi sul Corso Tukory, il cagnolino della di lui compagna, l’altra, la consorte. Un piccolo Chihuaua, mischineddu, ca pareva un surci carutu nta quacina[2]!

 

Questo prendersela con animali indifesi e innocenti è una cosa insopportabile, assurda e da condannare senza pietà con il taglio dei …. Rimuginava tra se e se il commissario, scorrendo le fotografie della scena che ritraevano anche la Signora Giuseppina Scognamiglio in Cinquemani che sbraitava contro a Tri mutura! Forse la chiamava col suo titolo di studio. Sicuramente, come è normale in queste scene fatte ad arte per la Polizia dai criminali, la accusava di averle ammazzato il cagnolino a cui era più affezionata che al marito!

Entrò nell’ufficio del Funzionario, in quel naufragio di indizi e di particolari più o meno significativi, ogni sbirro ha una sua modalità di indagine e Tantillo è uno molto particolare - sarà per questo che a lui capitano sempre matasse scombinate da sgrovigliare, l’agente Totuccio Strano.

- Commissario tra dieci minuti c’è la conferenza stampa del Questore e lei ….-

- Ci sarò. Non ti preoccupare di questo. Preoccupati più tosto di verificare l’alibi della Pulla!-

- Pulla? Commissario?-

- Scusa, Polla. Rosetta Polla, l’amante di don Aspano!-

- Ah! Lei vuole dire a Tri Mutura?-

- Quello che voglio dire lo sai, vedi di chiudere questo fascicolo entro oggi pomeriggio. Sono stato chiaro?-

- Forte e chiaro dottore Tantillo. Vado l’ammazzo e torno!-

- Vai e vedi di non farti … ammazzare tu dalla Signora Rosetta! Ah?-

Andato via l’agente Strano,  Tantillo fu chiamato dal segretario del Questore e si allontanò dal suo ufficio, chiudendo a chiave la stanza, con il suo fardello di tessere di un Puzzle senza un disegno preciso da copiare. La conferenza è più importante del lavoro. Ordini superiori.



[1] persona tendente a farsi i fatti propri, che rifugge dalla frequentazione di altre persone, anche se sollecitato
[2] Un piccolo chihuaua, poverino, che assomigliava a un topo caduto nella calce.

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