La nascita della Terra, pianeta abitabile, per gli "antichi" era iniziata dal caos primordiale! Chaos (anche Caos, dal greco antico: Χάος) è l'entità primigenia così indicata nella Teogonia di Esiodo non è, come solitamente si pensa, solo disordine, ma indica una fase di preparazione. E in una fase di caos si trova attualmente la Politica in Italia e in Sicilia. La "rivoluzione", con la "r" minuscola, di Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia grazie alla più forte astensione dalle urne del popolo siciliano che si sia registrata dal dopoguerra ad oggi, ormai da un anno a questa parte è diventata un brodino primordiale. Purtroppo non possiamo, allo stato delle cose, sperare in un Chaos che prepara l'avvenire, ma in un caos che sottende il proverbio popolare che sentenzia che "al peggio non c'è mai fine"! Il Chaos, secondo alcuni autori, risulta essere nella mitologia e nella cosmogonia degli antichi greci, la personificazione dello stato primordiale di "vuoto", il buio anteriore alla generazione del cosmo da cui emersero gli dèi e gli uomini, ma Esiodo ci avverte che non è il principio di qualcosa, ma ciò che da questo per primo appare, "si manifesta d'improvviso e perdura, anche dopo che si sono sviluppati gli esseri divini, come uno spazio di fondo, un buco nero dell'universo." Ecco, la rivoluzioncella crocettiana è una broda primordiale senza capo ne coda che perdura come un buco nero! Non c'è un progetto, non c'è una sola azione coordinata, ma tutto è scomposto e visceralmente ambiguo. La preparazione del "nulla"! Ecco, state pensando, è facile criticare e fare analogie filosofico - sarcastiche su tutto e tutti. Vi garantisco, ahi noi, che il mio punto di osservazione non è esterno all'apparato caotico dell'ammasso burocratico. E' sotto gli occhi di tutti come il novello governatore abbia preso decisioni e poi sia tornato indietro, abbia fatto delle scelte e poi le abbia sconfessato, abbia raccontato frottole e poi abbia accusato chi le racconta o le pubblica di essere "mafioso". Insomma ancora non ha trovato, come diciamo noi siciliani, "risetto"! Non si vede un progetto, una direzione precisa. L'apparato già pesante della macchina amministrativa regionale è stato paralizzato non riformato. Resta, solo punto fermo imprescindibile dell'azione governativa, il principio di dare all'esterno quello che si potrebbe fare con minor spesa all'interno. Si fanno operazioni di ingegneria aritmetica per giustificare le perdite di finanziamenti e si colpevolizzano interi settori senza, per altro, indicare con efficacia le contromisure. Insomma è proprio il caso di dire: io speriamo che me la cavo e riesco a galleggiare fuori dal Buco nero della rivo - illusione crocettiana che inghiotte tutto senza restituire niente di buono per la gente , anche quella minoranza che lo ha, per sciagura, eletto! Buona giornata,
Zaratustra Siculo!
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